CRONACA

TRATTA E SFRUTTAMENTO: LE NUOVE DINAMICHE Una giornata di studio promossa dalla cooperativa sociale Adan

Camerun, Gambia, Nigeria, Costa d’Avorio. Ma anche Moldavia, Romania, Ucraina. E’ la ”geografia del dolore” dei volti e delle storie delle donne, ma in alcuni casi anche degli uomini, strappati alla rete terribile della tratta e dello sfruttamento, sessuale e lavorativo, e portati in luoghi protetti dove ognuno di loro possa ricominciare.

Quali dinamiche muovono le trame di queste ragnatele di disperazione? Come sono cambiati gli approcci di chi, ogni giorno, lavora per strappare le vittime ai loro carnefici?
Se ne parlerà venerdi 19 maggio nella sala convegni del Cestrim a Potenza, in una giornata di studio dedicata interamente al fenomeno della tratta e dello sfruttamento.

L’iniziativa è promossa dalla società cooperativa Adan nell’ambito del progetto ”Persone non schiave” della Presidenza del Consiglio – Dipartimento Pari Opportunità. Nata in casa Cestrim, dal 2018 la cooperativa, da sempre impegnata nell’erogazione di servizi socio-assistenziali ed educativi in favore delle fasce più vulnerabili della popolazione, è il riferimento per le attività di emersione e contrasto del fenomeno di tratta. Un’attività di emersione che si svolge attraverso (ma non solo) il lavoro dell’unità di strada che presidia costantemente l’intera regione e gli insediamenti informali dei braccianti agricoli.

Sono oltre 300 le persone incontrate e molte di queste prese in carico territoriale nel 2022, una trentina sono le ragazze vittime di tratta ascoltate negli ultimi mesi del 2023.
I due anni di emergenza sanitaria dovuta al Covid hanno, però, mutato le caratteristiche di un sistema che, adesso, non si palesa come prima.
Non ci sono più vittime perché non le vediamo? No. Perché nel dopo covid molte vittime sono soltanto state trasferite dalla strada all’indoor: nelle case, in luoghi in cui qualsiasi forma di legalità e di dignità risulta sospesa, lontana dalle narrazioni e, spesso, dall’indignazione. La giornata di studio promossa dalla cooperativa Adan servirà a questo: un confronto per parlare di un fenomeno, la tratta, che in una regione come la Basilicata è ancora poco conosciuto e, ancor meno, riconoscibile.

L’iniziativa del 19 maggio sarà divisa in due parti: il programma della mattina, a partire dalle 9.30, prevede un momento di formazione che racconterà il fenomeno, con uno sguardo sulle vicende nazionali e sulle nuove rotte che interessano anche la Basilicata.

Nel pomeriggio, invece, a partire dalle 15.30, sarà presentato il VI Rapporto sulle agromafie e sul caporalato e su quanto succede in Basilicata.
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