BASILICATA: Documento di Economia e Finanza Regionale, sì dall’Aula
Lo strumento della programmazione regionale è stato approvato a maggioranza con 10 voti favorevoli di Lega, Bp, FI, FdI, Sileo -Gm e 1 astensione, quella del consigliere Giorgetti -Gm
La delibera di Giunta regionale inerente il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) è stato approvato, oggi, a maggioranza (con 10 voti favorevoli di Lega, Bp, FI, FdI, Sileo -Gm e 1 astensione, quella di Giorgetti -Gm)
Il DEFR rappresenta uno degli strumenti della programmazione regionale che ha come obiettivi quelli di decidere i programmi da realizzare e i relativi contenuti all’interno delle singole missioni, le previsioni di spesa e le modalità di finanziamento; orientare le successive deliberazioni della Giunta e del Consiglio; costituire il presupposto dell’attività di “controllo strategico”.
Tiene conto degli obiettivi del Patto di stabilità interno (PSI), ed espone il quadro finanziario unitario regionale di tutte le risorse disponibili per il perseguimento degli obiettivi della programmazione unitaria regionale, esplicitandone gli strumenti attuativi per il periodo di riferimento.
Il documento di economia e finanza regionale 2023-2025, in stretto collegamento con il Piano strategico regionale e in coerenza con la pianificazione strategica, riproduce lo schema dei sette Cluster.
Il primo, denominato Tenuta Demografica, individua tre azioni: “Tutela della salute”, “Politiche per l’occupazione giovanile” e “Politiche per l’occupazione femminile”; al secondo Coesione territoriale e unità istituzionale della Basilicata corrispondono 5 azioni: “Riqualificazione e rafforzamento dei presidi urbani”, “Riassetto delle reti infrastrutturali di connessione interna al territorio e verso l’esterno”, “Riqualificazione delle aree di localizzazione degli insediamenti produttivi, “Razionalizzazione del trasporto pubblico regionale”, “Progetto aree interne”; il terzo cluster riguardante la Tutela del potenziale delle risorse ‘endogene’ per la creazione di lavoro e per la crescita del pil prevede 7 azioni: “Politiche di rafforzamento e di valorizzazione del potenziale di risorse imprenditoriali “endogene”; “Sistema agroalimentare”; “Sistema forestale”; “Sistema turistico–culturale”; “Tutela e valorizzazione delle risorse paesaggistiche e ambientali”; “Tutela e valorizzazione delle risorse energetiche”; “Progetto risorse idriche (invasi, adduzione, distribuzione, gestione)”; il quarto cluster definito Tutela dei patrimoni pubblici ed il territorio regionale per le future generazioni stabilisce 4 azioni: “Riqualificazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare dell’amministrazione regionale QFP 21-27”, “Tutela e riqualificazione dei patrimoni immobiliari e dei beni culturali dei centri urbani minori”, “Recupero e riqualificazione dei patrimoni trascurati e/o abbandonati nelle aree rurali”, “Prevenzione dei rischi: idrogeologici, sismici, climatici, da inquinamento”.
Il cluster dedicato alle Azioni trasversali fissa 4 azioni: “La digitalizzazione”; “L’istruzione e la formazione”; “La ricerca per le imprese”; “Inclusione, equità sociale”; quello dedicato alla Rigenerazione della Pubblica Amministrazione Regionale focalizza 2 obiettivi: “Piano integrato di attività e di organizzazione dell’amministrazione regionale” e “L’apertura dei cantieri di progettazione”.
L’ultimo cluster è quello dedicato alla Governance, anche questo con due azioni: “Il riordino dei governi locali” e “Organizzazione delle strutture regionali”.