Maltempo in Emilia-Romagna: si aggrava il bilancio, 13 morti. Circa 10mila gli sfollati
Tutti gli aggiornamenti - Sale a 34mila il numero di utenze disalimentate dall'elettricità. Bonaccini: 'Danni per qualche miliardo'. Pichetto: 'Delibereremo lo stato di calamità'
Si aggrava il bilancio dell’alluvione in Emilia-Romagna.
Tredici le vittime.
Salgono a 42 i Comuni alluvionati. Circa 10mila gli sfollati. Sono 34mila le utenze senza elettricità. Boccia: “E’ un’emergenza nazionale, serve un decreto ad hoc”. Ora è allarme frane.
17:04 – Sale a 13 il bilancio delle vittime del maltempo in Emilia-Romagna. La prefettura di Ravenna ha comunicato cinque vittime, che si aggiungono alle sei di quelle di ieri della provincia di Forlì-Cesena e alla vittima di San Lazzaro (Bologna).
L’auto sommersa dalle acque tra Castel Bolognese e Solarolo segnalata nelle prime ore dell’alluvione e raggiunta in mattinata, è risultata essere vuota: la persona che era al suo interno, conteggiata ieri dalle autorità fra le vittime, è riuscita ad allontanarsi in tempo. A loro si aggiunge l’uomo morto a Cesena per un malore prima dell’esondazione del Savio. Al momento risulta anche almeno un disperso.
16:54 – Altri tre morti sono stati individuati nel Ravennate dopo l’alluvione dei giorni scorsi. A Sant’Agata sul Santerno sono morti un anziano allettato trovato in casa e una donna al momento non identificata mentre in un’abitazione di Castel Bolognese è stato trovato il corpo di un uomo che sembra non sia voluto andare via all’arrivo delle acque. Risulta inoltre una persona dispersa a Boncellino.
16:05 – Due agricoltori – marito e moglie di 73 e 71 anni – sono stati trovati morti nel loro appartamento di Russi, comune del Ravennate, nelle scorse ore invaso dall’acqua a causa dell’alluvione.
A lanciare l’allarme già ieri sui social era stato il figlio che non riusciva più a contattare i due. Tra le ipotesi, si pensa che fossero tornati in casa forse per recuperare un elettrodomestico. Al vaglio le cause esatte del decesso. Non si esclude neppure una morte per folgorazione. Sale a undici il bilancio delle vittime.
14.44 – Sono oltre 280 le frane provocate dal maltempo in Emilia-Romagna, di cui 120 particolarmente importanti in 58 comuni: oltre 100 in provincia di Forlì Cesena, e in particolare ben 71 a Modigliana, sull’Appennino. Lo spiega la Regione. Sono invece oltre 50 gli allagamenti registrati in in 42 Comuni dell’Emilia-Romagna: 15 nel Bolognese, 13 nel Ravennate, 12 nel Forlivese-cesenate, 2 nel Riminese. Salgono a 34mila le utenze al momento disalimentate dalla rete elettrica tra le province di Forlì-Cesena e Ravenna.
14.39 – Sono oltre 3.100 le persone che hanno trovato accoglienza in sedi allestite dai Comuni, di cui 2.500 nel Ravennate, 420 nel Bolognese, 200 nel Forlivese-cesenate e sette nel Riminese.
Lo spiega la Regione Emilia-Romagna, facendo il punto sull’emergenza. Proseguono le operazioni per mettere al sicuro chi si trova in abitazioni a rischio, e che vedono impegnati anche 562 Vigili del fuoco arrivati da fuori regione, oltre 250 in più rispetto a ieri, dotati di oltre 125 automezzi.
14.35 – Volontari e funzionari della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia hanno collaborato questa mattina con l’Esercito italiano per portare in salvo due persone anziane rimaste isolate nel comune di Predappio (Forlì-Cesena). Lo rende noto la Protezione civile regionale.
Stamani le squadre del Fvg erano al lavoro per ripristinare la viabilità interrotta verso le frazioni e raggiungere così gli abitanti rimasti isolati a causa dei danni del maltempo. Su disposizione del sindaco, “viste le condizioni dei luoghi” e la pericolosità della strada, i due anziani sono stati evacuati con l’impiego dell’elicottero. “Siamo impegnati in svuotamento cantine, taglio alberi, evacuazione persone, monitoraggio dei ponti, sgombero da colate”, informa la Protezione civile del Fvg su facebook.
14.27 – Sono al lavoro sulla spiaggia di Rimini le idro-pompe, per liberare gli stabilimenti balneari dall’acqua. All’altezza di piazzale Kennedy sono al lavoro i volontari della protezione civile di Parma. L’acqua del mare, dopo le mareggiate di martedì e mercoledì, ha allagato la battigia tra le zone 29 e 30.
Il mare è arrivato fino al lungomare, fatto del tutto eccezionale, percorrendo dunque oltre 200 metri di spiaggia. Immersi nell’acqua cabine, lettini e ombrelloni che erano già stati piantati, come avviene solitamente in questo periodo. Gli operatori stavano predisponendo le zone attrezzate in vista della stagione esitva. Già un mese fa, per il ponte del 25 aprile, la gente prendeva il sole in riva al mare e c’era chi faceva il bagno.
13.54 – Autostrade per l’Italia ha terminato le attività di messa in sicurezza dello smottamento dovuto al maltempo, nel tratto compreso tra Sasso Marconi nord e il bivio con la A1 Direttissima, in direzione Firenze, dove il traffico transita su due corsie e si registrano 9 chilometri di coda, in diminuzione. Resta esclusa al traffico la terza corsia – precisa Aspi – per consentire ai tecnici di mantenere un monitoraggio costante del versante e consentire l’operatività dei mezzi impegnati.
12.39 – Ieri erano 23 i Comuni coinvolti dall’emergenza alluvione in pianura, “siamo passati a 42”. Lo ha spiegato l’assessore regionale alla Protezione civile dell’Emilia-Romagna Irene Priolo, nel punto con il presidente Bonaccini e il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto. “Nella notte è stato interessato Lugo, stiamo lavorando su Cervia, Medicina. Sono in contatto con il Comune di Molinella dove molte persone sono state evacuate a scopo precauzionale. “Confermiamo il numero di circa 10mila sfollati”.
12.02 – La parte dell’Emilia-Romagna più colpita dalle inondazioni sarà in allerta rossa anche domani: la protezione civile l’ha diramata per l’area che comprende le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Bologna e Rimini. Si prevedono deboli precipitazioni, ma l’allerta riguarda soprattutto la propagazione delle piene già in atto nei tratti vallivi di tutti i corsi d’acqua interessati, anche se in progressiva decrescita. Continuano a preoccupare moltissimo le frane nelle zone montane e collinari.
12.42 – “Abbiamo chiuse in modo permanente 250 strade coinvolte a vario titolo da frane. Abbiamo smottamenti costanti. Le piogge dei prossimi giorni non ci preoccupano tanto per l’innalzamento dei fiumi, anche se gli interventi delle brecce arginali sono importanti, ma ci preoccupa la fragilità del territorio. Il codice dell’allerta della protezione civile di oggi terrà conto”. Lo ha spiegato l’assessore regionale alla Protezione civile dell’Emilia-Romagna Irene Priolo.
12.12 – Il Papa ha inviato un messaggio al cardinale Matteo Zuppi esprimendo “i suoi sentimenti di viva partecipazione per l’impressionante disastro che ha colpito il territorio”. “Assicura fervide preghiere di suffragio per i defunti esprimendo cordoglio ai familiari”, “invoca da Dio conforto per i feriti e consolazione per quanti soffrono conseguenze per la grave calamità”. Papa Francesco inoltre ringrazia “tutti coloro che in queste ore di particolare difficoltà si stanno adoperando per portare soccorso e alleviare ogni sofferenza, come pure le comunità diocesane per la manifestazione di comunione e fraterna vicinanza alle popolazioni più provate”.
11.50 – Alle 10.30 sono 27.000 le persone senza energia elettrica in Emilia Romagna. Lo riferisce Enel, spiegando che prosegue l’impegno della task force di 700 tecnici messa in campo da E-Distribuzione, tra personale interno e quello di imprese terze, per fronteggiare le conseguenze dell’ondata di maltempo sulle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Bologna. In campo 4 elicotteri e sono già stati mobilitati 170 gruppi elettrogeni e quattro power station per poter fornire alimentazione di emergenza non appena le condizioni meteorologiche consentiranno il deflusso delle acque.
11.24 – In considerazione dell’abbassamento lento, ma progressivo, del livello dei fiumi che interessano il territorio comunale ravennate precedentemente coinvolti dalle piene, il Comune della città romagnola ha comunicato che possono rientrare gli abitanti delle località di Savio di Ravenna, Castiglione di Ravenna, Mensa, Matellica, Ponte Nuovo, via Galilei e viale Newton nella zona adiacente ai Fiumi Uniti in direzione nord fino allo scolo Lama, zona via Antica Milizia dal canale Lama fino alla rotonda Germania, Borgo Montone e Porto Fuori nella parte compresa fra via Stradone e via Bonifica da una parte e i Fiumi Uniti dall’altra.
Le persone che hanno avuto danni alle abitazioni o che hanno particolari condizioni personali o logistiche, possono rimanere ospiti degli hub. Per chi era stato trasferito ai centri di accoglienza, è previsto il trasporto nelle rispettive località con pullman. Le informazioni verranno fornite direttamente dagli hub.
Le condizioni dei fiumi e della rete consortile nel resto delle zone evacuate, al momento non consente di adottare analogo provvedimento: anzi non si esclude di dovere attuare ulteriori evacuazioni preventive nelle prossime ore.
10.41 – Nelle Marche sono 150 i vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso con 50 automezzi, e più di 400 gli interventi effettuati nelle ultime quarantott’ore. Nell’ultima giornata le maggiori criticità si sono registrate nel Fermano a causa di smottamenti. Ieri fino a tarda sera alcune squadre sono state impegnate nell’evacuazione di un agriturismo a Gualdo, in provincia di Macerata, interessata da una frana, con caduta di massi sulla rete di contenimento
9.46 – “Benvenuta in Giappone, sono molto lieto di poterti accogliere nella mia città. Esprimo le mie condoglianze per le vittime del maltempo in Emilia Romagna”. Così il primo ministro del Giappone Fumio Kishida in apertura dell’incontro bilaterale con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Hiroshima.
9.29 – “La portata della devastazione del maltempo è quella di un altro terremoto – ha detto, ospite su Rai3, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini -: saranno danni quantitativamente minori, ma saranno di qualche miliardo di euro.
Come per il terremoto ricostruiremo tutto: al governo abbiamo detto che abbiamo bisogno di tante risorse, ma anche di norme speditive, c’è bisogno di un commissario straordinario, adempimenti per i lavoratori, per prorogare scadenze, mutui rate, tanti investimenti. Purtroppo abbiamo una grande esperienza in materia. Le istituzioni devono avere l’ossessione di stare vicine alle persone”.
9.00 – La notte “è andata bene, è stata una meraviglia rispetto a ieri. Ora si prova a ripartire”. Luigi passeggia in via Garibaldi, stando attento al fango che la ricopre. “Ci sono ancora strade allagate però, non è finita”. Faenza si risveglia sotto un cielo grigio, con la speranza che almeno oggi non cada una goccia.
Si va in bici tra il fango, tante due ruote che si muovono lentamente, con attaccate buste e borsoni, scarponi sporchi e pantaloni arrotolati Facce stanche e sguardi perplessi. Polizia locale, carabinieri e vigili del fuoco sono ovunque, la gente li ferma e chiede informazioni su tutto. Quattro operatori della Protezione civile hanno appena caricato due gommoni sul rimorchio. “Siamo in attesa, speriamo non servano più, ma non si sa mai”.
LE IMMAGINI DEI SOCCORSI – TUTTI I VIDEO
8.59 – Sull’A1 sono state riaperte al traffico due corsie verso Firenze, dopo lo smottamento tra Sasso Marconi nord e il bivio con la A1 Direttissima in direzione Firenze: continuano le operazioni della task force di Autostrade per l’Italia nelle aree colpite dall’emergenza maltempo. Le squadre di Aspi sono impegnate in operazioni di ripristino della piena fruibilità del tratto, costantemente monitorato.
È stata rimossa la corsia in deviazione sulla carreggiata opposta, installata nelle prime ore della mattina, e attualmente il traffico transita, appunto, su due corsie in direzione Firenze. Nel tratto si registrano 15 km di coda verso Firenze e 9 km in direzione Bologna.
Per ridurre la congestione in corrispondenza del nodo bolognese, i veicoli con massa oltre le 7,5 tonnellate che percorrono la A1 in direzione Bologna verranno obbligatoriamente deviati all’altezza di Parma lungo la A15 Parma – La Spezia da cui proseguire lungo la A12 in direzione Pisa e la A11 in direzione Firenze per poi reimmettersi in A1. Lo stesso percorso è consigliato ai veicoli leggeri che da Milano sono diretti verso Firenze/Roma.
8.53 – Dalla serata di ieri ha cominciato ad allagarsi il centro storico di Lugo, nel Ravennate. L’acqua ha cominciato a risalire dalla parte sud della pianura, lato via Emilia, per le esondazioni del Senio e del Santerno, che scorrono il primo ad ovest e il secondo a est della città.
L’acqua dei fiumi, ricercando una via verso il mare, ha così invaso la cittadina romagnola, a una decina di chilometri in linea d’aria da Imola e Castel Bolognese, che si sta allagando sempre di più. Alcune strade sono già sotto un metro d’acqua e gli allagamenti hanno raggiunto la Rocca estense che sorge nel centro cittadino.
8.48 – Al Consiglio dei ministri di martedì 23 maggio “verrà deliberato lo stato di calamità” per le zone colpite dall’alluvione in Emilia Romagna e “si risponderà ai primi interventi. E’ già stato annunciato il blocco dei mutui e delle riscossioni tributarie”: così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, a Radio anch’io su Rai Radio 1.
8.08 – Circa 3.000 sono stati gli interventi eseguiti dai Carabinieri in Emilia-Romagna per assicurare il soccorso alle popolazioni colpite dal maltempo degli ultimi giorni: 1.200 nella provincia di Bologna, oltre 500 nella provincia di Forlì-Cesena, 1.400 nella provincia di Ravenna, un migliaio in quella di Rimini.
Alle centrali operative (al 112 e alle utenze dirette dei comandi) sono state oltre 7.000 le richieste arrivate.
I presidi dell’Arma alle dipendenze del comando legione sono impegnati nel soccorso delle persone e nella vigilanza dei corsi d’acqua, degli argini e dei centri abitati soprattutto nelle province maggiormente colpite di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e, in parte, Bologna dove nell’immediatezza sono state fatte affluire anche diverse pattuglie di pronto impiego di Carabinieri dalle province meno colpite.
7.14 – Ordine di evacuazione immediata a persone e aziende di Villanova di Ravenna, Filetto e Roncalceci, per rischio di allagamenti provocati dalla rottura del Lamone tra Reda e Fossolo. Il Comune di Ravenna segnala alle persone che non possono andare da amici e parenti l’area di accoglienza allestita al Cinema City al Museo Classis di Classe. “Si sta procedendo ad inviare dei pullman nelle frazioni interessate. Passare parola. Limitare al massimo gli spostamenti”, comunica l’amministrazione.
6.39 – Nella notte nuovi allagamenti in Romagna, in particolare nella zona di Ravenna. La frattura fra Reda e Fossolo ha sovraccaricato il Canale emiliano-romagnolo e tutta la rete secondaria dei canali consortili, con l’acqua che ha invaso parti significative delle campagne: allagamenti a Russi, Godo, San Pancrazio e Villanova di Ravenna.
Durante la notte il Comune di Ravenna è intervenuto, con il supporto della Polizia locale, informando i cittadini di Villanova, invitandoli ad andare ai piani alti, offrendo a chi fosse impossibilitato il primo piano della sede del centro civico o la sistemazione al Cinemacity.
Evacuazioni in corso ancora anche a Castel Bolognese, sempre provincia di Ravenna, dove si è registrato un problema di assenza di acqua potabile. Il Comune ha distribuito l’acqua dove ha potuto e al palazzetto dello sport è arrivata un’autobotte.
ANSA