Intitolata a Di Mauro la Sala riunioni del Consiglio regionale
Cicala: “Di Mauro era un uomo che ha vissuto l’impegno politico come missione, lavorando sempre per il bene della comunità lucana. Da Presidente dell’Associazione degli Ex Consiglieri regionali sapeva ascoltare e consigliare soprattutto i più giovani”
Intitolata, oggi, alla memoria del dott. Gabriele Di Mauro, scomparso il primo febbraio scorso, la sala riunioni dei gruppi consiliari, sita al secondo piano della sede istituzionale del Consiglio regionale, in Via Verrastro a Potenza.
“Siamo qui per mantenere una promessa che avevo fatto a Gabriele durante i suoi funerali nella sua amata Tramutola, un’iniziativa che contribuirà, ne sono certo, a perpetuare il suo ricordo in questi luoghi che lo hanno visto appassionato protagonista della vita istituzionale della Regione, un uomo che ha vissuto l’impegno politico come missione, lavorando sempre per il bene della comunità lucana”.
Così il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala rivolgendosi alla famiglia, ai consiglieri ed ex consiglieri regionali, al Parroco della Parrocchia Santissima Trinità di Tramutola, don Vincenzo Pizzo, ai tanti amici presenti alla cerimonia.
“La scelta della sala – ha sottolineato Cicala – non è casuale. Questa infatti è l’aula nella quale si riuniscono i gruppi politici, la sala nella quale la politica esprime, o dovrebbe esprimere, la capacità di superare le proprie divisioni interne, per cercare quella mediazione che sola consente di leggere gli eventi alla luce del bene comune, del bene delle comunità e del territorio.
Di Gabriele mantengo vivi tanti insegnamenti. Primo fra tutti – ha ricordato Cicala – la massima considerazione che aveva della politica e delle Istituzioni.
Gabriele aveva ben presente come la politica fosse l’arte di provare a risolvere i problemi che, quotidianamente, si presentano a coloro che sono stati scelti dal popolo per gestire la cosa pubblica, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini.
La politica in tale visione è anzitutto responsabilità, la responsabilità di far arretrare il proprio interesse per trovare strade comuni per il bene di tutti.
E Gabriele questo lo aveva ben chiaro. Sempre pronto ad ascoltare le ragioni degli altri, ricercava costantemente una soluzione possibile, un terreno comune, in una visione estremamente costruttiva e realista. Innamorato della politica, Gabriele Di Mauro era un profondo e convinto uomo delle Istituzioni.
Dico questo perché ho ricevuto da lui costanti testimonianze di rispetto per la carica che oggi qui rappresento. Anche nei momenti più difficili, Gabriele è stato l’uomo del sostegno all’Istituzione.
Alla distruzione amava contrapporre il dialogo, alla disillusione l’impegno, al lamento la capacità di proporre progetti e idee.
E aveva ragione: una buona politica per potersi realizzare al meglio ha bisogno di contesti positivi, a tutti i livelli, tanto sociali quanto culturali, contesti nei quali la costruzione abbia la meglio sulla distruzione, l’azione sul tirare a campare, la verità sulla calunnia”. “Uomo della Politica e delle Istituzioni, Gabriele fu anche uomo di partito, di quel Partito Socialista al quale aderì e restò fedele negli anni.
Un’attività – ha aggiunto il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata – che amava raccontare con entusiasmo e fierezza, sottolineando sempre la valenza che i corpi intermedi avevano rivestito per la costruzione dell’Italia e della Basilicata. Gabriele aveva voluto rimanere al servizio della nostra regione anche dopo aver terminato la sua lunga e intensa attività istituzionale.
Da Presidente dell’Associazione tra gli Ex Consiglieri regionali della Basilicata frequentava quotidianamente questi luoghi per ascoltare, meditare e consigliare soprattutto i più giovani, mai temendo il cambiamento, cercando di comprenderlo e, ove possibile, mediarlo con quel necessario livello di esperienza che evita di ripetere gli errori fatti nel passato.
Nonostante la sua età, Gabriele partiva ogni mattina dalla sua amata Val d’Agri, che tanto gli deve, per venire qui a Potenza in Consiglio, con costanza e perseveranza. Ecco perché gli anni duri del Covid lo avevano provato, privandolo di quel contatto umano, di quelle relazioni che ne avevano segnato l’esistenza tanto politica quanto umana.
Oggi siamo qui per ricordare tutto questo e dire grazie per il suo impegno e per i suoi insegnamenti. A noi – ha concluso Cicala – la capacità di farli nostri e rimodularli in un tempo di grandi cambiamenti sociali ed economici, non dimenticando chi prima di noi ha affrontato sfide altrettanto difficili e complesse. Ecco perché l’eredità di uomini come Gabriele Di Mauro non può e non deve andare dispersa”.
“Per un sindaco quando viene a mancare un proprio cittadino viene a mancare un membro della sua comunità allargata e in quel momento tornano in mente, in una sorta di caleidoscopio, immagini di vita.
Ma le immagini di Gabriele per la mia comunità, per l’impronta che ad essa ha dato per oltre 50 anni necessitano di una riflessione profonda che non può che concludersi con un omaggio alla sua lunga stagione politica e personale”.
Lo ha detto il sindaco di Tramutola, Luigi Marotta che ha apprezzato l’omaggio fatto dal Consiglio regionale alla memoria di Gabriele Di Mauro.
“Una stanza – ha proseguito – che lo ha visto protagonista, in qualità di presidente degli ex consiglieri regionali, nel corso degli ultimi anni, in cui ha espletato a pieno quella che è la mission dell’associazione, mettendo a disposizione le proprie esperienze alla nuova classe politica regionale troppo spesso seduta nei banchi del Consiglio senza i filtri e l’apprendistato dati in passato da partiti e associazioni.
Di Mauro è stato un politico a 360 gradi che coniugava il suo legame, passionale ed appassionato, con il proprio territorio a una visione strategica che per i suoi orizzonti potrebbe definirsi cosmopolita.
L’impegno che mi sento di assumere per la comunità tramutolese – ha concluso Marotta – è quello di rendergli omaggio rivendicando l’autonomia e la specificità territoriale per l’acqua, il petrolio, l’ambiente e portare a termine, con l’aiuto della Giunta regionale, quanto immaginato da lui appena lo scorso anno per il rilancio della qualità della vita della nostra comunità e dell’intera Val d’Agri”.
“Parlare di Gabriele non è semplice, per il fatto che non sai da dove iniziare. Gabriele socialista, Gabriele assessore regionale della sanità, Gabriele della Casa dei Moderati e Gabriele presidente dell’Associazione degli ex consiglieri regionali. Sono queste alcune immagini che mettono in risalto il protagonismo e il dinamismo dell’uomo politico, convinto democratico e assertore del confronto pacato, razionale e finalizzato”.
Così ha esordito Carmine Nigro, sindaco di Gorgoglione e già consigliere regionale della Basilicata che ha aggiunto: “Con lui non si discuteva tanto per farlo, ma per arrivare ad una conclusione, per un obiettivo, per immaginare una decisione.
Sono stato suo collega in Consiglio regionale e in Giunta regionale e non ricordo di aver ascoltato da lui cose strumentali, discorsi irriguardosi, al contrario sempre costruttivi e protesi alla ricerca delle soluzioni dei problemi.
L’uomo ha avuto un carattere gioviale ed amabile, mai violento e mai rassegnato nelle vicende negative e delicate. ‘Adda passa’ a nuttate’ diceva quando tutto sembrava non andare per il verso giusto.
Con lui i rapporti sono stati sempre ottimi e sono stati coltivati oltre le vicende politiche. In questi ultimi anni ha ricostruito l’Associazione degli ex Consiglieri, dandole spessore, attività e partecipazione come mai era accaduto prima.
È riuscito a tenerci insieme nelle discussioni senza mai sfociare nelle strumentalizzazioni politiche o nelle partigianerie partitiche.
Ha considerato l’Associazione come il luogo dove si potessero esprimere proposte e suggerimenti per il bene della Basilicata intera. Ritengo – ha concluso Nigro – che egli possa essere indicato come un modello politico ancora attuale, pur in un mondo che si orienta verso le apparenze e un esasperato protagonismo improduttivo”.
Sono intervenuti, poi, il vice presidente del Consiglio regionale, Mario Polese, il consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza, Gianni Leggieri, il presidente della terza Commissione consiliare, Piergiorgio Quarto, la presidente della quarta Commissione consiliare, Dina Sileo, il capogruppo di Fratelli d’Italia, Tommaso Coviello, il dirigente generale del Consiglio regionale, Domenico Tripaldi e il coordinatore della Struttura Informazione, Comunicazione ed eventi, Pierluigi Maulella.
Tutti hanno espresso parole di stima e ricordato, anche attraverso aneddoti e testimonianze, l’amico e l’uomo politico definito: “appassionato e legato alla propria comunità”, “dispensatore di consigli”, “grandissimo conoscitore del territorio”, “persona che ha creato sinergie e difeso la nostra terra fino all’ultimo giorno della sua vita”, “fine conoscitore dei meccanismi elettorali”, “capace di tessere tele anche fra persone più distanti”, “empatico con tutti”.
Per la famiglia è intervenuto il figlio Michele Di Mauro che ha espresso sentimenti di ringraziamento per l’intitolazione della sala riunioni dei gruppi consiliari al papà. “
Faccio fatica – ha detto – a parlare di papà, considerato che ci ha lasciati da solo qualche mese.
A me ha sempre colpito di lui oltre che la sua profonda passione per la politica che ha caratterizzato tutta la sua vita, anche la sua dolcezza d’animo che gli ha consentito di avere tanti rapporti umani che hanno aggiunto quel quid in più alla sua missione politica.
Voglio ringraziare tutti coloro che hanno espresso affetto e stima nei confronti di mio padre e in primis il Presidente Cicala e i componenti dell’Ufficio di Presidenza per aver voluto intitolare a lui questa sala come segno di riconoscimento per aver contribuito a costruire un pezzettino di storia politica e istituzionale di questa Regione.
Mi piace pensare – ha concluso Michele Di Mauro – che qualcosa di lui rimanga simbolicamente in questo ‘palazzo’, che ha costituito una pagina importante della sua vita”.
Presenti alla cerimonia anche tanti ex consiglieri regionali, tra i quali Francesco Mollica, Agostino Pennacchia, Salvatore Blasi, Rocco Vita, Michele Radice, Filippo Margiotta, Gerardo Mariani, Rocco Vita, Aurelio Pace.