MUSICA

Arriva a Matera la fase finale della trentaseiesima edizione di Gezziamoci

Dal 23 al 27 agosto il Festival entra nel periodo più intenso con i concerti, i laboratori green e l’immancabile appuntamento all’alba

Dopo aver percorso circa 3200 km di strada per raggiungere tutti (o quasi) gli angoli di una regione che incanta gli abitanti e i viaggiatori con i suoi litorali bandiera blu, le dolci asperità della dorsale appenninica nelle aree interne, i boschi ombrosi e i monti silenziosi del Pollino, il viaggio di Gezziamoci 2023 si conclude a Matera con 6 concerti di respiro internazionale, 3 laboratori dedicati alla sostenibilità e all’architettura, la sfilata partecipata della Conturband e l’emozionante concerto all’alba in una località segreta.

“Matera è la città che ha visto nascere questo Festival 36 anni fa e che ancor prima ha dato i natali alla nostra associazione” racconta Luigi Espositopresidente dell’Onyx Jazz Club e co-direttore artistico del Gezziamoci insieme a Kevin Grieco “quest’anno sarà ancora più emozionante organizzare gli eventi qui dopo aver percorso le strade della Basilicata, sarà un po’ come tornare a casa portando con noi i regali delle diciassette comunità che hanno ospitato gli eventi estivi di Gezziamoci; siamo pronti ad accogliere tutti i viaggiatori e i residenti che vorranno partecipare alle nostre iniziative per vivere insieme questa festa della musica, dei luoghi e della condivisione”.

Matera e i suoi luoghi inediti saranno protagonisti dal 23 al 27 agosto con una serie di concerti e attività diffuse: si comincia mercoledì 23 agosto nel Giardino dell’Hotel del Campo con Karima e Walter Ricci la prima con una voce potente e significativa in cui convivono e si esprimono i colori del jazz, del soul, del blues e del gospel, il secondo con la padronanza vocale della grande tradizione dei più noti crooners d’oltreoceano unita all’influsso di generi contemporanei.

Giovedì 24 agosto ancora nel Giardino dell’Hotel del Campo si esibirà Luigi Masciari in trio con Giampiero Locatelli e Pietro Iodice, una formazione con un sound di stampo evidentemente americano e un affaccio continuo sulle estrazioni culturali (a volte semplici suggestioni) della World Music.

Si continua con Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite venerdì 25 agosto sul terrazzo panoramico della Fondazione le Monacelle: il trio ormai affiatato presenterà un tributo a Lucio Dalla L’anno che verrà per augurarci davvero che “sarà tre volte Natale e festa tutto l’anno”; il 26 agosto arrivano alla Fondazione Monacelle gli svedesi Magnus Ostrom Group per una performance dalle atmosfere malinconiche in cui l’elettronica dipinge i colori delle terre del Nord.

Doppio appuntamento domenica 27 con il consueto Concerto all’alba in un luogo segreto da svelare solo pochi giorni prima dell’evento e il concerto di Antonio Faraò & Chico Freeman Quartet che rendono omaggio alla musica di una delle loro principali fonti di influenza e ispirazione con classici di John Coltrane da loro rivisitati. Chico Freeman, sassofonista, polistrumentista, compositore e produttore, incarna l’intento di cercare nuove vie di espressione che abbraccino il patrimonio e la grande tradizione del jazz, Antonio Faraò percorre da sempre la strada maestra del jazz con tale convinzione e padronanza tecnica da non temere confronti.

Gezziamoci 2023 non è solo musica, ci sarà spazio per momenti laboratoriali e lezioni concertoil 23 e il 24 agosto nel giardino dell’Hotel del Campo si terranno la lezione e il laboratorio Upcycling City: dai rumori ai suoni della sostenibilità a cura di Consuelo Nava, Giuseppe Mangano, Domenico Lucanto del Centro di ricerca universitario Abitalab dell’Università degli Studi di Reggio Calabria: i due appuntamenti rientrano nel calendario delle iniziative Jazz Takes The Green, sono un racconto musicale e narrativo di ‘nuove visioni di sostenibilità in contesti sensibili’ nato dalle esperienze svolte sul territorio e con le comunità sui temi della rigenerazione urbana e della coesione sociale.

“Le nostre città sono una discarica di aree dismesse, edifici abbandonati, scarti di infrastrutture e componenti urbane, rifiuti dell’uomo e delle sue attività, cantieri perenni di ciò che ha funzionato e non funziona più, di storie e comportamenti andati persi in attesa di diventare qualcosa prima di finire nelle discariche dell’usato e del rifiuto” raccontano i docenti “Ma la città può essere anche una ‘miniera’ di nuova vita di tutto quanto detto, produrre nuove storie, nuovi spazi, animare nuovi comportamenti e dare una nuova musica urbana”

Il 26 agosto negli spazi del TAM Tower Art Museum si svolgerà una nuova esperienza legata ai paesaggi sonori: la lezione-concerto Architettura in Jazz dedicata alla affascinante quanto complessa relazione di reciprocità tra architettura e musica.

La lezione-concerto tenuta da Chiara Rizzi, Professoressa Associata in Composizione Architettonica Urbana presso l’Università della Basilicata, propone una rilettura e un’interpretazione di grandi capolavori dell’architettura moderna e contemporanea attraverso un vero e proprio interplay tra architettura e jazz insieme alla chitarra di Kevin Grieco e alla voce di Rossella Palagano.

L’ultimo appuntamento della fase estiva del Festival sarà domenica 24 settembre a Latronico per un tour nelle aziende vinicole locali con l’accompagnamento dell’Onyx Jazz Quartet.

Quest’anno a supportare le attività del Gezziamoci 2023, oltre ai consueti partner Associazione Lucania Jazz, Volontari Open Culture 2019, Liceo Musicale Tommaso Stigliani Matera, IJVAS Il Jazz Va a Scuola, nasce la collaborazione con il TAM Tower Art Museum che ospiterà nelle giornate del festival un punto informativo dove saranno disponibili le produzioni musicali dell’Etichetta Onyx e delle formazioni ospiti del Festival.

Gezziamoci aderisce al progetto Jazz Takes the Green la rete dei festival jazz ecosostenibili, prima esperienza italiana di aggregazione di eventi culturali che hanno a cuore la causa Green.

Jazz Takes The Green è costituita da 19 festival distribuiti sul territorio nazionale che si sono dati l’obiettivo di favorire la riconversione dei festival jazz da eventi ad alto impatto ambientale a eventi Green grazie all’adozione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM).

Come accaduto già nel 2022 il Gezziamoci attuerà delle azioni di sensibilizzazione per la salvaguardia dell’ambiente e per la sostenibilità degli eventi in programma: raccolta differenziata nei luoghi dei concerti, utilizzo di autobus per raggiungere i luoghi del Festival, distribuzione di acqua in vegbottle naturali, trekking urbano.

Con le sue 36 edizioni, Gezziamoci è una delle rassegne più longeve del Sud Italia, un festival che negli anni ha moltiplicato le prospettive diventando una manifestazione itinerante che coinvolge tutto il territorio lucano trovando negli ambienti naturali e paesaggistici un affascinante palcoscenico e condividendo con i Comuni del territorio progettualità e iniziative.

In Gezziamoci la passione per la musica e l’amore per il territorio si uniscono nella proposta di concerti nelle piazze, nei chiostri, nelle chiese rupestri e per le strade dei comuni coinvolti.

Gezziamoci è una rassegna che vuole coinvolgere un pubblico eterogeneo fatto di appassionati di jazz ma anche dedicato a pubblici curiosi, attenti alla qualità dell’offerta, che vogliono contaminare la propria cultura musicale e farsi contaminare da proposte di alto livello artistico.

 

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