Daniele Bossari, estate da brivido con Il Boss del paranormal
Da 22/8 su DMax. Conduttore: "oggi posso dire di stare bene"
Creature della notte, case infestate, oscure presenze e apparizioni.
Se in questa torrida estate siete a caccia di brividi, ci pensa Daniele Bossari che per DMax torna a indossare i panni dell’indagatore dell’occulto e dell’inspiegabile con la nuova stagione de Il Boss del paranormal, dal 22 agosto ogni martedì alle 21.25, con nuovi incredibili filmati.
In tutto, sedici nuovi episodi, prodotti da Mrk Productions per Warner Bros. Discovery, in un viaggio tra fenomeni apparentemente inspiegabili, per capire se dietro queste manifestazioni che sembrano soprannaturali si celi una spiegazione plausibile o se invece si tratti di un vero e proprio incontro con il paranormale. “Amo moltissimo il Boss del paranormal perché rappresenta le mie passioni sin da bambino, quando passavo l’estate a leggere Dylan Dog e Stephen King.
O a vedere film come Nightmare e L’esorcista”, racconta all’ANSA Bossari, che in attesa di tornare anche su Radio Deejay con Il Boss del weekend (al via domenica 9 settembre), queste vacanze le sta dedicando alla scrittura del suo prossimo libro dedicato ai cristalli, in uscita in primavera per Mondadori.
Quelle creature cinematografiche, dalle gemelle di Shining alla bambina dell’esorcista o il clown di It, lo accompagneranno anche nel quartier generale del programma, quest’anno ambientato in una casa in disfacimento.
“Stagione dopo stagione – spiega – il set rappresenta un po’ il mio mondo interiore, i miei incubi, ma sempre con ironia”, dice dopo i mesi bui della scoperta del tumore. “Oggi sto bene – sorride ancora – Sotto controllo, ma in un momento di grande felicità e armonia.
Soprattutto, il mio grande esercizio è non proiettarmi troppo nel futuro con ansie e preoccupazioni, ma godermi davvero il presente: questa nostra intervista, il prosciutto e melone a pranzo, il pomeriggio in giro a Città di Castello”.
Poi si torna al Boss del paranormal, tra Ufo, cacciatori di spiriti, presenze oscure, castelli infestati, apparizioni lungo autostrade deserte.
“L’idea – prosegue – è sempre mostrare i documenti raccolti da videocamere di sorveglianza, smartphone, telecamere in auto e strumenti sofisticatissimi nel caso di investigatori professionisti.
C’è un po’ di tutto, almeno nell’immaginario, dagli eventi più strani accaduti a livello internazionale ai contributi inviati dai telespettatori italiani.
Per la prima volta, poi, ci dedicheremo anche ai jinn, i geni della cultura araba che abitano nelle lampade”. Anche in questa nuova stagione il Boss sarà coadiuvato dagli esperti del Pit (Paranormal Investigation Team), la squadra mobile di youtuber e cercatori di fantasmi.
Ma se l’atteggiamento degli scienziati o anche di grandi divulgatori come Piero Angela con il Cicap, è sempre stato di estremo scetticismo, quello di Bossari qual è?
“Per me Piero Angela è il Maestro assoluto di tutti i divulgatori – risponde – Ho letto tutti i suoi libri e da parte mia c’è solo venerazione. Io mi diverto ad affrontare il folklore e le leggende. In ogni famiglia si racconta di un avvistamento ‘strano’ da parte di uno zio, di un fratello.
Parto da una prospettiva aperta: ci credo, ma voglio andare a vedere. Mi piace investigare. In innumerevoli casi resto deluso.
Qualche volta, però, torno ancora con il punto interrogativo”. E il suo personale avvistamento “inspiegabile”? “Osservo il cielo da tantissimi anni – conclude – Qualche anno fa in Norvegia a Hessdalen, dove c’è anche il centro del Cern, ho potuto vedere anche io il fenomeno delle sfere luminose.
Cosa sono? Ancora non si sa. Probabilmente fenomeni naturali. Magari energie alternative. Ma il mistero è affascinante”.
ANSA