CRONACA

Elisa Claps: “In Africa un ambulatorio medico per Elisa”

Elisa sarebbe voluta diventare un medico e aveva un sogno nel cassetto: andare a lavorare in Africa con Medici senza frontiere”. Per questo, la famiglia Claps ha deciso di realizzare proprio in Africa un ambulatorio dedicato alla ragazza uccisa a Potenza, a 16 anni, il 12 settembre 1993.

E comincerà a farlo devolvendo tutti i soldi del compenso ricevuto dal fratello Gildo per la consulenza alla fiction che andrà in onda nel prossimo mese di ottobre sulla Rai. Lo ha annunciato lo stesso Gildo Claps, nel corso della presentazione del libro di Mariagrazia Zaccagnino, “Sono io Elisa Claps”. Gildo Claps ha ricordato che “in questi 30 anni”, la sua famiglia “non ha mai ricevuto un centesimo per tutto quello che ha riguardato la drammatica vicenda di Elisa”.

Ieri 12 settembre, con un corteo, a cui hanno partecipato alcune centinaia di persone, partito da casa di Elisa Claps e conclusosi davanti alla chiesa della Santissima Trinità  dove  fu trovato il cadavere della studentessa scomparsa ,  la città di Potenza ha espresso la sua vicinanza alla famiglia della ragazza uccisa quello stesso giorno da Danilo Restivo (condannato in via definitiva a 30 anni di reclusione e attualmente detenuto in Inghilterra per l’omicidio di un’altra donna, Heather Barnett).
In testa al corteo, con una croce, l’attore Ulderico Pesce, e il fratello di Elisa, Gildo, che, evidentemente commosso, davanti alla Santissima Trinità – riaperta lo scorso 24 agosto dopo lunghi lavori di ristrutturazione – ha ringraziato chi ha partecipato, ribadendo la richiesta di non entrare nella chiesa “come segno di solidarietà alla famiglia”.

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