Matera, Guido Di Leone e Dario Deidda presentano il nuovo album “In Duo” al Rosetta Jazz Club
Nuovo entusiasmante weekend musicale per la città dei Sassi. Venerdì 13 ottobre, dalle ore 21, il Rosetta Jazz Club accoglie la magia di una coppia straordinaria, composta da Guido Di Leone e Dario Deidda, che per l’occasione presenta il disco dal titolo “In duo”.
Guido Di Leone è un musicista jazz, chitarrista, compositore, bandleader e arrangiatore. Dal 1990 ha inciso un centinaio di cd, di cui circa la metà come leader.
Le sue qualità artistiche sono state apprezzate, negli anni, da numerosi artisti sulla scena nazionale e internazionale, tanto da consentire al musicista barese di condividere il palco con icone del calibro di Mark Murphy, Jerry Bergonzi, Peter Bernstein, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Jim Rotondi, Renato Chicco, Jim Snidero, Andy Watson, Michele Hendricks e tanti altri. Nonostante l’intensa attività concertistica in Italia e nei cinque continenti, Guido Di Leone è spesso impegnato nell’organizzazione di rassegne e Festival Jazz, oltre che nella direzione artistica del “Duke Jazz Club Bari”. Attualmente insegna chitarra jazz al Conservatorio “Duni” di Matera.
Dario Deidda è annoverato tra i più grandi bassisti di tutti i tempi, infatti, ha vinto per otto volte consecutive il riconoscimento di miglior bassista italiano al Jazzit Award. Deidda è stato coinvolto come sideman in più di 60 album, tra cui con Salvatore Bonafede, Jean-Pierre Como, Rosario Giuliani, Nicola Conte, Enrico Rava e Fiorella Mannoia.
Ha lavorato con i big della musica nazionale e internazionale, accompagnando più volte in tournée Carl Anderson e Pino Daniele. Dal 2004 insegna jazz al Conservatorio di Salerno.
«Il ruolo del direttore artistico è molto complicato perché bisogna scegliere tra tanti progetti che ogni giorno si propongono. In questo caso è stato semplice per due motivi – dichiara Giuseppe Venezia direttore artistico del Rosetta Jazz Club – Il progetto di questo duo è interessante e, nonostante la dimensione dell’ensemble, sembra di sentire un’orchestra.
Tutti gli arrangiamenti sono curati benissimo e valorizzano gli strumenti attori. C’è poi un’altra ragione che mi ha spinto ad ospitarli, da bassista ho un debole per Dario Deidda che ritengo essere uno dei più grandi bassisti al mondo.
Dario è poesia e ha l’abilità di portare il basso in una dimensione meravigliosa, virtuosa ma sempre solida e consistente.
Si tratta di caratteristiche che in pochi posso vantare di avere. Guido, invece, è uno dei chitarristi più preparati che abbiamo in Italia, una enciclopedia, ottimo solista e grandissimo accompagnatore. Sono davvero convinto – conclude Venezia – che quello di venerdì 13 ottobre sarà un concerto indimenticabile».