POLITICA

Netanyahu: “Nessun cessate il fuoco, rilasciate gli ostaggi”

"C'è un tempo per la pace e un tempo per la guerra. Ora è tempo di guerra". Una soldatessa israeliana liberata dall'esercito

“Ogni Paese civile dovrebbe stare dalla parte di Israele e richiedere il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas senza condizioni, Israele non cesserà il fuoco”: lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in conferenza stampa. 

“C’è un tempo per la pace e un tempo per la guerra.

Ora è tempo di guerra. Israele è pronto a combattere. Non abbiamo voluto noi questa guerra ma la porteremo a termine fino alla vittoria”, ha aggiunto Netanuahu:  “Liberate subito e senza condizioni gli ostaggi”, ha ribadito.

“Capisco le preoccupazioni dei familiari degli ostaggi – ha sottolineato -, ma la valutazione comune è che un’operazione di terra può creare la possibilità di liberare gli ostaggi. L’operazione di terra aumenta e crea più pressione”.

“E’ la prima volta che vediamo nel video diffuso da Hamas su Telegram che i nostri familiari sono vivi. Chiedo ai leader occidentali di fare pressione, chiedo al presidente Biden di fare il possibile per riportare gli ostaggi a casa. Il tempo sta passando ma non è tardi per riportarli a casa”. Lo ha detto un familiare delle 3 donne ostaggio a Gaza di cui oggi Hamas ha diffuso un video nel corso di una conferenza stampa a Tel Aviv.

L’esercito libera una soldatessa israeliana

Una soldatessa israeliana rapita lo scorso 7 ottobre è stata liberata dall’esercito israeliano con un’operazione terrestre. Lo annuncia il portavoce militare.

La soldatessa, secondo il portavoce militare e lo Shin Bet, si chiama Ori Magidish ed è in condizioni mediche buone. E’ già stata messa in contatto con la famiglia. “L’esercito e lo Shin Bet – hanno aggiunto – faranno ogni sforzo per liberare anche altri ostaggi”. La soldatessa era una delle vedette messa a guardia del kibbutz di Nahal Oz.

Hamas pubblica un video con tre donne ostaggio

Hamas ha diffuso un video di tre donne prese in ostaggio a Gaza. Il filmato, della durata di un minuto e 16 secondi e che è stato visionato dall’ANSA, è stato diffuso dagli account di Hamas sui social media. Le tv israeliane non diffondono il video.

Il discorso delle donne in ostaggio, la risposta di Netanyahu

“Ti sei impegnato a liberare tutti, invece noi paghiamo il fallimento politico, di sicurezza, militare e dello stato per il tuo disastro del 7 ottobre. Non c’era l’esercito, non c’era nessuno e nessuno ci ha protetto il 7 ottobre, non c’è l’esercito e noi cittadini che paghiamo le tasse ci troviamo prigionieri in condizioni impossibili”.

Comincia così l’appello delle tre donne. “Ieri c’è stata una conferenza stampa e doveva esserci un cessate il fuoco. Ma non è stato così, noi siamo ancora qui sotto le bombe”, aggiungono. “Tu ci uccidi, tu vuoi ucciderci tutti, non ci hai abbastanza massacrato? Non sono morti abbastanza cittadini israeliani? Liberaci adesso, libera i loro cittadini, libera i loro detenuti”. “Facci tornare dalle nostre famiglie adesso, adesso!”, ha poi urlato la donna. Le reti televisive nazionali israeliane si astengono per ora dal rilanciare il video prodotto da Hamas.

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu definisce il video una “crudele propaganda psicologica”. “Mi rivolgo a Yelena Tropanov, Danielle Alloni e Rimon Kirscht che sono state rapite da Hamas-Isis in quello che è un crimine di guerra: io vi abbraccio, il nostro cuore è con voi. Vi abbraccio”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu rivolgendosi alle tre donne mostrate nel video di Hamas e che nomina. “Facciamo tutto il possibile per riportare a casa gli ostaggi e i dispersi”, ha aggiunto.

“E’ la prima volta che vediamo nel video diffuso da Hamas su Telegram che i nostri familiari sono vivi. Chiedo ai leader occidentali di fare pressione, chiedo al presidente Biden di fare il possibile per riportare gli ostaggi a casa. Il tempo sta passando ma non è tardi per riportarli a casa”. Lo ha detto un familiare delle 3 donne ostaggio a Gaza di cui oggi Hamas ha diffuso un video nel corso di una conferenza stampa a Tel Aviv.

Israele aumenta le operazioni nella Striscia: cosa accade sul campo

L’esercito israeliano sta continuando ad aumentare le operazioni combinate terra-mare- aria. Nelle ultime ore – ha aggiornato il portavoce militare – i soldati in combattimenti contro Hamas dentro Gaza hanno sventato “tentativi di attacchi da parte di numerose cellule terroristiche che cercavano di colpire le truppe”. Inoltre – ha aggiunto – sono stati eliminati 4 alti esponenti militari di Hamas.

“Abbiamo esteso la nostra attività all’interno della Striscia, aumentando le forze coinvolte”, aveva detto il portavoce dell’esercito Daniel Hagari commentando le notizie di fonte palestinese sulla presenza di tank e soldati a ridosso di Gaza City, in particolare della arteria Sallah-a-din. Fonti sul posto hanno poi spiegato all’ANSA che i carri armati israeliani si sono ritirati.

Sirene di allarme anti missili da Gaza in tarda mattinata nel centro di Israele e anche a Gerusalemme, ha fatto sapere l’esercito. Sempre secondo il portavoce militare, durante la notte “sono state uccise dozzine di terroristi che si erano barricati in edifici e tunnel tentando di attaccare i soldati”. In uno scontro – ha aggiunto – un velivolo, indirizzato dalle truppe di terra ha colpito un luogo di addestramento all’interno di un palazzo con oltre 20 terroristi di Hamas”. Negli ultimo giorni sono stati oltre 600 gli obiettivi colpiti. E dopo qualche ora di pausa è ripreso in mattinata il lancio di razzi da Gaza verso le comunità israeliane a ridosso della Striscia, in particolare la cittadina di Netivot, ha fatto sapere l’esercito.

La polizia, intanto, ha annunciato di aver identificato i corpi di 1.135 israeliani uccisi dall’inizio dell’attacco di Hamas lo scorso 7 ottobre. Secondo la stessa fonte – citata dai media – del totale, 823 sono civili e 312 soldati.

Stando al ministero della Sanità di Hamas, come riporta Sky News, sono saliti a 8.306 i morti nella Striscia di Gaza, 3.457 sono “bambini”.

La 22enne tedesca Shani Louk è morta

Il presidente d’Israele Isaac Herzog ha confermato la morte della 22enne tedesco-israeliana Shani Louk, rapita il 7 ottobre da Hamas.

“Purtroppo ieri abbiamo ricevuto la notizia che mia figlia non è più in vita”, aveva detto a Rtl la madre di Shani Louk, riconosciuta in un video in cui i terroristi la trasportavano inerme e seminuda su una jeep. Nelle scorse settimane era emerso che Shani fosse ancora viva ma “gravemente ferita” in un ospedale di Gaza. La famiglia aveva fatto diversi appelli di aiuto al governo tedesco. Il 7 ottobre Shani Louk stava partecipando al rave musicale attaccato dai terroristi di Hamas.

Attacco a Gerusalemme, ferito un poliziotto israeliano

A Gerusalemme ferito in modo grave un agente di polizia israeliano: è stato accoltellato vicino alla stazione di ferrovia leggera di Shivtey Israel. L’aggressore – hanno fatto sapere la polizia e le forze di pronto intervento – è stato ucciso sul posto.

ANSA

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