Ue, ricevuta intesa Italia-Albania, la stiamo analizzando
Tajani, 'l'accordo con l'Albania non è Guantanamo'
“Abbiamo appena ricevuto il protocollo d’intesa tra Italia e Albania sulla gestione del flusso dei migranti e lo stiamo studiando: non abbiamo ancora un giudizio finale, stiamo analizzando i dettagli”.
Lo ha detto una portavoce della Commissione Europea nel corso del briefing quotidiano rispondendo a una domanda sull’intervento del commissario Olivér Várhelyi, che ieri ha definito l’intesa “interessante”.
L’accordo con l’Albania “è rispettoso di tutte le regole comunitarie e del diritto internazionale”.
“Non è Guantanamo come ha detto qualcuno”, ma una soluzione “umanitaria”: il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in conferenza stampa a Parigi, ha risposto così a una domanda sull’accordo tra Italia e Tirana per i centri migranti.
L’accordo con l’Albania, ha dichiarato Tajani parlando ai cronisti all’ambasciata d’Italia a Parigi, “è rispettoso di tutte le regole comunitarie e del diritto internazionale.
E’ stato gestito dai ministeri degli Esteri, dell’Interno, della Giustizia, della Salute”, ha precisato, sottolineando che “nel testo dell’accordo si dice che solo le navi militari italiane possono arrivare in Albania, non si possono lasciare in Albania i minori, le donne incinta, tutti coloro che presentano rischi.
Bisogna rispettare le regole comunitarie”. Tra l’altro, ha spiegato il ministro a Parigi, “vedo che la Germania sta facendo una riflessione simile. Non è Guantanamo come ha detto qualcuno. E’ una soluzione umanitaria”. Un accordo “tra Paesi che condividono una posizione comune nel Mediterraneo”.
E ancora: “Non è una soluzione pericolosa. Il mio parere, in quanto ex membro delle istituzioni europee, che non ci sono rischi al livello giuridico. Si può non essere d’accordo politicamente ma al livello giuridico è stato fatto tutto nel rispetto delle regole comunitarie”, ha concluso.
“In pieno rispetto del Pd italiano vorrei ripetere il mio unico punto di vista: cercare di aiutare l’Italia in questa situazione, dove nessuno in Europa sembra avere una soluzione condivisibile da tutti forse non è il massimo, ma è sicuramente il minimo che l’Albania deve e può fare! Se poi questo non è di sinistra in Italia, pazienza, sembra che non è neanche di destra in Albania. Forse è semplicemente giusto”.
Lo scrive in un tweet il premier albanese, Edi Rama, commentando le indiscrezioni di stampa sull’intenzione del Pd di chiedere l’espulsione del partito socialista albanese dal Pse dopo l’intesa sui migranti.
Sono intanto in corso valutazioni, a quanto trapela da fonti parlamentari, su un question time della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Aula alla Camera.
In queste ore è forte il pressing delle opposizioni per un premier-time. In particolare il Pd, nella riunione dei capigruppo di questa mattina, ha ribadito la richiesta che Meloni riferisca in Aula su vari temi di attualità, compreso l’accordo con l’Albania sui migranti.
“E’ incomprensibile che ministri come Salvini, Tajani e Piantedosi stiano zitti a recepire questo progetto che Meloni confeziona come deportazione di massa temporanea che ci costerà tantissimo, abbiamo letto oltre 80 milioni, 100 milioni di fondi di garanzia”.
Lo dice il leader del M5s Giuseppe Conte interpellato dopo le audizioni sulla manovra del Movimento. Dopo un mese in Albania i migranti saranno “riportati in Italia dove offriremo o asilo o un foglio di via perché non si riesce a rimpatriarli. E quindi si potranno” comunque “diffondere sul nostro territorio. L’ennesimo spot sulla pelle degli italiani, che però non sono stupidi”.
ANSA