Il caso Bolognetti diventa oggetto di un ordine del giorno approvato per acclamazione Odg dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti
“No alla censura di YouTube ai giornalisti”
Con l’ordine del giorno approvato per acclamazione dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, il caso Bolognetti diventa un caso di rilevanza nazionale. L’Ordine dei giornalisti, infatti, denuncia l’oscuramento totale del canale YouTube e la cancellazione di oltre 2000 video decisa dal gestore della piattaforma, senza alcuna trasparenza nella policy adottata ai danni di un collega.
L’Ordine dei giornalisti sottolinea che questa decisione contrasta con la libertà di pensiero ed espressione tutelate dalla Costituzione italiana, dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e dal Patto Onu sui diritti civili e politici.
Inoltre, l’Ordine dei giornalisti denuncia che, nonostante le policy delle piattaforme a tutela degli utenti, le decisioni del gestore sono spesso affidate meccanicamente ad algoritmi, senza alcun discernimento caso per caso.
Per questo motivo, l’Ordine dei giornalisti sollecita tutti i soggetti interessati, non solo i gestori, ma anche i regolatori pubblici e le forze sociali, ad aprire un confronto sui criteri e le policy di accesso e/o esclusione adottate nelle piattaforme Web.
Questa presa di posizione dell’Ordine dei giornalisti è importante perché mette in luce un problema di rilevanza crescente, ovvero il ruolo delle piattaforme social nella diffusione dell’informazione.
Le piattaforme social, infatti, svolgono ormai una funzione pubblica, in quanto rappresentano un importante canale di informazione per milioni di persone. Per questo motivo, è fondamentale che le loro politiche di moderazione siano trasparenti e rispettose dei diritti fondamentali, tra cui la libertà di pensiero ed espressione.
Il caso Bolognetti è un esempio di come le piattaforme social possano esercitare un controllo eccessivo sulla diffusione dell’informazione. L’oscuramento del canale YouTube di Bolognetti, infatti, ha avuto un impatto significativo sulla sua attività professionale, impedendogli di raggiungere i suoi follower e di svolgere il suo lavoro di giornalista.
La presa di posizione dell’Ordine dei giornalisti è un segnale importante che chiede un dibattito pubblico su questo tema. È necessario che tutti i soggetti interessati, pubblici e privati, si confrontino per trovare soluzioni che garantiscano la libertà di informazione e la tutela dei diritti fondamentali degli utenti delle piattaforme social.