Il quartetto di sassofoni Kebyart al debutto in Italia
Il 18 dicembre a Bologna per la Fondazione Musica Insieme
L’ultimo concerto della Fondazione Musica Insieme di Bologna prima delle festività natalizie, lunedì 18 dicembre alle 20.30 all’Auditorium Manzoni, segna il debutto in Italia del quartetto di sassofoni Kebyart assieme a Pablo Barragán al clarinetto e ad Albert Cano Smit al pianoforte, un ensemble che riunisce talenti under 35, con alle spalle già un palmarés di premi e grandi successi internazionali, dal debutto alla Philharmonie di Parigi al trionfo riportato pochi giorni fa nel Concerto di Philip Glass al Palau de la Musica di Barcellona.
Il concerto avrà anche uno scopo benefico: Musica Insieme ha deciso, infatti, di destinare il ricavato della serata ad Airc, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, per sostenerne il grande lavoro di ricerca.
Il ricco e variegato programma, che solo una formazione colorata composta di sassofoni, clarinetto e pianoforte è in grado di ricreare, parte dalla Suite in mi minore di Jean-Philippe Rameau, che ripercorre alcune delle danze più diffuse del periodo barocco, per continuare con La Valse di Maurice Ravel, di cui il Kebyart propone la sua trascrizione originale.
“L’idea di fare un arrangiamento de La Valse è qualcosa a cui pensavamo da tanto, – scrivono i quattro musicisti – visto che amiamo questo pezzo e pensiamo che il sassofono possa incarnare molto bene la sonorità vivace ma decadente proposta da Ravel”.
Il programma prosegue poi con una prima italiana di Alexis Ciesla, Prélude, Canon et Riffs, brano dedicato al Kebyart e insieme omaggio all’omonimo brano di Leonard Bernstein, con i suoi ritmi scoppiettanti che ammiccano al jazz.
In chiusura, la Suite da L’uccello di fuoco di Igor Stravinskij nell’arrangiamento di Sebastian Gottschick: “Abbiamo deciso di includerlo nel programma – aggiungono gli strumentisti – perché troviamo che riesca perfettamente a far suonare il sestetto come un’orchestra, riuscendo allo stesso tempo a raggiungere l’energia e l’intimità consentite da un ensemble più piccolo”.
ANSA