Area Popolare: Per la Basilicata un buon governo e tanta responsabilità
Nessuna sorpresa su quello che accade, tra forzature, contenziosi, riposizionamenti e conversioni a U, in quelle aree che impropriamente vengono definite, sbagliando, centro sinistra e centro destra, in vista della elezioni per il rinnovo del consiglio e la elezioni del presidente per le regionali di giugno 2024.
Sono coalizioni di centro, per alcuni democristiane, con rami in prestito con ”diritto di riscatto” pronti a tornare alla casa madre o ad accettare le allettanti proposte dell’ultima ora.
Il quadro politico delle candidature della Basilicata è questo, con scelte, decisioni, candidature decise in sede romana.
E a ben vedere, qualora dovesse saltare la candidatura di Vito Bardi (Forza Italia) per far posto a Cosimo Latronico ( Fdi) avremmo con Angelo Chiorazzo ”civico” di un campo largo, da costruire, due presidenti di matrice cattolica.
E sarebbe la quadratura del ”centro” per i motivi detti prima. Area Popolare con Pasquale Tucciariello che, come altri, non si rassegna a questo affollamento al centro e con una matrice identitaria, invita a uno scossone e a lavorare per la Basilicata, per cercare di riportare a casa i tanti giovani che continuano a rinforzare le economie di altre regioni e Stati.
Strada in salita senza volontà e progetti perché…altri per noi decidono, da Roma e non solo, per noi. Che la Madonna di Viggiano, protettrice della Basilicata, veda e provveda…
Non lasciamoci coinvolgere dalle beghe interne alla sinistra e alla destra lucane. Destra e sinistra con i loro partiti – ammesso che trattasi davvero di partiti – hanno abdicato a favore di Roma nel senso che le scelte riguardanti i territori si fanno a Roma e non nei territori deputati secondo le regole elementari della democrazia partecipata. La sinistra decide Chiorazzo come candidato governatore mentre altra parte della sinistra lo contesta? Non ci riguarda.
Ciò che a noi interessa, è che Angelo Chiorazzo sceglie di fare attività politica ed elettorale all’interno del recinto a cui lui stesso dice di appartenere, cioè la sinistra.
Se la sbroglino loro la matassa nella quale confusamente e senza costrutto si sono aggrovigliati da soli.
Semmai noi possiamo avvertire l’elettorato lucano che quella gente lì è confusionaria e litigiosa che al governo della regione produrrebbe assenza programmatica e continue fibrillazioni interne. Ve li immaginate voi il Pd che torna al governo e con i Cinquestelle, poi con i civici, i radicali, i verdi? Allucinante.
La destra si frantuma tra Bardi sì e Bardi no, o tra Latronico si e Latronico no, cioè una sfida aperta tra Fratelli d’Italia e Forza Italia?
Anche queste sono cronache che non ci riguardano, l’uno vale l’altro, insieme hanno governano da 5 anni l’ambiente e la sanità, l’agricoltura e le attività produttive, le risorse idriche e petrolifere e gli usi che ne hanno fatto.
Noi, che non stiamo nei loro rispettivi recinti, possiamo informare l’elettorato lucano che i cambiamenti paventati dalla destra in questi 5 anni non sono avvenuti, anzi in alcuni casi le condizioni sono nettamente peggiorate. Il ritorno al governo della destra aggraverebbe le condizioni generali della nostra regione.
Continuiamo a studiare i problemi e i fatti e quali le proposte economiche e sociali utili ad invertire le rotte rovinose nelle quali, gli uni e gli altri, ci hanno trascinato.
Cultura e formazione, rete irrigua estesa nei territori, strade interne e di collegamento decenti e non più indecorose, sanità di eccellenza nelle strutture ospedaliere guidata da governance lucana e medicina territoriale organizzata da professionisti del settore e non da servili laquais, giustizia distributiva e sostegno alle fasce deboli e alle attività produttive di servizi, regione attrattiva per ambiente salutare ed offerta turistica eccellente, investimenti in opere importanti e non spese improduttive.
Area Popolare continua a lavorare su raccolta ed analisi dei dati con lo scopo di fornire soluzioni adeguate.
Possiamo invertire la rotta: riportiamo i nostri ragazzi a casa. C’è urgente bisogno di buon governo.
Pasquale Tucciariello, Area Popolare.