CRONACA

Cooperativa Adan e Cestrim: nel CpR di Palazzo San Gervasio calpestata la dignità umana

Quanti sguardi abbiamo incrociato, quante storie conosciuto e quanti passi accompagnato.  E sappiamo quanto delicato e necessario debba essere l’approccio di chi si occupa di migrazioni. Di esseri umani, prima di ogni cosa.

Quello che finora è uscito fuori dall’indagine della Procura di Potenza sulle violenze, fisiche e psicologiche, perpetrate nel Centro per Rimpatri di Palazzo San Gervasio è inaccettabile e fa male a chi da anni accompagna, con un lavoro difficile per affrontare fenomeni sommersi e coperti spesso dalla più assoluta indifferenza, quegli sguardi, quelle storie e quei passi.

Non è accettabile che esistano luoghi  in cui l’umanità scompare, viene sospesa; luoghi nati, sulla carta, per il rispetto delle leggi e che diventano condanne senza appello ad una tortura inenarrabile.

«Qui si gioca la credibilità dello Stato» ha detto il Procuratore Curcio. E’ vero. Lo Stato non è questo. Lo Stato è quello che difende e mette in pratica, ovunque, il riconoscimento inviolabile della dignità per ogni essere umano sancito dalla nostra Costituzione.

Che sia: mai più.

Mai più dignità calpestata.

Mai più violenza da chi dovrebbe tutelare.

Mai più indifferenza da chi si gira dall’altra parte.

 

Marcello Travaglini- Presidente Cestrim

Giovanni Ferrarese- Presidente Coop Adan

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