Desertificazione bancaria, i sindacati chiedono un Osservatorio
La richiesta esplicitata in II Commissione consiliare, guidata da Braia (IV). Fisac-Cgil, First-Cisl e Uilca-Uil: “Necessario un luogo dove costruire un’alleanza che affianchi all’interesse privato la tutela del bene collettivo”
La desertificazione, ovvero la riduzione e, in diversi casi, addirittura la scomparsa di banche di riferimento sul territorio, argomento di discussione durante la riunione della seconda Commissione consiliare che si è svolta ieri pomeriggio presso il Parlamentino del Consiglio regionale della Basilicata.
Un tema di stretta attualità che interessa, purtroppo, anche la regione Basilicata, come evidenziato dai rappresentanti sindacali della Fisac-Cgil, Bruno Lorenzo, First-Cisl, Arnaldo Villamaina, e Uilca-Uil, Vito Cuccaro, auditi dall’organismo consiliare, presieduto da Luca Braia (IV), i quali hanno chiesto, all’unisono, l’istituzione di un Osservatorio regionale sull’attività bancaria per “costruire un’alleanza virtuosa che anteponga o quanto meno affianchi all’interesse privato la tutela del bene collettivo al fine di garantire politiche del credito realmente inclusive ed eque”.
Il presidente Braia ha posto l’accento su ciò che significa la desertificazione bancaria per una regione come la Basilicata: “La perdita dei presidi bancari oltre a tradursi in perdita di posti di lavoro con tutti i disagi immaginabili, pone grossi problemi ai territori.
Le filiali rappresentano non solo un volano di sviluppo per l’economia locale, ma rivestono anche un ruolo sociale di presidio e sostegno per le comunità e, cosa di non poco conto, di freno allo spopolamento che colpisce in particolare le aree montane e, quindi, la nostra regione”.
“Non dimentichiamo poi che la Basilicata è tra le regioni a più basso tasso di accesso a internet banking, e con un più alto tasso di desertificazione degli sportelli bancari.
Da qui la necessità di chiamare a responsabilità gli interlocutori bancari e istituire un Osservatorio del credito, finalizzato a conoscere i flussi informativi dettagliati e aggiornati con i quali poter comporre il quadro reale dei dati bancari e del credito in base ai quali si prendono le decisioni”. “Sarebbe interessante conoscere – ha sottolineato Braia – quanto il sistema del credito incassa dal territorio e quanto investe”.
Arnaldo Villamaina, segretario First Cisl Basilicata, ha fatto presente che si è dinanzi ad una situazione radicalmente cambiata rispetto al passato e che preoccupa molto: “Nei tempi addietro le banche esercitavano un ruolo pubblico perché intese come servizi di comunità, oggi, invece sono aziende quotate in borsa. Vengono effettuati continui tagli non solo sul personale bancario ma anche sulla logistica del sistema, e si va sempre più verso un processo di digitalizzazione.
La transizione verso questi strumenti non è semplice è un processo complesso da affrontare e soprattutto per la popolazione anziana che va quindi necessariamente educata e supportata”.
Villamaina ha, poi, messo in evidenza quella che appare una evidente contraddizione, molto difficile da comprendere: “Siamo in presenza di aziende che stanno crescendo con extraprofitti enormi ma chiudono le filiali”.
“Le banche sono aziende private ma molto spesso erogano soldi pubblici. Le aziende riferiscono che trattandosi di realtà private devono dar conto ai loro stakeholder ma dimenticano che tra questi ci sono anche i dipendenti”.
E’ così che ha esordito Bruno Lorenzo, segretario generale Fisac Cgil Basilicata che poi ha evidenziato ciò che come organizzazione sindacale hanno a cuore: “la tutela e l’occupazione dei lavoratori.
La perdita di posti di lavoro pone grossi problemi ai territori e dà una spallata allo spopolamento. Basti pensare al caso della Bper, i cui lavoratori sono stati trasferiti a Bari o a Salerno.
E a questa situazione preoccupante se ne aggiunge un’altra: si chiuderanno altri 5 sportelli di Banca Intesa. E’ per questo che proponiamo la costituzione di un Osservatorio dove le aziende spieghino le loro scelte”.
Vito Cuccaro segretario generale Uilca Basilicata ha messo in luce un aspetto: “Le banche fanno raccolta di risparmi in regione e in gran parte li investono fuori.
Il fenomeno della nostra regione si inserisce in un trend nazionale ma con percentuali maggiori rispetto ad altre regioni.
I cittadini hanno sempre meno scelte, meno banche meno competizione e meno convenienza per i risparmiatori.
L’idea dell’Osservatorio è volta a creare una sede di incontro tra parti sociali, rappresentanze bancarie che gradualmente abbandonano il territorio e la Regione Basilicata per ottenere quella trasparenza che noi non abbiamo mai ottenuto.
L’obiettivo è teso a far attestare un modus agendi, con comunicazioni trasparenti così da capire quali sono le ragioni delle chiusure per poi individuare possibili soluzioni.
Un processo al quale ciascuno dovrebbe dare il proprio contributo, con i Comuni che possono trovare alcune soluzioni come la disponibilità di fornire un locale a titolo gratuito pur di mantenere il servizio e la Regione che potrebbe con fondi pubblici incentivare le banche a restare sul territorio. Argomenti che possono essere discussi in sede dell’osservatorio”.
Carlo Quaratino segretario regionale Cisl ha ricordato che “il fenomeno desertificazione bancaria non è legato solo alla nostra regione, circa 4 mln di famiglie non hanno nel comune di propria residenza sportelli bancari.
I dati ci dicono che il 48% della popolazione over 60 non utilizza le soluzioni e le app di digital banking, se poi analizziamo il dato degli oltre 65enni ci rendiamo conto che la percentuale scende al 25 per cento, quindi una persona su 4. E’ un dato su cui riflettere e da tenere in considerazione.
Dobbiamo far presente, però, che vi sono delle province virtuose a noi contigue, dove tutti i comuni hanno lo sportello bancario. E’ l’esempio di Barletta e di Trani.
E’ per questo che diventa davvero essenziale istituire l’Osservatorio, un luogo dove discutere, analizzare nel dettaglio la situazione lucana”. Da Quaratino una proposta: “Se la Regione può sostenere il credito lo deve fare mirato a chi si lega al territorio e qui eroga il credito”.
Il consigliere Bellettieri, dopo aver sottolineato che è necessario risolvere questo problema che sta diventando sempre più complesso anche per la nostra regione, ha comunicato di aver affrontato la questione con l’assessore allo Sviluppo economico e Lavoro, Michele Casinol, il quale si è detto d’accordo sull’istituzione dell’Osservatorio e mi ha confermato la sua intenzione di convocare a breve i sindacati”.
Erano presenti ai lavori oltre al presidente Braia (Iv-RE), i consiglieri Giorgetti (Gruppo Misto), Perrino (M5s), Cifarelli (Pd), Vizziello (Basilicata Oltre), Baldassarre (Idea), Trerotola (Pl), Bellettieri (FI), Coviello (FdI).