CRONACA

Renzi a giudizio per diffamazione al Pm Basentini, prima udienza a Potenza il prossimo 26 marzo

Il senatore Matteo Renzi (Italia Viva) è stato citato a giudizio davanti al giudice Marianna Zampoli per il prossimo 26 marzo per un’ipotesi di diffamazione a mezzo stampa nei confronti dell’ex capo del Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) Francesco Basentini, in precedenza sostituto procuratore in servizio proprio nel capoluogo lucano.

L’ipotesi di reato contestata dal Pm di Potenza Giuseppe Borriello è relativa ad alcune dichiarazioni fatte dal senatore nel corso della puntata della trasmissione de La7 “Non è l’Arena” del 22 maggio 2022 in relazione all’inchiesta cosiddetta “Tempa Rossa” condotta da Basentini nel 2016.

L’esponente politico affermò, tra l’altro, che “l’obiettivo non era fare un processo… Basentini si è… ha organizzato… ha indagato partendo da una presunta ipotesi di reato… è stato protagonista di un buco nell’acqua e come premio è andato al Dap”.

Nell’inchiesta del 2016, che ruotava intorno al Centro Oli della Total il Val Camastra, fu indagato Gianluca Gemelli, all’epoca compagno dell’allora ministra allo Sviluppo economico del governo Renzi, Federica Guidi, che proprio per il clamore di quella inchiesta si dimise.

Dopo l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, Renzi aveva chiesto di essere interrogato, ma non ha poi partecipato all’udienza a tal fine fissata per due volte (il 6 e il 13 ottobre scorsi), la prima volta per un legittimo impedimento, la seconda facendo depositare dal suo legale una rinuncia all’interrogatorio.

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