CRONACA

Scomparsa Carlo Petrone, il ricordo dei colleghi ufficio Stampa

Giornalista attento e scrupoloso, Petrone ha svolto la professione per molti anni presso l’ufficio stampa del Consiglio regionale della Basilicata, dove ha ricoperto anche la carica di Coordinatore della Struttura di informazione

La politica, il jazz e la poesia. Le passioni di Carlo. Passioni che avevano una matrice comune: l’amore per la parola.

Passioni vissute in egual misura con trasporto, con convinzione, con cura.

Amava discutere. Interminabili e interessanti i suoi ragionamenti sulla politica, quella con la P maiuscola come soleva sottolineare, quella che si fa impegno per la società.

“Occorre ridare valore a questo mondo, diceva ultimamente. Serve nuova energia. Non bisogna arrendersi, bisogna adoperarsi per dar vita a un nuovo entusiasmo collettivo”.

Amava il confronto fra idee, anche molto distanti fra di loro. Era convinto che il dialogo con tutti è l’arma migliore per portare avanti le proprie idee.

La musica jazz faceva parte della sua vita. Non si limitava a sentirla. Carlo la musica l’ascoltava con sempre rinnovato interesse e rispetto e, poi, la interpretava con la sua amata chitarra, spesso di notte, quando il tempo è sospeso, spogliato di fastidiosi e sterili impegni e i pensieri ti avvolgono.

La passione verso la parola l’ha portato ad essere giornalista, un giornalista attento, scrupoloso. Ha collaborato con vari giornali e con la Rai.

Una professione che ha svolto per molti anni presso l’ufficio stampa del Consiglio regionale della Basilicata, dove, sotto il coordinamento del giornalista Rocco Rosa, ha diretto per svariati anni la rivista “Basilicata Regione Notizie”.

Una carriera conclusa in Consiglio regionale, dove ha ricoperto la carica di Coordinatore della Struttura di informazione, comunicazione ed eventi.

Ed è sempre l’amore verso la parola che lo ha stimolato a sperimentare i sentieri della poesia. Nel 2000 ha pubblicato un libro di poesie, “Il soffio di un bacio”, con prefazione di Giovanna Melandri. “

Tutti sappiamo – scrive la Melandri nella prefazione del libro – che la creatività può avere radici verticali sprofondate nella fertilità di una terra: oppure radici corte, come quelle dei rampicanti, che percorrono orizzontalmente il mondo.

A me sembra che questa raccolta di versi si nutra di una ‘verticalità’ estesa: quella del sud europeo, dove si ascoltano tutti gli echi del mare nostrum. In questa estensione, di colori e di suoni, si annodano i fili della sensibilità e della vocazione civile dell’autore”.

Aveva un sentimento della vita come un viaggio positivo. Ed è così che vogliamo ricordarlo, gentile, ironico, spiritoso e disponibile.

Carlo Petrone aveva 77 anni. I funerali si svolgeranno, oggi, 13 Gennaio a Potenza, alle 15,30, nella Chiesa di San Michele, nel centro storico. Che il viaggio ti sia lieve caro Carlo.

Alla moglie Agnese e a tutti i suoi familiari esprimiamo i sentimenti del più profondo cordoglio e le nostre più sentite condoglianze.

I colleghi dell’ufficio Stampa del Consiglio regionale della Basilicata

Pulsante per tornare all'inizio