Il calo delle imprese agricole in Basilicata è un dato preoccupante che deve essere affrontato con urgenza
Il settore primario rappresenta una parte importante dell’economia regionale, occupando circa il 17% della forza lavoro e contribuendo per circa il 8% al valore aggiunto. Il calo delle imprese agricole, quindi, ha un impatto negativo sul tessuto economico e sociale della Basilicata.
Le cause del calo sono molteplici e vanno ricercate sia a livello nazionale che internazionale. A livello nazionale, l’aumento dei costi di produzione, delle materie prime e dell’energia rende poco appetibile l’attività agricola. A livello internazionale, il cambiamento climatico sta provocando danni sempre più gravi alle colture e al bestiame.
La Cia, la Confederazione Italiana Agricoltori di Potenza e Matera, ha lanciato l’allarme e ha annunciato una nuova mobilitazione. La mobilitazione ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sui problemi del settore agricolo e di chiedere interventi urgenti per rilanciarlo.
Tra le richieste della Cia figurano:
- Misure per contenere l’aumento dei costi di produzione, delle materie prime e dell’energia.
- Misure per contrastare le fitopatie e le calamità naturali.
- Investimenti in ricerca e sviluppo per favorire l’innovazione e la competitività del settore agricolo.
Il calo delle imprese agricole in Basilicata è un problema che non può essere ignorato. È necessario intervenire con urgenza per rilanciare il settore e salvaguardare un’importante risorsa per l’economia e la società regionale.
Ecco alcuni possibili interventi che potrebbero essere messi in campo per rilanciare l’agricoltura lucana:
- Sostegno agli investimenti per la modernizzazione delle imprese agricole.
- Promozione dei prodotti agricoli lucani sui mercati nazionali e internazionali.
- Sostegno all’innovazione e alla ricerca nel settore agricolo.
Questi interventi potrebbero aiutare a migliorare la competitività delle imprese agricole lucane e a rendere il settore più attrattivo per i giovani.