POLITICA

Salis, Tajani in Parlamento l’8 febbraio. A Salvini: ‘Errore giudiziario non diventi politico’

Alle 10.30 alla Camera e alle 12.30 al Senato. Il ministro dei trasporti: 'Se condannata non la vorrei più in classe'. Le Camere penali: 'Strumenti di costrizione mostrano l'accusato come colpevole'

l ministro degli Esteri Antonio Tajani terrà l’informativa urgente del Governo sulla vicenda di Ilaria Salis, detenuta in Ungheria, l’8 febbraio alle 10.30 alla Camera dei deputati e alle 12.30 al Senato della Repubblica.

È quanto comunica l’ufficio stampa del ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani.

“La signora Salis non può essere estradata perché non ha commesso eventuali reati in Italia, gli accordi dicono che qualora ottenesse i domiciliari in Ungheria potrebbe venire in Italia ai domiciliari.

La richiesta non è ancora stata fatta dagli avvocati di Salis” afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ospite di Restart su Rai3.

“Noi non possiamo interferire sul processo ma abbiamo il diritto e dovere di intervenire per rispettare tutte le regole che concernano la dignità del detenuto in particolare di quello in attesa di giudizio. Non vorremmo vedere accompagnare la signora Salis in catena in aula di giustizia, quella è la regola ungherese ma in contrasto con le norme comunitarie e noi interveniamo”.

Il ministro degli esteri richiama poi il collega Salvini sul caso Salis. “Salvini ha detto per onestà che il trattamento di Salis in Ungheria non è consono, poi è un errore trasformare una vicenda giudiziaria in vicenda politica.

Il governo si preoccupa per il rispetto dei diritti, noi siamo garantisti e cerchiamo di far rispettare il diritto comunitario per la tutela dei cittadini italiani”.

Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, ospite di Restart su Raitre, ribatte all’affondo di Salvini contro Ilaria Salis.

Anche questa mattina Salvini è tornato sulla vicenda: “Da genitore capisco l’ansia e anche alcune dichiarazioni originali del padre di Ilaria Salis, Roberto.

È giusto che il governo sia impegnato con tutte le forze per tutelare la ragazza e ne auspico la completa e rapida assoluzione.

Ribadisco, però, che Ilaria Salis è stata bloccata con un manganello e in compagnia di un estremista: in caso di condanna per violenze, a mio modo di vedere, l’opportunità che entri in classe per educare e crescere bambini è nulla”.

ANSA

 

Pulsante per tornare all'inizio