Attese dalla comunità romena in Basilicata e in Italia promuovere il Made in Italy nella sua globalità
Per oltre 1 milione di cittadini romeni in Italia (quella romena è la più numerosa tra le comunità straniere in Italia nonché tra le comunità romene all’estero) e i circa 8mila in Basilicata, il 32,3% della popolazione complessiva straniera, che in provincia di Potenza (circa 4 mila) rappresentano il 35,7% degli stranieri (con circa 400 a Potenza, più di 300 a Lavello e 200 a Melfi e a Lavello), il Vertice intergovernativo Romania – Italia, in programma il 15 febbraio, è un evento particolarmente significativo.
A sottolinearlo è il presidente di Palazzo Italia Giovanni Baldantoni che da una posizione di imprenditore impegnato attraverso un’attività trentennale sia nel sociale che nel settore di promozione e sostegno del Made in Italy ma anche del Made in Romania , è particolarmente attento agli sviluppi dell’interscambio per accelerare lo sviluppo e la totale integrazione in Europa del popolo Rumeno.
Nei primi otto mesi del 2023 solo le esportazioni di prodotti agroalimentari “made in Italy” e “made in Basilicata” in Romania – ricorda – hanno evidenziato una crescita tendenziale del 16,1% passando da 494 milioni di euro di gennaio-agosto 2022 agli attuali 580 milioni di euro.
Baldantoni sottolinea che oltre agli argomenti economici del Forum che rilancia il ruolo degli imprenditori e delle piccole-medie imprese per dare impulso alle relazioni bilaterali, relazioni speciali basate su importanti legami storici, culturali e umani, non è da sottovalutare il settore turismo e cultura , che dalla storia ci vede in molteplici aspetti accomunati da personaggi che hanno reciprocamente visto l’Italia e la Romania protagonisti. i due ministri della Cultura si sono recentemente incontrati a Roma per l’inaugurazione della più grande mostra archeologica romena all’estero, ‘Dacia. L’Ultima frontiera della Romanità’.
Parliamo oggi della forte esigenza di vicinanza ai Rumeni anche in area lucana , in attesa di vedere presto l’istituzione ad Acerenza di un consolato coordinato dal proposto Console Onorario Carlo Francesco Glinni “suggerito” dal presidente Bardi all’ambasciatore Rumeno in Italia.
Ed inoltre di grande attualità il progetto – “Sulle orme di Dracula in Europa (ed Acerenza)” – della famiglia Glinni, Palazzo Italia Bucarest, l’Asociatia Lucani nei Balcani, SMV Ploiesti di valorizzazione della presenza di Vlad Tepes Dracula , proprio in Acerenza mediante la figlia Maria Balsa in sposa al Conte Ferillo; presto nascerà l’attrattore “Dracula Acerenza”.
A Palazzo Italia hanno sede desk (uffici permanenti della Provincia di Potenza e di alcuni Comuni) per favorire la promozione dei nostri territori e le attività di import-export oltre che di itinerari turistici in Basilicata con il Programma “Basilicata Bella Vacanza”.
Giovanni Baldantoni sottolinea l’esperienza positiva realizzata sinora dopo la condivisione da parte degli amministratori comunali di Acerenza, Sant’Angelo Le Fratte e Sasso di Castalda dell’iniziativa, dopo il protocollo tra Comuni dell’Alto Bradano e Comuni romeni (area Bucarest) annunciando che ci sono già azioni in atto con altri sindaci per estendere la rete del “desk”.
E’ una nuova strada – sintetizza l’imprenditore lucano – per una visione transnazionale, più moderna, più ampia e strutturata, che possa far cogliere alle imprese l’opportunità di un’internazionalizzazione produttiva e virtuosa, aiutandole a diversificare l’export e a superare la crisi dei consumi interni.
Per Provincia e Comuni i vantaggi sono soprattutto di promozione territoriale e di immagine.
La nostra mission – precisa Baldantoni – e’ quella di promuovere il Made in Italy nella sua globalita’,oltre ad offrire servizi ad imprenditori ed italiani in generale. Una vetrina di informazioni sui settori da investire, le agevolazioni, le problematiche dei mercati.
La Romania – dice il presidente di “Palazzo Italia – è già da anni il paese europeo che registra la più alta crescita economica. e la Comunità Italiana, molto numerosa è per gran parte “pendolare” ma con circa 8000 iscritti all’AIRE (Anagrafe residenti italiani all’estero) .