L’INDAGINE: “CON FATTURA O SENZA?”: SEQUESTRATI MILIONI A 80 DENTISTI TRA PUGLIA E BASILICATA
Sono 80 i dentisti coinvolti nell’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Bari, che oggi ha portato al sequestro di 5 milioni di euro, sospettati di aver dichiarato fraudolentemente profitti per gli anni dal 2016 al 2020.
Gli investigatori hanno scoperto che complessivamente circa 33 milioni di euro sono stati sottratti al fisco nel corso degli anni. Di questi, 47 individui sono stati denunciati alle autorità giudiziarie.
Le indagini coinvolgono odontoiatri sia della Puglia che della Basilicata, e sono scaturite da un controllo fiscale nei confronti di un dentista con uno studio nella provincia di Bari.
È emerso che un ingegnere informatico è l’ideatore e il fornitore di un software gestionale, attraverso il quale era possibile gestire una doppia contabilità.
Sono stati sequestrati telefoni cellulari, dispositivi informatici e documenti, insieme a copie di backup del software utilizzato anche da altri professionisti. Per accedere a tale software, bastava inserire una chiavetta USB nel computer, premere il tasto F12 e digitare una password. In questo modo, era possibile registrare transazioni non dichiarate.
L’ingegnere, secondo le indagini, aveva anche creato chat con i professionisti per discutere della contabilità non ufficiale, invitandoli alla cautela. Inoltre, diversi pazienti hanno ammesso di aver pagato in contanti per trattamenti senza ricevere fattura.
Dopo i sequestri e le perquisizioni, il volume d’affari dichiarato dai professionisti coinvolti è aumentato del 56% in media, con picchi superiori al 150%. Il procuratore di Bari, Roberto Rossi, ha sottolineato l’importanza di richiedere sempre ricevute e fatture, poiché l’evasione fiscale ha un impatto negativo sul sistema generale, lasciando debiti alle future generazioni.
Il recupero di 33 milioni di euro come quello avvenuto oggi, secondo il procuratore, equivale concretamente alla costruzione di un ospedale.