POLITICA

Regionali Sardegna, Todde: ‘Dopo 75 anni abbiamo rotto il tetto di cristallo’. Truzzu: ‘Ho perso io’

Salvini: 'Quando il popolo vota ha sempre ragione'. Schlein: 'L'alternativa c'è, direzione è giusta'

“Ringrazio tutti.

Siete stati 16 ore ad attendere il testa a testa che è stato lungo e faticoso. Ma come tutte le cose lunghe e faticose hanno dato un risultato importante. Sono orgogliosa di essere la prima donna presidente della regione.

Dopo 75 anni siamo riusciti a rompere questo tetto di cristallo. Ringrazio anche tutte le donne della mia squadra per il ruolo che hanno avuto e per il compito che hanno svolto”. Lo ha detto la presidente della Regione Sardegna appena eletta Alessandra Todde in conferenza stampa.

“Credo che la Sardegna non sia un laboratorio perché i sardi non sono delle cavie: sono stata contentissima di condividere questo passaggio con Giuseppe Conte ed Elly Schlein che mi hanno supportato per tutta la campagna, sono molto contenta che questo progetto di unione possa avere trovato in Sardegna un progetto solido per dimostrare che la nostra alleanza può funzionare”, ha detto Alessandra Todde dopo la vittoria alle regionali in Sardegna, sottolineando che bisogna anche in altre realtà “creare un progetto solido che possa convincere un elettorato che vuole unità: credo che l’alleanza tra Pd e M5s sia l’unica strada percorribile”.

La Sardegna ha risposto ai manganelli con le matite”, ha detto la neo presidente della Sardegna in conferenza stampa nella quale ha assicurato che la nuova Giunta “sarà di grande competenza”.

“Andrò anche in Abruzzo – afferma – a fare campagna elettorale. Pd e M5S sono stati generosi con me e io andrò a fare campagna elettorale per loro”. “Per iuscire a creare un progetto solido che possa convincere l’elettorato l’alleanza tra pd e M5S è l’unica strada”. Todde ha dichiarato che lavorerà molto con i giovani per i giovani e che punterà molto sulla ricerca anche per contrastare la migrazione dei giovani sardi.

“La mia giunta che si distinguerà per competenze: lo abbiamo promesso ai nostri elettori”. “Compatibilmente coi tempi per la proclamazione, ma inizieremo a lavorare immediatamente – ha aggiunto – servono persone competenti visto l’esempio dato ieri di una Regione che è disorganizzata sulla risposta tecnologica”.

“La cosa importante è darci uno strumento per la legge 1 del 77 (organizzazione della Regione, ndr) e una priorità è che finisca la speculazione energetica in Sardegna. Proporremo una moratoria che sostenga la transizione e permetta di lavorare sulla mappa delle aree idonee per le rinnovabili”.

Truzzu: ‘Ho perso io, non sono state elezioni influenzate da fattori nazionali’

“Stamattina ho chiamato Alessandra Todde e le ho fatto i complimenti. Le ho detto che ci rivedremo in Consiglio regionale. Abbiamo perso davvero per uno ‘sputo’, circa duemila voti su 750mila sardi che sono andati a votare. La responsabilità della sconfitta è solo mia”.

Sono le prime parole di Paolo Truzzu, ieri in silenzio per tutta la giornata, in una conferenza stampa a Cagliari. “A Cagliari c’è stato più un voto contro il sottoscritto che per la Todde”, ha aggiunto il sindaco e candidato del centrodestra sconfitto.

“Ho mandato un messaggio a Giorgia Meloni. Ma la lettura del voto è semplice: non sono state elezioni influenzate da fattori nazionali e il dato che lo prova è il risultato di Cagliari che, più che votare Todde, ha votato contro di me. Sarebbe bastato avere tre-quattro punti in più per vincere l’intera gara”.

“Per questo dico che la responsabilità è mia. Ci sono diverse Sardegna. Abbiamo avuto un grande risultato fuori dai centri urbani. Le cause del voto di Cagliari? Ci sono tanti fattori: voto disgiunto, cantieri”.

“Ricorso? Adesso non è tempo di parlare di riconteggio dei voti. Quello lo dovrà fare il tribunale. Una volta che vedremo il verbale faremo delle valutazioni. Certo, con uno scarto così ridotto, si può anche pensare di fare ricorso, so che solo a Cagliari ci sono state mille schede nulle, ma ora non è all’ordine del giorno”, ha detto il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu.

1822 seggi su 1844, Todde vittoria in pectore al 45,3%: scarto di 3mila voti su Truzzu del centrodestra fermo al 45%

La candidata del centrosinistra Alessandra Todde ottiene il 45,3% delle preferenze (330.619 voti) e si appresta a diventare la prima donna a guidare l’amministrazione isolana.

La conferma ufficiale ancora non c’è bisognerà attendere ancora diversi giorni: per ora, visti i numeri ufficiali, può fregiarsi del titolo di governatrice in pectore della Sardegna. Il dato, infatti, è ancora parziale: è aggiornato alle 5 di questa mattina ed è riferito a 1822 sezioni su un totale di 1844.

“Lo scrutinio delle rimanenti 22 sezioni elettorali (4 a Sassari, 2 a Sorso, 3 a Sestu, 2 a Bonarcado, 3 a Luras, 2 a Musei, 2 a Serdiana, 2 a Silius, 1 a San Gavino Monreale, 1 a Villasor), sarà completato, come previsto dagli uffici dei Tribunali dei rispettivi territori”, fa sapere la Regione in una nota.

Sempre sulla base dei dati caricati dai comuni nel sistema informativo elettorale regionale, lo sfidante del centrodestra Paolo Truzzu si è fermato al 45% (327.695 voti) con uno scarto di circa 3000 voti di differenza. Dietro restano Renato Soru con la Coalizione Sarda 63.021 voti a l’8,7%, e Lucia Chessa con 7.147 voti (1%).

ANSA

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