CRONACA

Traffico di rifiuti con la Tunisia: undici misure cautelari in Basilicata e Campania

Dopo il ritrovamento e il sequestro di container pieni di scarti nel porto di Salerno, sono state adottate undici misure cautelari personali e reali nelle province di Napoli, Salerno, Potenza e Catanzaro.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza, riguarda un traffico internazionale di rifiuti speciali tra l’Italia e la Tunisia.

Oggi, il personale della Direzione Investigativa Antimafia di Basilicata e del Gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Sicurezza Energetica di Napoli sta eseguendo i provvedimenti, coinvolgendo circa 80 unità tra Carabinieri e personale della Direzione Investigativa Antimafia.

Le indagini sono in corso da circa due anni, partite dopo il ritorno in Italia da parte della Tunisia di oltre 6mila tonnellate di rifiuti sbarcati a Salerno.

La Procura lucana ha aperto un fascicolo poiché coinvolge un’azienda del Vallo di Diano. Sono state eseguite misure cautelari reali, incluso il sequestro di somme per circa un milione di euro e alcuni impianti.

Ulteriori sviluppi dell’operazione saranno comunicati in una conferenza stampa che si terrà oggi alle 11.00 presso la Procura della Repubblica di Potenza.

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