Meloni: ‘Gravissimo quanto emerge dall’inchiesta di Perugia’
La premier: 'Funzionari dello Stato violano la legge con verifiche a loro piacimento'. Nordio: 'Sui dossier situazione estremamente grave'
“Ritengo gravissimo che in Italia ci siano dei funzionari dello Stato che hanno passato il loro tempo a violare la legge facendo verifiche su cittadini, comuni e non – ha detto la premier Giorgia Meloni parlando con le tv appena giunta a Teramo -, a loro piacimento per poi passare queste informazioni alla stampa, ed in particolare ad alcuni esponenti della stampa.
Utilizzare così le banche dati pubbliche non c’entra niente con la libertà di stampa”.
“E’ un fatto estremamente grave, che si innesta in una situazione ormai sedimentata da anni: il diritto alla privacy, garantito dall’articolo 15 della nostra Costituzione, è diventato ormai una sorta di aspirazione metafisica”, ha spiegato Carlo Nordio, ministro della Giustizia, a margine del Consiglio Ue, commentando la vicenda dei presunti dossieraggi a fini politici.
“Le stesse intercettazioni, più o meno lecite, captate in modo diverso, sono diventate quasi la regola, mentre l’articolo 15 della Costituzione dice che possono essere limitate solo in casi eccezionali: se poi non vengono nemmeno autorizzate dall’autorità giudiziaria ma vengono captate in modo per così dire eccentrico allora deve intervenire la magistratura e, secondo me, anche il legislatore”.
Per Giovanni Donzelli, deputato di FdI e vicepresidente del Copasir, a 24 Mattino su Radio 24, “i mandanti devono essere scoperti, nessuno ci può raccontare che un uomo della Guardia di Finanza si sveglia e fa così, per passione, 900 accessi e li regala a un giornale di sinistra, come Domani di De Benedetti, senza che ci sia una richiesta, né un disegno politico, soltanto perché la mattina si è svegliato storto, non ci crede nessuno”.
“Sento dire che sono stati spiati esponenti della maggioranza ma anche dell’opposizione ma del Pd non c’è nessuno, a malapena mezzo consigliere regionale.
Quindi un disegno politico mi sembra abbastanza evidente che ci sia anche perché le informazioni di quelli di destra poi sono finite sui giornali, ci sono state le campagne di fango indecenti nei confronti di esponenti di centro-destra basate su informazioni riservate che non devono uscire utilizzate in modo scorretto tramite l’Antimafia e la Guardia di Finanza e quindi c’è un tema molto serio di tenuta delle istituzioni che deve essere approfondito fino a scoprire chi voleva questa cosa, e non solo sul lato politico ma anche sul lato economico, dato che mi pare siano molti anche gli accessi economici a questa vicenda.
È una cosa gravissima e dovrebbero indignarsi tutte le forze politiche e nessuno dovrebbe cercare di sminuire. Le regole del gioco comuni devono esistere se qualcuno pensa di sabotare queste regole utilizzando dei metodi scorretti è fuori dal gioco”, conclude Donzelli.
Giovedì audizioni Cantone e Melillo al Copasir
Si terranno con ogni probabilità giovedì prossimo – si apprende – con orari ancora da definire, le audizioni al Copasir del procuratore nazionale Antimafia, Giovanni Melillo e del procuratore di Perugia, Raffaele Cantone. Entrambi i magistrati avevano chiesto di esser ascoltati dal Comitato in relazione all’inchiesta sui presunti dossieraggi ai danni di politici e vip.
Cesa: “Arginare intercettazioni illegali”
“L’ho appena saputo. Ho dato mandato a un legale per fare chiarezza. È assurdo. Ma non è la prima volta che mi accade”. Così, in un’intervista al Corriere, il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa finito nella rete degli ‘spiati’. “È impensabile – dice – che in un Paese democratico si verifichino simili episodi. Bisogna agire”.
Per Cesa, “deve intervenire il Parlamento”. Come? “Ormai ogni giorno siamo in presenza di fughe di notizie, di intercettazioni illegali – afferma – Mettere un argine è doveroso e dignitoso”.
Brugnaro: “Situazione stile Gladio”
“Mi sono sempre fidato e anche oggi mi fido della magistratura. Adesso aspetto che si faccia chiarezza su questi fatti. Ma lascia l’amaro in bocca vedere quante bassezze e quanta rabbia c’è. Perché quello che, per fortuna, è stato scoperto non è che una situazione stile Gladio, un contropotere all’opera”.
A dirlo, in un’intervista al Corriere della Sera, Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia e fondatore del partito ‘Coraggio Italia’. Per Brugnaro, “quanto è emerso è molto pericoloso. Va dato merito al ministro Guido Crosetto – conclude – per avere presentato denuncia”.
Iv chiede audizione de Raho in Antimafia
“Depositerò una richiesta di audizione del vicepresidente della commissione parlamentare Antimafia Cafiero de Raho, ex procuratore nazionale antimafia, in merito all’inchiesta di Perugia sui presunti dossieraggi. So che l’audizione di un membro della stessa commissione non ha precedenti, ma a questo punto a me appare necessario farlo in questo caso. Sarà la presidente Colosimo a valutare la richiesta”.
Così la senatrice di Iv e membro dell’Antimafia, Raffaella Paita. Ieri l’altro vicepresidente della stessa commissione, Mauro D’Attis, aveva chiesto che de Raho si astenesse dal partecipare alle sedute che riguardano l’inchiesta.
ANSA