Nascite violente e morti altrettanto catastrofiche: la vita esplosiva delle stelle massicce è stata fotografata dal telescopio spaziale James Webb.
A sintetizzare tre momentu cruciali del ciclo vitale di queste stelle sono le immagini riprese da Ofiuco, Wr 124 e Cassiopea, commentate l’astronoma Nienke van der Marel, dell’Università di Leida.
La culla di stelle della costellazione Ofiuco, fotofrafata da Webb utilizzando filtri con caratteristiche diverse, “ha qualche milione di anni”, commenta lvan der Marel.
“Queste stelle – aggiunge – stanno ancora crescendo e intorno ad esse si stanno formando dei pianeti”. Ingrandendo l’immagine si nota una specie di clessidra: è un disco di polveri attorno a una stella, dal quale potranno nascere dei pianeti, in un processo che richiede milioni di anni.
Una stella in evoluzione è invece WR 124: “ha consumato la maggior parte del suo idrogeno e ha già perso la sua atmosfera. Con una massa più di 20 volte superiore a quella del nostro Sole, è una stella enorme – dice l’astronoma – ed è un milione di volte più luminosa.
Le stelle massicce come questa si evolvono rapidamente perché comprendono una grande quantità di materiale e perdono massa rapidamente”. E’ destinata a esplodere fra centinaia di migliaia di anni: un tempo relativamente breve sulla scala temporale astronomica”.
Cassiopea rende invece l’idea di che cosa resti di una stella arrivata alla fine del suo ciclo vita ed esplosa in una supernova: “rimane una nube visibile per migliaia di anni.
Il materiale arancione e rosso è idrogeno proveniente dalla materia interstellare che è stato spinto via quando la stella è esplosa. Il materiale rosa, più chiaro, è probabilmente il residuo della stella stessa. Quindi questi sono gli elementi e gli atomi che sono stati creati nella stella”.
L’esplosione di Cassiopea risale a circa 350 anni fa. Nessuno sa che cosa sia l’anello verde al centro, comunemente chiamato il ‘mostro verde’.
ANSA