Elliott Erwitt Icons – Prorogata fino al prossimo 12 maggio l’esclusiva mostra ospitata dal Teatro Margherita di Bari
Ben 20 mila visitatori in soli tre mesi di esposizione: questo il numero del successo della mostra fotografica Elliott Erwitt Icons, ospitata dallo scorso 28 dicembre all’interno del Teatro Margherita di Bari, organizzata e promossa da CIME in collaborazione con Sudest57, curata da Biba Giacchetti e sostenuta dalla Regione Puglia e dal Comune di Bari.
Un riscontro importante da parte della città e dei tantissimi turisti che le fanno visita e che, alla luce delle numerose richieste provenienti anche dalla comunità scolastica e dalle guide turistiche accreditate del territorio pugliese, ha condotto gli organizzatori e le istituzioni locali ad accordare la proroga della mostra fino al prossimo 12 maggio (apertura straordinaria anche nei giorni di Pasqua e di Pasquetta).
Un’ulteriore occasione, lunga sei settimane, per ammirare il concentrato della genialità di Elliott Erwitt all’interno di un percorso fotografico che racchiude la sua lunga vita professionale attraverso le sue più celebri fotografie.
Uno spaccato della storia e del costume, interpretati con l’ironia ineffabile di Erwitt e con la sua vena surreale, talvolta potentemente romantica. Un’esposizione che rappresenta il primo autentico tributo alla sua memoria, a seguito della scomparsa dell’artista avvenuta il 29 novembre scorso.
Un omaggio affettuoso e un’occasione unica per il pubblico di immergersi nell’eredità visiva di un grande maestro. Noto per il suo sguardo poetico sulla vita quotidiana e per la sua capacità di trasformare momenti fugaci in opere d’arte, Erwitt ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della fotografia.
Da qui la necessità di onorare, per la prima volta, la vita e l’eredità di un artista che ha saputo catturare l’anima del nostro tempo con la sua lente unica: un addio commovente e, allo stesso tempo, un’opportunità per celebrare la carriera di un uomo che ha saputo fermare il tempo attraverso il suo obiettivo, regalando al mondo una collezione di icone indimenticabili.
Dai suoi famosi cani antropomorfi ai potenti della terra, dalle grandi star del cinema, una su tutte Marilyn Monroe, ai suoi bambini: il percorso espositivo rappresenta un compendio unico di umanità, leggerezza e profondità.
Si incontrano i famosi ritratti di Che Guevara, di Kerouac, di Marlene Dietrich e fotografie che hanno fatto la storia, come quella che immortala il diverbio tra Nixon e Krusciov, il funerale di Kennedy, il grande match tra Frazier e Alì, così come le icone più amate dal pubblico per la loro forza romantica: tra queste la celeberrima immagine nota come California Kiss, o quelle più intime e private, come lo scatto che ritrae la sua primogenita neonata, osservata sul letto dalla mamma.
Le immagini esposte raccontano le miserie e le passioni che scandiscono la vita, narrate come solo Elliott Erwitt sa fare, con il suo tocco magico, la sua grande capacità compositiva, il suo omaggio all’assurdo e a ciò che può apparire ambiguo.
Le fotografie di Erwitt si avvicinano con leggerezza, ma lasciano poi tracce profonde di dialogo introspettivo e riflessione. La parte conclusiva della mostra ci restituisce infine una dimensione profondamente umana dell’uomo dietro l’obiettivo. Una collezione di autoritratti ci rivela un’inedita prospettiva del grande fotografo: irriverente e stravagante, animato dallo spirito del gioco e dal gusto per l’ironia, grande professionista persino nel prendersi gioco di sé stesso.
“Dopo l’orgoglio e l’onore di aver presentato a Bari la prima mostra postuma al mondo che è tributo alla memoria e all’eredità di questo grande artista del nostro tempo – spiega Vito Cramarossa, direttore di CIME –, proviamo ora la soddisfazione di assaporare una risposta da parte del pubblico ancora più calorosa delle nostre aspettative.
Raggiungere il traguardo di 20mila visite nei primi tre mesi di esposizione conferma l’apprezzamento e l’importanza che il nostro territorio attribuisce a iniziative culturali di questo spessore capaci, al contempo, di abitare e dar lustro ai nostri contenitori culturali più belli. Da qui la volontà di prorogare, grazie anche alla disponibilità accordata dal Comune di Bari, per offrire a tutti, dai più grandi agli studenti, l’opportunità di godere di uno spaccato della nostra società immortalato dalla lente sapiente di un grandissimo professionista della fotografia e raccontato attraverso un percorso espositivo di altissima caratura.
Opportunità che si moltiplica esponenzialmente se pensiamo al flusso turistico che, in primavera e in particolar modo a ridosso del mese di maggio, interessa la città di Bari. Per questo anche il giorno di Pasqua e Pasquetta la mostra resterà aperta per contribuire all’animazione culturale del territorio”.
“Accogliamo con entusiasmo la proroga della mostra di Elliot Erwitt considerato il grande successo dell’esposizione, che in tre mesi ha registrato quasi ventimila ingressi – commenta l’assessora alle Culture e al Turismo Ines Pierucci -. Il teatro Margherita rimarrà quindi aperto anche durante le festività di Pasqua, per soddisfare le richieste giunte da tante scuole dell’intero territorio metropolitano. Il grande talento dell’autore americano ci permette di approfondire uno spaccato della storia e del costume del Novecento grazie alla sua personalissima ironia, pervasa da una vena surreale e romantica, che lo ha identificato come il fotografo della commedia umana”.