Distefano (Pd): una svolta vera su modelli relazionali e di confronto fra le organizzazioni
datoriali, sindacali, sociali, le amministrazioni locali con la Regione
Distefano (Pd): una svolta vera su modelli relazionali e di confronto fra le organizzazioni datoriali, sindacali, sociali, le amministrazioni locali con la Regione in merito alla programmazione delle risorse a partire da quelle della Ue.
“E’ a dir poco singolare l’intervento del Presidente Bardi che dopo aver ignorato quanto previsto da norme Europee e nazionali oltre che dallo Statuto Regionale art. 82 le disposizioni regolative di importanti istituti quali la sussidiarietà, la programmazione negoziata e la concertazione sociale, a qualche settimana dal voto, dichiara di apprezzare il documento della Cisl e le considerazioni espresse dal Presidente di Confindustria Basilicata”.
Lo afferma Donato Distefano, candidato Pd, ricordando che “le organizzazioni datoriali, quelle sindacali e sociali, per l’intera legislatura passata hanno chiesto e rincorso il Governatore con il vano tentativo di dare un contributo utile alle attivita’ di programmazione al solo fine di rendere più calzanti scelte e progetti riguardanti lo sviluppo della nostra Regione.
Il risultato è stato quello di tenere in scarsa considerazione tali richieste limitando le convocazione a quelle di routine, rinchiudendosi nel Palazzo, con il proprio “cerchio magico” di collaboratori e dei cosiddetti esperti, mortificando sia organi come il partenariato economico e sociale, sia i Comitati di sorveglianza ma anche assise come la Conferenza regionale per la programmazione istituita con la L.R. 9/21.
Tutto questo in particolare in momenti vitali per il futuro della nostra Regione e su alcuni importanti e rilevanti documenti programmatici. Il deficit di confronto e dialogo – continua Distefano – si è fatto sentire e le scelte sono state fatte in perfetta solitudine, con atteggiamento di totale autosufficienza da parte della Giunta Regionale. Gli esempi più clamorosi sono il Piano Strategico Regionale, che si è rivelato comunque il libro dei buoni propositi, e le schede regionali del Pnrr, per nn parlare in ordine di tempo dell’accordo sul Fondo sviluppo e coesione 21/27 sottoscritto pochi giorni fa e di cui quasi nessuno conosce contenuti e obiettivi.
Nella prossima legislatura c’è bisogno innanzitutto di una svolta sulle relazioni che attengono la programmazione negoziata favorendo un confronto progettuale con le organizzazioni datoriali, sindacali e sociali, oltre che con le libere professioni e le amministrazioni locali per una reale sussidiarieta’ co-progettazione che guarda al merito delle scelte da compiere raccogliendo le esigenze dei territori, delle Comunita’ e del sistema produttivo lucano”.
Non ci vuole molto e’ sufficiente richiamare le regole e le disposizioni vigenti assegnando e facendo funzionare gli organismi, praticando un confronto vero e sostanziale al solo fine di elevare la qualità delle scelte e la qualità della spesa così come avviene in gran parte delle altre Regioni Italiane.