Realme 12 Pro+, lo smartphone fotografico e accessibile
Il dispositivo può competere con i top di gamma
Il segmento degli smartphone di fascia media è in fermento.
I nuovi modelli hanno fotocamere più potenti, processori più veloci e un design che, finalmente, si distacca dalla monotonia del passato, per provare qualcosa di più audace. Realme, con il suo 12 Pro Plus, o Pro+, mette assieme tutte queste caratteristiche, proponendo al pubblico un prodotto che vale ben oltre la richiesta economica.
In cosa si differenzia
La fotocamera è il motivo principale grazie a cui il nuovo Realme si distacca dalla concorrenza del segmento medio. È il primo smartphone “middle range” dotato di un vero teleobiettivo e di un sensore periscopico con zoom 3x. Una combinazione estremamente rara in questa fascia di prezzo.
A far girare il tutto è un processore Snapdargon 7s Gen 2, basato su un processo di produzione a 4 nm più moderno. Non è stata apportata alcuna modifica al display, che resta un pannello Oled curvo con refresh rate a 120 Hz. Forse la luminosità massima è un po’ inferiore alle soluzioni della concorrenza, ma è comunque abbastanza buona per un utilizzo all’aperto.
Il design
Anche se, parlando di smartphone, non dovrebbe essere il primo sguardo a contare, nel caso del Realme 12 Pro+ il design gioca un ruolo essenziale.
La declinazione 2024 continua la tendenza del precedessore, con uno chassis posteriore in pelle vegana e la presentazione di un corpo macchina che riprende quello degli orologi di lusso. Un fascio color oro, nel modello in prova, arriva fino al cerchio con i sensori, e ne prosegue il profilo.
Il design è così prominente che trovare una custodia che ne conservi il fascino potrebbe rivelarsi difficile. Ragion per cui, l’azienda include nella confezione una copertura trasparente che unisce utile a minimalista.
Il telefono è leggero, con un peso di soli 196 grammi, il che lo rende comodo per un uso prolungato.
Questa volta, Realme ha dato priorità alla praticità, rendendo il 12 Pro+ relativamente facile da pulire, tanto che il produttore racconta come sia capace di resistere a 30 diversi tipi di macchie. Completano la costruzione la solita porta Usb di Tipo-C sul bordo inferiore e il bilanciere del volume, con il pulsante di accensione sul dorso destro.
Lo schermo
Realme 12 Pro+ vanta un display curvo da 6,7 ;;pollici con foro centrale, risoluzione Fhd+, frequenza di aggiornamento di 120 Hz e una luminosità di picco di 950 nit. Sono le stesse specifiche del display del suo predecessore e, ad eccezione della luminosità massima, tutto è alla pari con i concorrenti del segmento.
Il pannello è stato ottimizzato con la tecnologia Pro-Xdr, per migliorarne la visibilità e far risaltare i dettagli più fini nelle fotografie in altissima risoluzione e in varie condizioni di luce.
Realme 12 Pro+ utilizza anche una particolare attenuazione per eliminare in una certa misura lo sfarfallio ed eliminare l’affaticamento degli occhi. È dotato di doppi altoparlanti ottimizzati da Dolby Atmos, per offrire un’esperienza di ascolto coinvolgente.
Focus fotografico
Parliamo delle fotocamere, che sono il principale motivo per guardare con attenzione al dispositivo. Realme 12 Pro+ è dotato di una tripla configurazione della fotocamera posteriore composta da un sensore primario Sony IMX890 da 50 Mp, un sensore ultra grandangolare da 8 Mp e un teleobiettivo periscopico OV64B da 64 Mp che offre uno zoom ottico 3x. Sebbene sia pubblicizzato per offrire uno zoom fino a 120x, le immagini così ravvicinate tendono a soffrire sia in termini di qualità che di dettagli.
Lo zoom 3x offre invece i risultati migliori ed equivale a una lunghezza focale di 71 mm che cattura immagini con una buona gamma dinamica e colori coerenti simili ai risultati catturati dalla fotocamera principale, almeno in condizioni di luce diurna.
La fascia media, e qui abbiamo un’ulteriore conferma, pecca quando le condizioni di luminosità non sono eccellenti. Se c’è un differenziale tra uno smartphone da 500 euro e un modello da oltre 1.000 è proprio qui: il mix di soluzioni hardware e software che permettono di superare le criticità ambientali nello scatto di foto.
Probabilmente, in futuro, l’introduzione di software IA appianerà ulteriormente il gap ma non oggi. Per selfie e videochiamate, il telefono si affida ad un sensore Sony da 32 Mp.
Le prestazioni
Realme 12 Pro+ funziona senza arresti anomali delle app o blocchi nell’uso quotidiano. Multitasking e giochi vanno avanti spesso in maniera comparabile a controparti più blasonate.
Il telefono è disponibile in configurazioni di memoria Ram da 8 o 12 Gb e archiviazione da 256 o 512 Gb. In tutte le varianti, la memoria Ram può essere espansa virtualmente fino a 12 Gb, per beneficiare di maggiore potenza quando richiesto, ad esempio nei videogiochi.
A livello software, Realme 12 Pro+ si basa su Realme Ui 5.0 e Android 14, con la solita interfaccia utente pulita e facile da usare. Particolarmente utile la possibilità di raggruppare le app sulla home in cartelle più grandi del normale, anche per un tocco di personalizzazione maggiore.
Un giudizio bilanciato
Design curato, scheda tecnica che si avvicina a quella di alcuni top di gamma (compreso il 5G) e un prezzo nettamente inferiore, sono i motivi che spingono il Realme 12 Pro+ verso i consumatori.
Manca qualcosa rispetto ad un iPhone o un Galaxy, come la ricarica wireless e la certificazione IP68, ma si tratta di dettagli su cui, a ragione del cartellino, si può sorvolare.
Sta di fatto che il 12 Pro+ segna un nuovo corso per i modelli di smartphone di fascia media, imponendo di alzare l’asticella sotto vari aspetti. Un connubio di specifiche e funzionalità che crea un solco con i competitor diretti e che non sarà così semplice da colmare. Costa 499,99 euro nella sua configurazione massima, 399 euro nella versione base.
ANSA