Salvini, senza Bossi non saremmo qui, io ci metto il cuore
Grazie a Maroni che ha guidato la Lega nei mesi più complicati'. Giorgetti: 'Gerarchia e disciplina non diventino servilismo'
“Io non c’ero 40 anni fa, sono del 1973 e ho fatto la prima tessera nel ’90.
Ringrazio colui che tutto ha cominciato. Senza Umberto Bossi non saremmo qui e milioni di italiani non parlerebbero di libertà”.
Così Matteo Salvini alla festa della Lega a Varese. “E ringrazio Maroni che ha preso il testimone e ha guidato la Lega nei mesi più complicati” ha aggiunto Salvini sottolineando che “io faccio il meglio delle mie possibilità da 10 anni, con anima, tempo e cuore e rischiando anche nel privato pur di portare avanti i nostri ideali”.
“Questa mattina ci siamo svegliati con un brivido lungo la schiena. Saranno mesi complicati. Quando si parla di droni missili terza guerra mondiale.
L’estremismo e il fanatismo islamico è il pericolo del 2024”. Così Matteo Salvini alla festa della Lega a Varese. Nel 2024 “la Lega, e spero anche altri, ha non il diritto, ma il dovere di lavorare per la pace.
Bisogna essere estremamente attenti a parlare e ricostruire percorsi di pace” ha aggiunto Salvini, sottolineando che “Israele ha il sacrosanto diritto di difendersi ed esistere.
Anche le scuole italiane non possono aprire una breccia a un certo estremismo islamico che è il pericolo del 2024”.
In questi anni di Lega “abbiamo capito che non dobbiamo mollare mai. Certe volte bisogna urlare, altre stare zitti. Certe volte bisogna reagire, altre sopportare. Sono regole che continuo a considerare avendo fatto il segretario della Lega lombarda.
Sono regole fatte di gerarchia e disciplina che non deve diventare mai servilismo, sarebbe un errore”. Così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti alla festa della Lega a Varese.
“Grazie ai militanti, a Umberto Bossi, a Maroni che non c’è più e a Matteo che porta avanti questa battaglia”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti durante il suo intervento.
Quella del Carroccio “è una storia che qualcuno di noi ha segnato con un po’ di ferite, ma ci sono tanti giovani che non erano neppure nati quando è nata la Lega lombarda.
Una storia – ha aggiunto – che ha un obiettivo che non lo si raggiunge con un’autostrada in discesa, ma attraverso una tortuosa strada a tornanti. Un percorso e una storia fatta di grande intuizioni, ed evidentemente anche di errori”.
“E probabilmente – ha proseguito – noi siamo qua dopo 40 anni a festeggiare perché dagli errori abbiamo capito e corretto e siamo migliorati”.
Secondo Giorgetti, “siamo qui perché ci sono state persone incredibili, nella loro capacità di interpretare il momento, il loro tempo, la storia, la loro gente – ha concluso Giorgetti – e che ci hanno insegnato come andare su quei sentieri tortuosi.
E oggi siamo lì, vicini alla vetta, anche altre volte è accaduto e poi ci siamo trovati improvvisamente disillusi”.
Lega, Occidente rimanga unito a difesa d’Israele e della libertà
“Condanniamo fermamente l’attacco iraniano di questa notte. L’Occidente deve rimanere unito a difesa di Israele, della democrazia e della libertà. Come presidenza del G7 continueremo a lavorare per evitare un’escalation in Medioriente e garantire la libertà di navigazione nel Mar Rosso”. E’ quanto si legge in un post della Lega.
ANSA