‘Nazim Bariş’, alla Sala Basilicata riflessioni sul pregiudizio
Al Salone del Libro di Torino, presentato il libro di Rosanna Lovaglio, edito da Edigrafema. La giornalista Antonella Ciervo ha moderato l'iniziativa
Nella quarta giornata del Salone internazionale del Libro di Torino, lo stand della Basilicata, allestito da Consiglio regionale della Basilicata e APT Basilicata, ha ospitato nuove iniziative istituzionali e anche momenti di approfondimento promossi dalle Case editrici lucane.
Tra queste, in cartellone domenica 12 maggio, l’evento che ha visto la presentazione del libro ‘Nazim Bariş’ di Rosanna Lovaglio, edito da Edigrafema. Nel corso dell’iniziativa, l’autrice ha illustrato la trama e l’ambientazione della storia. L’evento è stato moderato dalla giornalista Antonella Ciervo.
‘Nazim Bariş’ è il romanzo d’esordio di Rosanna Lovaglio, originaria di Montemilone, in provincia di Potenza. Protagonisti, le storie di Nazim, Gizem, Hamdi, Yeliz; vite che si incontrano e si riannodano in un vortice di avvenimenti. Da sfondo, la Istanbul dei nostri giorni.
Un libro che pone l’accento su temi di grande attualità, ma non solo. L’amore per l’arte, il senso di giustizia, il superamento del pregiudizio, la gentilezza sono alcuni degli strumenti attraverso cui i personaggi, riusciranno a comporre un’altra storia.
Tutti questi aspetti hanno offerto spunti di riflessione e un momento di confronto con la platea presente alla Sala Basilicata.
“Si tratta di un romanzo ambientato in Turchia – ha affermato l’autrice – e che ha come protagonisti gente del posto. È una storia incentrata su temi di natura sociale, come il pregiudizio, la discriminazione e la cultura patriarcale, elementi che caratterizzano ancora la società turca”.
Temi di grande attualità nella vita reale che si inseriscono in un conteso, quello del Salone del Libro, che ques’anno si è ispirato al tema della vita immaginaria.
“La storia al centro del libro – ha aggiunto Rosanna Lovaglio – potrebbe veramente sembrare un racconto immaginario, dai tratti irreali.
Ma la trama presenta, comunque, alcuni risvolti che sono concreti e, se all’inizio potrebbe sembrare il risultato di qualcosa di inventato, alla fine si può rilevare che molte di quelle storie diventano reali a tutti gli effetti”.