Via libera del Cdm, approvato il decreto salva-casa Salvini: ‘E’ una rivoluzione liberale’
Via libera al decreto salva-casa, il provvedimento è stato approvato dal Consiglio dei ministri.
La riunione del Cdm è durata circa un’ora.
“Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto: approvato in Consiglio dei ministri il decreto salva-casa”, così il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, sui social dopo il Cdm.
“Tra le misure, l’inserimento nel criterio di edilizia libera per vetrate panoramiche amovibili, tende e altre opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici, l’ampliamento delle tolleranze costruttive ed esecutive, la semplificazione dell’accertamento di conformità eliminando la doppia conformità (che d’ora in poi verrà richiesta solo nei casi più gravi) e la fine del paradosso del silenzio rigetto, con l’introduzione del silenzio assenso: vale a dire che se l’Amministrazione non risponde, entro i termini prestabiliti, l’istanza si considera accettata.
Viene semplificato inoltre li cambio di destinazione d’uso di singole unità immobiliari, nel rispetto delle normative di settore e di eventuali specifiche condizioni comunali”, scrive il ministro, sottolineando: “Un decreto di buonsenso che regolarizza piccole difformità, liberando finalmente gli uffici comunali da milioni di pratiche edilizie e restituendo il pieno utilizzo degli immobili ai legittimi proprietari”.
“Molto soddisfatto dell’intervento, una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale entrerà nelle case di milioni di italiani in maniera risolutiva.
E’ una rivoluzione liberale, passiamo dal silenzio rigetto al silenzio assenso”, ha poi spiegato Salvini. “E’ una bellissima giornata non solo per i proprietari ma per tutto il settore edilizio,” ha sottolineato il ministro.
Leo relaziona al Cdm su redditometro
Il viceministro all’Economia, Maurizio Leo ha esposto al Consiglio dei ministri la sua relazione sul redditometro. Misura fermata ieri attraverso un atto di indirizzo. Inoltre avrebbe ricevuto il via libera del governo il decreto legislativo che riduce le sanzioni fiscali.
“C’è stato un chiarimento” sul redditometro, ha confermato il ministro Salvini spiegando che “l’intera maggioranza si è impegnata a rileggerlo scrivendo a più mani il provvedimento, non il redditometro. E’ un triste ricordo del passato, ci siamo impegnati a rivederci ragionarci insieme con la cautela che un tema cosi delicato merita”.
Abodi: ‘Nel decreto commissione indipendente sui conti dei club’
Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto sportivo che vara la “famigerata commissione indipendente per il controllo economico-finanziario” dei club sportivi professionistici di calcio e basket.
Lo ha annunciato, in apertura della conferenza stampa a Palazzo Chigi, il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi. “Il provvedimento che mi riguarda e’ in sei articoli”, ha spiegato Abodi, specificando che l’Authority è nell’articolo 2, e che l’art. 1 si occupa delle “elezioni dei presidenti federali che hanno gia’ espletato il terzo mandato”.
“Non c’e’ alcun pericolo per l’autonomia sport. La commissione farà valutazioni oggettive, le federazioni prenderanno decisioni”, ha risposto Abodi a una domanda sui dubbi di Coni e Figc sull’Authority di controllo finanziario sui club prof. “Rischio di squadre italiane fuori dalle competizioni internazionali?
Non ci sono norme in contrasto con l’autonomia dello sport – ha aggiunto Abodi – La norma prevede precisi criteri; la commissione consegnerà le sue valutazioni alle federazioni che poi prenderanno le loro determinazioni sulle iscrizioni ai campionati”.
Valditara: ‘Le scuole dovranno accertare la conoscenza dell’italiano’
“Interveniamo sul tema dell’integrazione scolastica degli alunni stranieri: il 30% dei ragazzi stranieri si disperde, il 22% non ha competenze sulla lingua italiana.
Le scuole saranno obbligate ad accertare la conoscenza della lingua italiana per gli studenti di prima immigrazione”. Così il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara in conferenza stampa al termine del Cdm.
“Anticipiamo una norma che consentirà alle famiglie di chiedere alla scuola che il proprio figlio con disabilità possa essere seguito dal docente di sostegno precario: se la famiglia è soddisfatta, interveniamo per garantire la continuità didattica al ragazzo”.
ANSA