Mario Testino e la bellezza delle tradizioni ‘A Beautiful World’, oltre 70 immagini d’arte in mostra a Roma
Eleganti, potenti, intime, immediate: oltre 70 immagini di grandi dimensioni di Mario Testino raccontano nella mostra ‘A Beautiful World’, che Palazzo Bonaparte ospita dal 25 maggio al 25 agosto, il nuovo percorso artistico del fotografo che si allontana dalla moda, genere in cui si è affermato come uno tra i più grandi della sua generazione, per focalizzarsi sulla ricerca dei costumi tradizionali, indossati con orgoglio dalle genti che continuano a preservarne e tramandarne le origini.
“Nei miei viaggi – spiega Testino – mi sono reso conto che quando un Paese perde il legame tra la sua storia e il suo abito tradizionale, qualcosa di veramente prezioso è andato perduto”.
Il costume tradizionale identifica un popolo e ne porta alla luce le caratteristiche più intime: è una seconda pelle che ne racconta l’appartenenza alla comunità, l’unicità e la ricchezza culturale del vestire.
Le oltre 70 immagini in mostra, frutto di viaggi in più di 30 Paesi che il grande maestro della fotografia contemporanea ha fatto negli ultimi 7 anni, ci fanno percorrere migliaia di chilometri, da Cusco in Perù, dove è nato, al Messico e in Colombia fino in Giappone e in Mongolia, passando per l’Africa.
Testino ha trovato ispirazione nelle identità culturali dei Paesi dove aveva ambientato i suoi servizi di moda: vi è ritornato, ma con uno sguardo nuovo, diverso, concentrando la sua arte sulla ricerca dell’unicità culturale, accanto a una incombente tendenza all’omologazione, che cancella identità e comunità in ogni angolo del globo.
“Fin dall’inizio di questo progetto ho sentito di doverlo chiamare ‘A Beautiful World’ perché stavo scoprendo nuovi tipi di bellezza in luoghi che non avevo mai guardato prima”, spiega il fotografo.
La mostra, prodotta e organizzata da Arthemisia, è dunque un viaggio antropologico legato al costume tra le complessità e i contrasti dei nostri molteplici modi di appartenere: dal carnevale di Putla, nello stato di Oaxaca, alla comunità Kara in Etiopia, dai ritratti sahariani dei tuareg di Dakhla ai costumi tipici di Salvador in Brasile, fino ai corpi completamenti tatuati in uno scatto realizzato a Yokohama.
Dopo aver immortalato star del cinema, del jet set, della musica e della moda già dagli anni ’70, da Kate Moss a Madonna, da Naomi Campbell alla principessa Diana, Testino cambia il suo codice creativo e, ovunque vada, cerca abiti e costumi originali e immutabili, evidenziati da indizi visivi: la forma straordinaria di un cappello o di un abito modellato e creato per un rituale, una festa, un luogo o un’usanza.
Con le sue straordinarie immagini ne immortala i luoghi e gli stili di vita, includendo il corpo stesso, che definisce chi siamo, a cosa apparteniamo e cosa rischiamo di perdere nel nostro ‘mondo bello’.
ANSA