Provincia di Matera presenta progetto di videosorveglianza per il Metapontino finanziato dal Ministero dell’Interno
134 telecamere per lettura della targa e 7 per la rilevazione di fumi e incendi con l’obiettivo di rafforzare gli strumenti di presidio e controllo del territorio in aree strategiche per lo sviluppo.
Sono i numeri del progetto di videosorveglianza pubblica predisposto da Eustachio Santarsia su incarico della Provincia di Matera, presentato questa mattina nella sala consiliare della Provincia di Matera. Nella sede in via Ridola a Matera sono intervenuti il Prefetto Stefano Gambacurta, vice direttore generale della Pubblica Sicurezza e Autorità di Gestione dei fondi PON, Cristina Favilli, Prefetto di Matera, il Presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, e il progettista, insieme alle massime autorità militari della provincia, ai membri del Consiglio provinciale e ai sindaci dei Comuni interessati: Bernalda (che avrà 30 telecamere), Montalbano Jonico (14), Nova Siri (17), Pisticci (27), Policoro (22), Rotondella (9) e Scanzano Jonico (15). Il progetto, costato circa 650mila euro, è stato finanziato dal Ministero dell’Interno con i fondi POC Legalità 2014-20.
“Il sistema – ha spiegato Marrese – è finalizzato ad implementare i livelli di sicurezza nell’area del Metapontino, è integrato con il Sistema Centralizzato Nazionale Targhe e Transiti (SCNTT) della Polizia di Stato, e rappresenta un unicum in Italia investendo una larga fascia territoriale che interessa più Comuni. Ha come fine la prevenzione e la repressione di attività illecite attraverso la visione e la registrazione delle immagini prodotte dalle telecamere da parte degli organi di Polizia. E’ un importante risultato per la Provincia di Matera e i Comuni interessati oltre che un primo passo verso una maggiore sicurezza dei territori: le telecamere contribuiranno a fare prevenzione e a dare manforte alle forze dell’ordine contro i furti nelle campagne e nella abitazioni. Non sarà l’unico progetto perché prevediamo la videosorveglianza anche in altre aree del territorio ma, per intanto, oggi riusciamo condividere con tutti i presenti questo grande risultato: ci eravamo impegnati in tale direzione e possiamo dire di aver mantenuto l’impegno”.
Il progettista, Eustachio Santarsia, ha spiegato che “le 134 telecamere, tramite i server collocati nei comandi di Polizia Locale e quello collocato presso la Questura di Matera, sono in grado di trasmettere le immagini acquisite e, laddove fosse richiesto, il software è in grado di fornire alle forze dell’ordine un allert al transito di determinati veicoli che risultino segnalati”.
Il Prefetto di Matera, Cristina Favilli, si è detta “soddisfatta per la presentazione di questo progetto perché aumenta le capacità di risposta e di analisi in tema di sicurezza e diffonde un clima di maggiore tranquillità tra i cittadini tenuto conto che determinate aree sono presidiate con mezzi tecnologici più efficaci e moderni. Tutto questo consente anche a noi di pensare a un approccio di sicurezza più integrato su tutto il territorio della provincia”.
Il vice direttore generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Stefano Gambacurta, ha ricordato che i “vantaggi di questo progetto sono multilivello, dal contribuire a rendere più sicura un’arteria fondamentale non solo per la Basilicata, come la SS 106 Jonica, a quello rappresentato dal fatto di creare un clima più diffuso di legalità che, a macchia d’olio, deve estendersi anche ad altre zone. Ma c’è di più, perché gestire un progetto europeo di questa portata contribuisce a creare nuove capacità amministrative con la possibilità di sfruttarle anche per perseguire altre possibilità che contribuiscano allo sviluppo di questa magnifica regione”.