CRONACA

ASP su emergenza medici nell’area sud del potentino

Per il periodo estivo nei Punti di Primo Intervento di Maratea, Chiaromonte e Lauria garantita la presenza su turni diurni e notturni

E’ stato risolto per i mesi estivi il problema della carenza dei medici nei Punti di Primo Intervento di Chiaromonte, Lauria e Maratea.

Una soluzione in linea con le esigenze assistenziali delle popolazioni di quell’area è stata trovata dalla Asp Basilicata, coerentemente con i dettami della L.R. n.21/1999, grazie ad un ottimo lavoro di squadra che ha visto sedere attorno allo stesso tavolo la Direzione Strategica ed il Direttore dell’Unità Semplice Dipartimentale Gestione e Coordinamento dei Punti Territoriali di Soccorso Serafino Rizzo.

Le carenze di professionisti medici si sarebbero verificate a causa della messa a riposo di alcuni medici per sopraggiunti limiti d’età ed al momento non sostituiti da atri subentranti per via della atavica difficoltà a reperire personale medico da parte del sistema complessivo del Servizio Sanitario Nazionale.

Il Direttore Generale Asp Antonello Maraldo, dopo aver testato il polso della situazione, ha indetto una riunione con i membri di Direzione, il Direttore dei Pts, i referenti dei Presidi Ospedalieri Distrettuali, il Direttore del personale, i Direttori dei Distretti , il Direttore della Uoc Presidi e Distretti ed i responsabili delle Cure Primarie delle aree Nord e Sud, analizzando la questione ed individuando le possibili soluzioni.

La migliore, e quindi quella poi condivisa da tutti, sta nel coinvolgimento dei medici strutturati dei Punti di Primo Intervento e quindi medici strutturati, per integrare gli organici degli stessi Ppi.

L’impiego avverrà con una doppia modalità: verrà garantita sempre la presenza durante le ore notturne del personale del 118 già operante nei Punti Territoriali di Soccorso e si ricorrerà, per i turni diurni, al personale medico in servizio nei reparti. Tale personale, su chiamata, accederà direttamente al Ppi del presidio. Anche altri medici hanno dato la loro disponibilità per effettuare turni straordinari in prestazioni aggiuntive.

Questa soluzione è la diretta conseguenza di una volontà della Direzione di risolvere la questione soprattutto a ridosso del periodo estivo che nell’area di riferimento impone massima allerta ed efficienza in virtù dei flussi turistici che vedono aumentare il numero di potenziali utenti che potrebbero avere necessità di ricorrere a cure anche urgenti.

Nella giornata di giovedì 13 giugno il Direttore Sanitario Luigi D’Angola ha fatto un accesso diretto presso le tre strutture per condividere e coordinare le attività dei medici interessati nonché per garantirsi la loro disponibilità e valutare insieme le modalità organizzative.

Un plauso va fatto ai professionisti che, in un periodo particolare, hanno scelto in spirito collaborativo di andare incontro alle esigenze dell’utenza in primis e dell’azienda.

Soddisfatto dell’andamento del tavolo di confronto e della disponibilità intercettata nei professionisti delle strutture il Direttore Sanitario Luigi D’Angola per il quale “la condizione contingente non può che prevedere una soluzione al momento contingente, finalizzata alla più congrua gestione della criticità che interessa l’area dell’emergenza territoriale durante il periodo estivo.

Non va sottaciuto che, come l’intero settore sanitario, anche quello dell’emergenza territoriale è gravato da una criticità di sistema: la carenza di medici che non può non essere affrontata se non in termini di revisione migliorativa della rete dell’emergenza unitamente a quella della Continuità Assistenziale.

Il tutto nella cornice di adeguamento dell’offerta territoriale dei servizi sanitari e sociosanitari per come sarà definita, coerentemente alle previsioni del D.M. n.77/2022, nel nuovo Piano Socio-Sanitario regionale che costituirà il momento di efficientamento dell’intero sistema”.

Per il Direttore Generale della Asp, Maraldo “la soluzione ad un problema che riguarda ben tre presidi non può avere carattere strutturale ma permette, allo stato attuale e nell’immediato futuro, il superamento di una fase critica consentendo ai vertici aziendali e regionali di ragionare in modo efficace e, soprattutto, avendo un arco temporale ragionevole per i dovuti approfondimenti”.

Per il Dg, “il valore aggiunto di questa soluzione è da ricercare nella condivisione di sistema e nella maturità dei protagonisti- i medici- che non si sono tirati indietro dando una grande dimostrazione di professionalità ed attaccamento alle esigenze del territorio”.

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