POLITICA

Gara servizi psichiatrici, M5s: La Regione si fermi

Per le consigliere regionali Araneo e Verri: “La gara prevede requisiti di partecipazione giudicati abnormi, che vanno a discapito dei piccoli e medi operatori, costituenti la maggioranza delle imprese del settore”

“Il bando di gara per l’affidamento in gestione dei servizi assistenziali, terapeutico riabilitativi e socio riabilitativi per utenti psichiatrici presso le strutture residenziali e semiresidenziali della Regione Basilicata, del valore di 100 milioni di euro, emanato dalla Regione a cavallo delle due legislature, senza confronto né politico né con gli operatori e le associazioni del settore e, soprattutto, in assenza di una pianificazione socio-sanitaria, è l’ennesimo atto di arroganza dei governi Bardi, che continuano a collezionare soltanto disastri nel settore della sanità”.

E’ quanto dichiarano le consigliere regionali del Movimento cinque stelle, Alessia Araneo e Viviana Verri

“La gara, infatti – specificano le consigliere – prevede requisiti di partecipazione giudicati abnormi, che vanno a discapito dei piccoli e medi operatori, costituenti la maggioranza delle imprese del settore; è richiesto, infatti, ai partecipanti, quale requisito di capacità tecnica e professionale, aver effettuato nel triennio 2021/2023, servizi analoghi a quelli in gara, per un fatturato pari almeno al 30 per cento dell’importo a base di gara (parliamo di 30 milioni di euro, su una base d’asta pari a 100 milioni di euro)”.

“Tale iniziativa – continuano Araneo e Verri – ha suscitato il dissenso unanime di associazioni di categoria e sindacati, che non hanno fatto mancare rilievi e segnalazioni, fino al ricorso al TAR che ha determinato la rettifica dei quadri economici relativi agli importi a base di gara e il differimento al 9 luglio  del termine per la presentazione delle offerte (tra i motivi di censura l’errata determinazione dei costi di manodopera, non in linea con il nuovo CCNL per i lavoratori del settore socio-assistenziale)”.

“Alla luce delle criticità evidenziate – affermano le esponenti del M5s – non si comprende davvero il senso di una procedura frettolosa e decontestualizzata, che rischia di generare una dispersione di competenze ed esperienze pluriennali maturate dai piccoli e medi operatori, di fatto esclusi, oltre al grave danno occupazionale e al rischio di un notevole peggioramento dei servizi all’utenza, senza contare che è ancora in corso l’iter di accreditamento delle strutture sanitarie e socio-sanitarie della regione (sulla conclusione del quale il TAR Basilicata ha  recentemente sollecitato il governo regionale)”.

“Il presidente Bardi – concludono – dia un segnale di discontinuità rispetto al modus operandi della scorsa consiliatura, fermando la gara e aprendosi al confronto politico e con le parti sociali, a tutela dei lavoratori e degli utenti dei servizi psichiatrici riabilitativi”.

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