Leo: ‘Il redditometro non esiste, il provvedimento sarà migliorato’
Approvato dal Consiglio dei ministri il decreto sulle materie prime critiche
Relativamente all’emendamento presentato in Senato dal presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, Leo precisa che “in realtà già lo scorso mese abbiamo ampiamente chiarito che il cosiddetto ‘redditometro’ non esiste più.
Al suo posto è stato introdotto il nuovo accertamento sintetico 2.0, uno strumento che andrà a contrastare i grandi evasori in maniera ‘chirurgica’”.
Lo afferma in una nota il viceministro dell’Economia Maurizio Leo: “come già concordato con il presidente Meloni e le forze di maggioranza il provvedimento sarà migliorato in sede d’esame parlamentare del decreto correttivo con il contributo di tutti”.
“Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi il primo decreto correttivo che introduce ulteriori modifiche all’adempimento collaborativo, intervenendo anche sul concordato preventivo biennale e rivedendo il calendario degli adempimenti fiscali (dichiarazioni e versamenti), con l’obiettivo di migliorare ulteriormente il rapporto di fiducia tra amministrazione finanziaria e contribuente”.
Così Maurizio Leo, viceministro dell’Economia, al termine del Cdm. Leo spiega che non ci saranno “sanzioni per le imprese che ammettono, in via preliminare, eventuali violazioni con il fisco. Resta inteso che, nei casi di frode, non ci sarà nessuno sconto sulle somme dovute allo Stato”.
“Abbiamo approvato due importanti provvedimenti legislativi che riguardano il futuro, un decreto legge sulle materie prime critiche, quello che c’è nel nostro sottosuolo di assolutamente strategico, e un ddl che riguarda invece lo spazio”. Così il ministro dell’Impresa e made in Italy Adolfo Urso in conferenza stampa dopo il cdm.
Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto, sull’eventuale apertura di nuove miniere per estrarre materie prime critiche, risponde: “Abbiamo anche dei grandi giacimenti, si tratterà di vedere le condizioni di estraibilità: pensiamo al cobalto, ce n’è una parte rilevante sull’Appenino tra Piemonte e Liguria, dalle prime stime è rilevante. Poi le condizioni di estraibilità saranno da valutare caso per caso”.
“Ho lavorato finora al decreto Infrastrutture che lunedì mattina porto in Consiglio dei ministri. È sulle opere commissariate e sulla sicurezza delle reti autostradali e ferroviarie, ci sono interventi da fare con necessità e urgenza”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini.
“Lo schema di decreto legislativo sui negozi storici e le botteghe artigiane è un’azione strategica molto importante per il turismo italiano: tutelare, valorizzare e promuovere le botteghe storiche mantiene viva la tradizione italiana di quel ‘Made in Italy’ che ci rende fieri nel mondo e che rappresenta un valore aggiunto per la nostra offerta turistica, contribuendo a renderla unica nel suo genere.
Un ulteriore impulso alla diversificazione della proposta turistica italiana e al rafforzamento del brand Italia”. Così la ministra del Turismo Daniela Santanchè nel commentare lo schema di decreto legislativo “Costituzione dell’Albo Nazionale delle attività commerciali, delle botteghe artigiane e degli esercizi pubblici, tipizzati sotto il profilo storico-culturale o commerciale, ai fini della valorizzazione turistica e commerciale di dette attività” approdato in Consiglio dei ministri.
Obiettivo dell’iniziativa – viene spiegato – è valorizzare gli esercizi di vicinato e le botteghe che presentano particolare rilevanza e importanza sotto il profilo storico, culturale, turistico e commerciale della nazione, contrastando con misure uniformi il fenomeno della desertificazione commerciale.
Il ministero del Turismo provvederà all’adozione di misure di valorizzazione e di campagne informative rivolte al turismo nazionale e internazionale in favore dei negozi e delle botteghe storici e di eccellenza iscritti all’albo nazionale, che sarà inserito all’interno di un’apposita sezione del sito web istituzionale del ministero delle Imprese e del Made in Italy.
“Oggi con il passaggio del decreto legislativo sui negozi storici in Consiglio dei Ministri si segna una tappa fondamentale per la valorizzazione di queste attività commerciali che sono una parte importante della realtà italiana.
Con la costituzione di un vero e proprio Albo nazionale i negozi storici e le botteghe artigianali potranno essere sostenuti finalmente da interventi pubblici.
Mi sono impegnato personalmente, insieme a tanti colleghi del Parlamento e di Forza Italia, ringrazio tra gli altri Antonio Tajani, Paolo Zangrillo, Maria Spena, Francesco de Micheli e l’Associazione negozi storici di eccellenza di Roma, che hanno collaborato per far diventare legge la proposta delle attività storiche”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
“Una scelta doverosa ed ora, con grande soddisfazione, queste attività avranno più tutele e sostegni, come è giusto che sia, dato che rappresentano la storia, l’identità e la cultura delle nostre città. Giusto aiutare imprese e famiglie che hanno creato lavoro e qualità con marchi storici, in questo tempo in cui il commercio di basso livello sta prendendo il sopravvento.
Una battaglia che è un onore portare avanti, e che continueremo a portare avanti anche nei prossimi tempi per realizzare l’ultima parte di questo ambizioso progetto, e cioè le misure di promozione internazionale di queste realtà, con la creazione di circuiti turistici dedicati al commercio e all’artigianato di eccellenza, e l’utilizzo di app dedicate, per attrarre e fidelizzare la clientela internazionale.
Noi crediamo nella forza delle nostre tradizioni e siamo certi che questa opportunità verrà colta dai sindaci di tutta Italia per valorizzare i propri centri storici”, conclude.
ANSA