Seggi aperti in 101 comuni per i ballottaggi, alle 12 affluenza alle 11,98% in calo rispetto al primo turno
Sfide principali a Firenze, Bari e Perugia. Il centrosinistra punta al bottino pieno
Urne aperte in 101 comuni per il secondo turno delle amministrative.
Le sfide principali ai ballottaggi saranno quelle di Firenze, Bari e Perugia ma da seguire anche quelle di Campobasso e Potenza oltre a quelle di Lecce e Caltanissetta. In tutto sono 14 i capoluoghi chiamati a scegliere il primo cittadino.
Oggi i seggi resteranno aperti fino alle 23 per poi, lunedì, riaprire alle 7 e chiudere alle 15 quando partirà subito lo spoglio delle schede.
Per il secondo turno delle elezioni amministrative alle 12 ha votato l’11,98% degli aventi diritto, in calo rispetto al primo turno di circa 10 punti.
È quanto emerge dai dati del Viminale pubblicati sul portale Eligendo e che si riferiscono a tutte le 3.586 sezioni. Si vota in 101 comuni. Nelle stesse sezioni alle 23 di sabato 8 giugno, nel primo turno, la percentuale dei votanti era stata del 21,75%
Domenica alle 7 riaprono i seggi in 101 comuni per il secondo turno delle amministrative.
Tornata di ballottaggi in cui il centrosinistra, che ha vinto al primo turno in 10 capoluoghi, punta al bottino pieno mentre il centrodestra, che ha incassato 5 capoluoghi quindici giorni fa, cerca di ribaltare il risultato o di accorciare le distanze.
Le sfide principali saranno quelli di Firenze, Bari e Perugia ma da seguire anche quelle di Campobasso e Potenza oltre a, sempre per eleggere i nuovi sindaci, quelle di Lecce e Caltanissetta. In tutto sono 14 i capoluoghi chiamati a scegliere il primo cittadino.
Domenica le urne resteranno aperte fino alle 23 per poi, lunedì, riaprire alle 7 e chiudere alle 15 quando partirà subito lo spoglio delle schede.
La macchina organizzativa non sembra avere registrato intoppi e il primo elemento da analizzare sarà quello dell’affluenza.
Nell’election day dell’8 e 9 giugno il dato complessivo, per le elezioni europee, si è fermato al 49,6% che rappresenta la percentuale più bassa di sempre. Per il voto “territoriale” però le cifre erano state ben diverse con oltre il 62% dell’elettorato che si è recato ai seggi. Nelle tre città capoluogo di regione la sfida, in alcuni casi, si giocherà sul filo dei voti.
Per la corsa a Palazzo Vecchio, a Firenze, la candidata Sara Funaro, forte del 43% ottenuto due settimane fa, affronterà il candidato del centrodestra Eike Schmidt, arrivato al 32,86% .
La Funaro nei giorni scorsi ha incassato l’appoggio del candidato degli M5s, Lorenzo Masi, e della candidata di Iv, Stefania Saccardi mentre il suo avversario potrà contare sul sostegno della ‘ricostituita’ Dc fiorentina e Toscana.
A Bari va in scena il campo largo dopo che il candidato del Pd, Vito Leccese, che al primo turno ha ottenuto il 48% dei voti, ha stretto accordo con Michele Laforgia che al primo turno era il candidato dei Pentastellati e di Avs.
La sfida è a Fabio Romito che quindici giorni fa si è fermato al 29% ma spera nella rimonta facendo leva sugli indecisi, Per la poltrona a primo cittadino di Perugia, la partita è decisamente aperta e comunque vada da lunedì il capoluogo umbro avrà la prima sindaca della sua storia. Il duello è tra Vittoria Ferdinandi, appoggiata dal campo ‘larghissimo’ e Margherita Scoccia, sostenuta dal centrodestra.
Al primo turno Ferdinandi è arrivata avanti di una incollatura: 49% rispetto al 48.3% della rivale. A Campobasso il candidato del centrodestra Aldo De Benedittis al primo turno ha sfiorato il 50% staccando di 16 l’avversaria Marialuisa Forte.
Quest’ultima, però, ha ottenuto l’appoggio del candidato Pino Ruta, 20% di consensi ottenuti il 10 giugno e sostenuto da tre liste civiche. Nella sfida di Lecce, il candidato della centrodestra, l’ex ministra Adriana Poli Bortoni e che ha mancato la vittoria al primo turno per un pugno di voti dopo il riconteggio, dovrà vedersela con il sindaco uscente Carlo Salvemini, candidato del centrosinistra.
Infine a Potenza la corsa a sindaco è tra Francesco Fanelli (centrodestra) e Vincenzo Telesca (centrosinistra). Nel primo turno Fanelli (Lega, vicepresidente uscente della Giunta lucana) ha raggiunto il 40,6% contro il 32,4 del consigliere comunale uscente Telesca.
ANSA