POLITICA

Fare Fururo: La guerra al caporalato e all’immigrazione irregolare non può essere vinta solo con le parole

Sono necessari atti concreti e politiche mirate

“I migranti nelle campagne del Mezzogiorno giunti illegalmente con i loro morti, sono sempre lì. Non hanno acqua né elettricità ma solo pochissimi diritti.

Sono gli stranieri impegnati nella raccolta del pomodoro che continuano a vivere in condizioni pessime. Di giorno nei campi e la sera dentro casolari abbandonati privi di servizi igienici e vittime dei caporalati.

La legge Bossi Fini che dal 2002 regola l’immigrazione è risultata inefficiente, infatti il consigliere della premier Mantovani aveva proposto di cambiarla come annunciato adesso dalla stessa Giorgia Meloni per dare alla legge una sepoltura definitiva da consegnare alla storia.

La segretaria del partito PD Schlein continua ad addossare la responsabilità al governo invece di colpire gli sfruttatori di quella manodopera a basso costo con cui la sinistra e la sua politica, ha sempre garantito l’ingresso nel nostro Paese, aprendo le porte, senza criterio, agli immigrati che finiscono quasi sempre inevitabilmente tra le braccia della malavita degli sfruttatori.

Oggi i compagni di Bella ciao, i quali organizzano nelle grandi città manifestazioni di piazza, sentono, guarda caso solo adesso, l’esigenza di chiedere l’abrogazione delle norme che regolano i flussi migratori.

Se la legge era ed è sbagliata, perché la sinistra se ne accorta solo adesso e ora cerca di voltare pagina, quando hanno avuto tutto il tempo per migliorarla ?

Se le colpe fossero solo della legge varata 20 anni fa’, perché la sinistra nei 10 anni in cui è stata al governo, non ha trovato il tempo di cambiarla ?

Almeno la finissero di gridare e abbiano il buonsenso di tacere, ed evitare prediche e strumentalizzazioni che non esistono, perché sono stati loro stessi che hanno contribuito ad attirare le masse degli emigranti i quali sono disposti a tutto, anche ad accettare salari da fame e sottoporsi a condizioni di lavoro che rasentavono la schiavitù, consegnandosi nelle mani nelle mani degli sfruttatori.

Ora dopo 10/20 anni di ritardo, i compagni hanno il coraggio di farci credere che basta modificare o sostituire con una nuova legge per risolvere tutti i problemi, quando invece l’unico rimedio possibile è quello di fermare gli sbarchi e dire stop alla mafia dell’accoglienza, la quale sola grazie agli arrivi ci guadagna.

Allora compagni della sinistra fate quello che dite da sempre, difendete i lavoratori dagli interessi dei speculatori, invece di puntate ipocritamente il dito contro la legge Bossi Fini, come se fosse la sola responsabile di tutti mali.

La sinistra non deve dimenticare che ha garantito l’ingresso nel Paese a persone che non fuggivano dalla guerra o dalle persecuzioni, ma dalla miseria, una massa di disperati che era disposta a lavorare a qualsiasi prezzo gettandosi nelle mani della malavita o degli sfruttatori che si riempivano il loro portafoglio.

La fondazione FareFutura è convinta che adesso più che mai, per risolvere il problema è giunto il tempo di fare entrare meno disperati nel nostro Paese e dichiarare guerra al caporalato intensificando le azioni di contrasto in un sistema che mortifica il lavoro e che certamente non fa’ crescere la qualità in un comparto delicato e strategico, importantissimo come quello della agricoltura, potenziando una rete agricola di qualità a vantaggio di chi invece, con difficoltà, ma con grande senso di partecipazione civile delle imprese iscritte, gestisce regolarmente le proprie attività”.

 

Coordinamento Fondazione Fare Futuro. Prof.Giovanni Lonetti

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