La partita sulle nomine oggi al centro del Consiglio europeo
'Francia e Italia in corsa per un posto di primo piano nell'economia', lo riporta il Financial Times
Riflettori puntati sul vertice Ue che si apre nel primo pomeriggio a Bruxelles per decidere sulle nomine delle più alte cariche europee per i prossimi cinque anni.
Sul tavolo dei leader la proposta messa a punto dai negoziatori di popolari, socialisti e liberali per affidare a Ursula von der Leyen – in quota Ppe – un secondo mandato alla guida della Commissione europea.
La designazione di von der Leyen fa parte di un pacchetto che prevede anche la scelta del socialista ed ex premier portoghese Antonio Costa per la presidenza del Consiglio Europeo e della premier liberale estone Kaja Kallas per la carica di alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza.
C’è grande attesa per la posizione che davanti a questo pacchetto assumerà la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ieri, durante i suoi interventi in Parlamento, ha criticato apertamente il metodo con cui si è arrivati alla designazione dei tre candidati.
Prima dell’avvio dei lavori del Consiglio europeo prenderanno il via tra poco i pre-vertici delle tre famiglie politiche (Ppe, Pse e Liberali) che costituiscono al momento la cosiddetta maggioranza Ursula e a cui interverranno i leader e i principali esponenti di spicco nazionali.
“La Francia e l’Italia si contendono un posto di primo piano nell’economia della prossima Commissione europea, una lotta acuita dall’astio personale tra i leader dei due Paesi”. Lo riporta il Financial Times.
“Il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro italiano Giorgia Meloni sono ai ferri corti perché entrambi sono in lizza per lo stesso premio: un potente vicepresidente della Commissione responsabile della politica commerciale, della concorrenza e della politica industriale”, scrive il quotidiano.
“I funzionari italiani hanno elencato come aree di interesse il commercio e la concorrenza – aree in cui Bruxelles ha l’unica competenza – così come il bilancio comune del blocco e l’industria.
Si tratta in linea di massima delle stesse aree ambite dalla Francia. Secondo un diplomatico informato sui negoziati, la Francia è interessata a un ruolo di alto livello nella Commissione, con il potere di controllare le leve politiche e finanziarie per realizzare la politica industriale.
La difesa, una priorità emergente per l’Ue per la quale la von der Leyen si è impegnata a creare un posto dedicato, potrebbe far parte della strategia industriale controllata da tale posto”, si legge ancora.
Tajani, ‘ancora nessuna decisione dell’Italia su top jobs’
“Non c’è ancora alcuna decisione sul voto dell’Italia” sui top jobs Ue, “le trattative devono ancora iniziare”. Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani al suo arrivo al pre-vertice del Ppe.
Weber: ‘Fondamentale includere l’Italia sulle nomine Ue’
“L’Italia è paese del G7, è un paese leader nell’Unione Europea. Apprezzo molto tutto il contributo del governo italiano sotto la guida di Antonio Tajani e Giorgia Meloni ed è per questo che ritengo fondamentale per l’Ue” che vi sia un “processo inclusivo” sulle nomine Ue che “tenga conto anche degli interessi italiani”. Lo ha detto il presidente dei Popolari Ue, Manfred Weber, al suo arrivo al pre-vertice del Ppe.
Kallas, ‘io prossimo alto rappresentante? Con calma…’
“Non andiamo troppo in fretta, in politica ci possono essere sorprese”. Lo ha detto la premier estone Kaja Kallas a chi le chiedeva se ormai fosse cosa fatta la sua nomina ad alto rappresentante Ue. “In Estonia abbiamo un detto: non venderti la pelle dell’orso prima di avergli sparato e io non lo farò di certo”, ha aggiunto.
ANSA