Dalle prime ore di questa mattina, la Guardia di Finanza di Salerno, su delega della direzione distrettuale antimafia di Salerno, sta seguendo nelle province di Salerno, Napoli, Caserta, Potenza, Matera, Cosenza, Sassari, L’Aquila e Pesaro-Urbino, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e domiciliare nonché di divieto di esercizio dell’attività professionale nei confronti di 47 persone indagate per associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina, il riciclaggio ed utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Contestualmente, militari del comando carabinieri per la tutela del lavoro e della Guardia di Finanza di Salerno stanno eseguendo un provvedimento di fermo di indiziati di reato nei confronti di sette indagati per la violazione delle disposizioni contro l’immigrazione clandestina.
Entrambi i provvedimenti sono collegati all’illecito utilizzo del cosiddetto Click day legato legato al decreto flussi, dal 2020.
La Compagnia della Guardia di Finanza di Battipaglia del Comando Provinciale di Salerno ha eseguito, questa mattina, un’ordinanza cautelare emessa dal gip del Tribunale di Salerno, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia presso la locale Procura, applicativa di misure cautelari personali nei confronti di 47 indagati: 13 le persone finite in carcere, 24 ai domiciliari e 10 sottoposte alla misura interdittiva del divieto di esercitare attività imprenditoriali e professionali per 12 mesi.
I reati contestati, a vario titolo, sono quelli di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, violazione dell’art. 12 D. Lvo 286/98 contenente disposizioni contro l’immigrazione clandestina, riciclaggio, autoriciclaggio, utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Contestualmente, gli ufficiali di Polizia Giudiziaria del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro – Reparto Operativo di Roma e Gruppo di Napoli – e del Gruppo Guardia di Finanza di Salerno, hanno eseguito un provvedimento di fermo nei confronti di altri 7 indagati, nei confronti dei quali viene contestata la violazione dell’art. 12 D. Lvo 286/98 contenente disposizioni contro l’immigrazione clandestina.
“L’adozione del provvedimento d’urgenza – si legge in una nota della Procura di Salerno – è stata motivata dalla circostanza che, dalle attività tecniche, è stato dedotto che alcuni dei predetti indagati stavano progettando un loro trasferimento in paesi nord africani, in cui avevano basi logistiche, e che gli altri, ai primi evidentemente collegati, avrebbero potuto essere indotti ad analoghe iniziative per effetto dell’esecuzione dell’ordinanza cautelare.
Infatti, entrambi i provvedimenti restrittivi costituiscono sviluppo investigativo del medesimo filone di indagine relativo al fenomeno lucrativo connesso all’illecito utilizzo del cosiddetto Click Day, legato ai Decreti Flussi, a far data dal 2020 ai giorni odierni, finalizzato all’ottenimento da parte di cittadini extracomunitari del nulla osta per l’ingresso in Italia per motivi di lavoro”.
Le attività investigative, che si sono svolte in coordinamento con il Procuratore Nazionale Antimafia, secondo la prospettazione accusatoria, allo stato condivisa dal Giudicante ma suscettibile di diverse valutazioni nelle successive fasi di giudizio, hanno consentito di ricostruire l’intero sistema illecito, a partire dalla costituzione di società ad hoc ovvero dalla fraudolenta utilizzazione dell’identità digitale di imprenditori ignari, il cui unico scopo era quello di consentire l’inserimento delle istanze per l’ottenimento del nulla osta all’ingresso sul territorio nazionale ma anche di individuare una rete di persone composta da imprenditori, addetti ai patronati e liberi professionisti, che previa corresponsione di denaro da parte di cittadini extra-comunitari interessati, predisponeva ed effettuava l’inserimento nonché curava le successive pratiche burocratiche ed infine un gruppo di soggetti, taluni dei quali già condannati per il delitti di associazione mafiosa, con riferimento alla organizzazione camorristica denominata clan Cesarano, operante in Pompei e Castellammare di Stabia ma con consolidate e datate propaggini nella provincia di Salerno, che riciclavano gli ingenti capitali derivanti dalla predetta attività illecita.
Allo stato delle indagini, che sono in fase iniziale, è stato riscontrato l’inoltro, verso diverse prefetti di tutta Italia, di circa 2.500 istanze strumentali all’ingresso fraudolento di cittadini extracomunitari, sul territorio nazionale, istanze basate su dati inesistenti o falsificati; il carattere estremamente lucrativo di tale attività è desumibile dalla circostanza che ogni cittadino extracomunitario avrebbe corrisposto, per ogni istanza inoltrata durante i click day, 1.000 euro; 2.000 euro per ogni nulla osta kit e visto rilasciato; infine, eventualmente, per ogni fittizio contratto di lavoro firmato, ulteriori 2.000 euro.
Contestualmente è stato eseguito il sequestro preventivo di un terreno, situato a Battipaglia, e di disponibilità finanziarie e di beni per complessivi 6 milioni di euro circa, beni provento dell’attività illecita di cui sopra.
Nel corso delle operazioni di perquisizione contestuali all’esecuzione delle misure cautelari, sono stati trovati finora nella disponibilità degli indagati, circa 300 mila euro in contanti nonché un libro mastro delle fittizie operazioni.
Sotterrato nel giardino di casa di uno degli indagati a Capaccio Paestum, è stato rinvenuto circa 1 milione di euro in banconote sigillate in buste di cellophane.
INDAGATI SOTTOPOSTI A MISURA CAUTELARE DELLA CUSTODIA IN CARCERE
1) CAMPESE Gaetano Antonio nato a Policoro il 28.4.1971, indagato per i reati di cui agli arti. 416 commi 1, 2, 5 e 6 cp e 12 co 3bis D. Lvo 286/98;
2) CASCONE Catello nato a Castellammare di Stabia il 30.4.1998, indagato per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp, 648ter, 61bis cp. 2 e 8 D. Lgs 74/2000;
3) CASCONE Ferdinando nato a Vico Equense il 16.9.1969, indagato per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp, 648bis cp;
4) CAVALIERE Francesco nato a Cassano all’Ionio 1’8.2.1986, indagato per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp, 12 co 3bis D. Lvo 286/98;
5) CHIRUZZI Pasquale nato a Pisticci il 20.3.1981, indagato per i reati di cui previsti agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp, 12 co 3bis D.Lvo 286/98;
6) FILOMENO Giuseppe nato a Policoro il 7.5.1967, indagato per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp, 12 co 3bis D.Lvo 286/98;
7) FUCILE Luca, nato a Pedace il 14.11.1974 indagato per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp, 12 co 3bis D.Lvo 286/98;
8) LAROCCA Pasquale, nato a Policoro il 15.4.1968 per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp, 12 co 3bis D.Lvo 286/98;
9) RONDINELLI Vincenzo nato a Calvera il 5.4.1965 per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp., 12 co 3bis D.Lvo 286/98;
10) TRALLI Vito nato a Tricarico il 16.9.1980, indagato per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp, 12 co 3bis D.Lvo 286/98;
11) VALLUZZI Rocco nato a Montescaglioso il 29.8.1955, indagato per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp., 12 co 3bis D.Lvo 286/98, nonché per gli artt. 648ter cp, 8 D.Lgs 74/2000;
12) VICECONTE Stefano nato a Maratea il 15.1.1966, indagato per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp, 12 co 3bis D.Lvo 286/98;
13) VIOLA Decimo nato a Policoro il 13.11.1978, indagato per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp, 12 co 3bis D.Lvo 286/98, nonché 648ter cp ed 8 D.Lgs 74/2000;
INDAGATI SOTTOPOSTI A MISURA CAUTELARE PERSONALE DEGLI ARRESTI DOMICILIARI
1) AHMAD Nawaz nato in Pakistan 1’1.6.1996, indagato per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp,
2) AMIN Ahsan nato in Pakistan il 6.3.1974, indagato per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp;
3) APICELLA Rita nata a Castellammare di Stabia il 22.8.1993, indagata per i reati di cui agli artt. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;
4) BATTIPAGLIA Alfonso nato a San Valentino Torio il 25.10.1950, indagato per il reato di cui all’art 648bis cp;
5) BENSABAH Abderrahim nato in Marocco il 20.5.1982, indagato per i reati di cui all’art. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp;
6) CAPONE Gerardo Gaetano nato in Australia il 16.11.1970, indagato per i reati di cui agli artt. 648bis cp, 2 D.Lgs 74/2000;
7) CATANIA Ciro nato a Castellammare di Stabia 1’1.8.1996, indagato per i reati di cui agli artt. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;
8) CATANIA Vincenzo nato Castellammare di Stabia il 8.12.1972, indagato per i reati di cui agli arti. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;
9) CORRENTE Marco nato a Capua il 24.2.1986, indagato per i reati di cui agli arti. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;
10) D’ELIA Raffaele nato a Castrovillari il 19.7.1999, indagato per il reato previsto dall’art. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp;
11) DE IULIO Guglielmo nato a Castellammare di Stabia il 9.9.1972, indagato per il reato di cui all’art 648bis cp;
13) DIBERNARDI Francesco Roberto nato a Ruvo di Puglia il 5.6.1992, indagato per il reato di cui all’art. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp;
14) DRIDI Hatem nato in Tunisia l’8.6.1982, indagato per il reato di cui all’art. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp;
15) FILETTI Antimo nato a Castellammare di Stabia il 27.12.1977, indagato per i reati di cui agli arti. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;
16) GIUGLIANO Angelo, nato 1’11.12.1981 a Vico Equense, indagato per i reati di cui agli arti. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;
17) MINIACI Antonio nato a Trebisacce il 26.12.1960, indagato per il reato di cui all’art. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp;
18) NADI Mustapha, nato in Marocco il 4.2.1976, indagato per i reati previsti e puniti dagli arti. 416, commi 1, 2, 5 e 6 C.P., art. 3 Legge 146 del 2003;
19) RUGGIERO Raimondo nato a Nocera Inferiore il 25.3.1983, indagato, per i reati di cui agli arti. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;
20) SOLIMENE Francesco nato a Castellammare di Stabia il 23.3.1984, indagato per i reati di cui agli arti. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;
21) SOLIMENE Gennaro nato a Castellammare di Stabia il 28.7.1960, indagato per il reato di cui all’art 648bis cp;
22) SPINELLI Cinzia nata a Pompei il 2.9.1970, indagata per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp nonché per artt. 648bis cp ed 8 D.Lgs 74/2000;
23) VERGATI Teresa nata a San Valentino Torio il 28.8.1952, indagata per i reati di cui agli artt. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000.
INDAGATI SOTTOPOSTI A MISURA CAUTELARE DEL DIVIETO DI ESERCITARE DETERMINATE ATTIVITÀ PROFESSIONALI O IMPRENDITORIALI PER LA DURATA DI MESI 12
1) APICELLA Gioacchino nato a Castellammare di Stabia il 16.5.1996, indagato per il reato di cui all’art. 648bis cp.;
2) BENEVENTO Umberto nato a Nocera Superiore il 20.11.1979, indagato per i reati di cui agli artt. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;
4) CRISPO Sabato nato a San Valentino Torio il 16.7.1972, indagato per i reati di cui agli artt. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;
5) DE IULIO Vittorio nato a Castellammare di Stabia il 24.4.2000, indagato per i reati di cui agli arti. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;
6) DE MARCO Mariella nata a Castrovillari il 25.5.1993, indagata per il reato di cui all’art. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp;
7) DI MARTINO Luisa nata a Castellammare di Stabia il 30.10.1976, indagata per il reato di cui all’art. 2 D.Lgs 74/2000;
8) FILETTI Alberto nato a Pompei il 4.10.1971, indagato per i reati di cui agli arti. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;
9) GIORGI Francesco Alex nato a Pisticcil’11.7.1988, indagato per il reato di cui all’art. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp;
10) PALDINO Angelina nata a Corigliano Calabro il 25.11.1970, indagata per i reati di cui agli arti. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp, 12 co 3bis D.Lgvo 286/98 nonché 648ter cp ed 8 D.Lgs 74/2000
INDAGATI SOTTOPOSTI A FERMO DI INDIZIATI DI REATO
1) NAPPI Raffaele nato ad Angri 1’1.9.1961, indagato per il reato di cui all’art. 12 del D.Lvo 286/98;
2) NAPPI Armando, nato a Battipaglia il 2.2.1993, indagato per il reato di cui all’art. 12 del D.Lvo 286/98;
3) CEMBALO Gerardo nato ad Eboli il 29.8.1973, indagato per il reato di cui all’art. 12 del D.Lvo 286/98
4) CHIRICO Maria nata ad Agropoli 1’11.10.1973, indagata per il reato di cui all’art. 12 del D.Lvo 286/98;
5) OUTALBI Nadia nata in Marocco, il 25.1.1975, indagata per il reato di cui all’art. 12 del D.Lgvo 286/98;
6) MOHAMED Bilger nato in Bangladesh, il 19.6.1981, indagato per il reato di cui all’art. 12 del D.Lvo 286/98.