CRONACA

“Ferrone: Recuperiamo l’Orgoglio di Appartenenza di Francesco Ranaldi”

Il vice presidente della Provincia di Potenza Carmine Ferrone, intervenendo all’incontro-convegno dedicato a Francesco Ranaldi,  ha detto che “la presenza in rappresentanza dell’Amministrazione Provinciale è un riconoscimento – dovuto – al lavoro pionieristico di “Ninì” Ranaldi, senza il quale non ci sarebbe stato l’attuale Museo Archeologico Provinciale.

A lui è infatti intitolata la sezione pre-protostorica che include i più significativi reperti provenienti dagli scavi nell’area del Bacino di Atella, dalle grotte di Latronico, da Oliveto Lucano.

L’esposizione, che risale al 2009, rappresenta un contributo conoscitivo e un tributo di riconoscimento all’attività di recupero e conservazione svolta oltre che da Ranaldi  – che è stato direttore del Museo Provinciale dal 1954 al 1988 – da altri due direttori “storici” del Museo: Vittorio Di Cicco e Concetto Valente.

A Ranaldi – ha aggiunto – dobbiamo molto dell’attuale struttura museale provinciale che intendiamo promuovere e valorizzare specie per le giovani generazioni e per le presenze turistiche a Potenza”.

Ferrone ha quindi evidenziato “la sua passione e il suo amore per la sua terra che sono per tutti noi amministratori la motivazione principale dell’impegno al servizio delle nostre comunità. Con lui è un po’ come ripercorrere la storia della ricerca archeologica in Basilicata.

Con le sue scoperte – dal “Tuppo dei Sassi” , le splendide pitture che costituiscono un importante riferimento della preistoria italiana, oggi giustamente portano il suo nome, “Riparo Ranaldi”,  ai siti archeologici, da lui studiati, tra cui Serra di Vaglio – Ranaldi ci lascia un patrimonio culturale molto importante.

Soprattutto- ha affermato- ci lascia in eredità il compito di riscostruire l’identità culturale dei nostri territori perché possa rappresentare l’elemento fondamentale per vincere la battaglia contro lo spopolamento dei nostri paesi che vede la Provincia in prima fila.

Una battaglia su più fronti e che la legge sull’Autonomia Differenziata rende ancora più difficile. Per tutto questo l’Amministrazione Provinciale sosterrà ogni iniziativa che ci consente di recuperare l’orgoglio di appartenenza a questa comunità che era una caratteristica di Ranaldi”.

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