POLITICA

Attentato a Donald Trump, l’ex presidente: ‘Non permetteremo al male di vincere’

Identificato il ventenne che ha sparato

Neanche il tempo di riprendersi dallo shock della sparatoria a Butler che Donald Trump torna a caricare i suoi.

“In questo momento è più importante che mai rimanere uniti e mostrare il nostro vero carattere di americani, rimanendo forti e determinati e non permettendo al male di vincere”, è l’appello dell’ex presidente convinto che “solo Dio ha impedito che l’impensabile accadesse”.

L’appuntamento è per domani alla convention repubblicana di Milwaukee: “Non vedo l’ora di parlare alla nostra grande nazione questa settimana dal Wisconsin”, chiama alla mobilitazione il Tycoon.

Mentre l’Fbi è al lavoro per ricostruire l’attentato e il movente che ha spinto Thomas Matthew Crooks a salire sul tetto e a sparare, crescono le accuse al Secret Service. Stephen Moore, consigliere senior della campagna di Donald Trump, nota che “se il proiettile fosse arrivato ad un pollice più in là rispetto alla testa di Trump, si sarebbe trattato di un assassinio”.

E incalza: “Di sicuro Trump ha bisogno di maggiore protezione: ora ci si chiede se al Secret Service fossero completamente preparati”.

Il comitato di vigilanza della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, guidata dai repubblicani, ha convocato la direttrice del Secret Service Kimberly Cheatle per testimoniare in un’udienza prevista per il 22 luglio. I servizi smentiscono però le affermazioni di aver rifiutato una protezione aggiuntiva per il tycoon.

L’attentatore di Donald Trump aveva materiale esplosivo nell’auto con la quale ha guidato fino al comizio, riferiscono le autorità locali. Secondo fonti informate al New York Times, la polizia avrebbe trovato un altro ordigno esplosivo in casa.

Il giovane che ha sparato era stato avvistato fuori dall’evento dalle forze dell’ordine locali, che lo avevano ritenuto sospetto, secondo quanto riferito dalla Cnn che cita fonti informate. Le autorità hanno annunciato via radio di tenerlo d’occhio e l’informazione è stata trasmessa anche al Secret Service.

Intanto Joe Biden sta ricevendo un briefing sull’attentato dall’Fbi e dal Secret Service, riferisce la Casa Bianca.

È un ex capo dei vigili del fuoco, di 50 anni, lo spettatore rimasto vittima dell’attentato a Donald Trump. A rivelare l’identità dell’uomo è stato il fratello con un post su Facebook.

L’uomo si chiamava Corey Comperatore. “Il comizio di Trump ha portato via la vita di mio fratello”, scrive Dawn Comperatore Schafer. “L’odio per un un uomo ha preso la vita dell’uomo che noi tutti amavamo di più. È stato un eroe che ha protetto le sue figlie. La moglie e le ragazze hanno vissuto l’impensabile e l’inimmaginabile – scrive ancora -.

Il mio fratellino aveva appena compiuto 50 anni e aveva ancora tanta vita da vivere. L’odio non ha limiti e l’amore non ha confini. Pregate per mia cognata, mia madre, i miei nipoti, mia sorella, me e i suoi nipoti perché questo sembra un terribile incubo ma sappiamo che è la nostra dolorosa realtà”.

Il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro ha detto che Corey Comperatore è rimasto ucciso da un proiettile dopo che “si è lanciato sulla sua famiglia” per proteggerla. “E’ morto da eroe”, ha aggiunto Shapiro.

Thomas Matthew Crooks, di Bethel Park, Pennsylvania, il giovane di venti anni ha sparato a Donald Trump con il suo fucile d’assalto semiautomatico, prima di essere freddato dai cecchini del Secret Service. Lo ha identificato l’Fbi che ha avviato l’inchiesta. Secondo il Washington Post il ragazzo era un elettore repubblicano, iscritto nei registri del partito della Pennsylvania.

Mentre il tycoon in nottata è stato dimesso e sembra stare bene – è stato ripreso mentre scende le scale del suo aereo -, proseguono le indagini sulle dinamiche dell’attentato.

Un’analisi dell’Associated Press di oltre una dozzina di video e foto della scena del comizio di Donald Trump, nonché di immagini satellitari del sito, mostra che chi ha sparato è riuscito ad avvicinarsi sorprendentemente al palco dove stava parlando l’ex presidente.

Secondo alcuni giornalisti, il tetto su cui si era appostato era a meno di 150 metri dal palco, una distanza dalla quale un tiratore decente avrebbe potuto ragionevolmente colpire un bersaglio di dimensioni umane.

Un video pubblicato sui social media e geolocalizzato dall’Ap mostra il corpo di una persona in mimetica grigia che giace immobile sul tetto di un edificio alla Agr International Inc., un’azienda manifatturiera di imbottigliamento appena a nord dell’area del Butler Farm Show dove si è tenuto il comizio di Donald Trump, teatro della sparatoria.

“Questa sera abbiamo avuto quello che chiamiamo un tentativo di omicidio contro il nostro ex presidente Donald Trump”, aveva detto Kevin Rojek, l’agente speciale responsabile dell’ufficio locale dell’Fbi a Pittsburgh.

Dopo la condanna dei leader del mondo occidentale, arriva anche la prima reazione di Mosca. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha incoraggiato gli Stati Uniti a fare un “inventario” delle loro “politiche di incitamento all’odio contro gli oppositori politici, i paesi e le persone”, cogliendo l’occasione del tentativo di omicidio ai danni di Trump per denunciare il sostegno americano a Kiev.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ribadisce “la profonda vicinanza agli Stati Uniti” e condanna “la violenza che non può avere spazio nel dibattito democratico”. Concetti espressi anche dal Cancelliere tedesco Olaf Scholz che ha definito l’aggressione a Trump “uno spregevole atto di violenza che minaccia la democrazia”.

Per il premier spagnolo Pedro Sanchez, “l’odio e la violenza non hanno spazio in una democrazia”. Anche secondo il presidente indiano, Narendra Modi, “la violenza non ha posto nella politica”. Infine, il presidente cinese Xi Jinping ha espresso a sua “solidarietà e compassione” nei confronti del 54esimo presidente degli Stati Uniti.

Melania Trump intanto parla per la prima volta dall’attacco del marito e dice che l’attentatore è “un mostro”.

In un comunicato pubblicato su X la ex First Lady ha scritto che “l’attentatore è un mostro che considerava mio marito un macchina politica disumana e ha tentato di rubargli le sue passioni, la sue risata, l’ingegnosità, l’amore per la musica e la capacità di ispirare”.

Melania Trump ha anche rivolto un appello a “elevarsi al di sopra del vetriolo e delle idee superficiali che istigano la violenza”. “Non dimentichiamo che opinioni e giochi politici sono meno potenti dell’amore”, ha scritto la moglie del tycoon. “Oggi è un nuovo giorno, restiamo uniti”.

ANSA

Pulsante per tornare all'inizio