Von der Leyen: ‘Non lascerò che gli estremismi distruggano l’Ue’
Il discorso di candidatura alla presidenza della Commissione alla Plenaria dell'Eurocamera
Terminata la sessione dei lavori della Plenaria dedicata alle linee guida politiche della candidata alla presidenza della Commissione Ue Ursula von der Leyen, iniziato il voto a scrutinio segreto.
E’ previsto che termini attorno alle ore 15.
Nel gruppo Ecr maggioranza delle delegazioni voterà contro. I Verdi Ue sosterranno ufficialmente von der Leyen. Fidanza: ‘Fdi voterà compatta, il cosa ve lo diremo dopo’
In una riunione straordinaria del gruppo Ecr, a seguito del dibattito sugli orientamenti politici della candidata alla carica di presidente della Commissione, “un’ampia maggioranza delle delegazioni nazionali ha confermato che voterà contro Ursula von der Leyen. Come in occasione dell’ultima elezione del Presidente della Commissione, il gruppo darà libertà di voto”, annunciano i Conservatori e Riformisti in una nota.
Il gruppo dei Greens al Parlamento europeo ha ufficialmente deciso di sostenere Ursula von der Leyen per un secondo mandato alla guida della Commissione Ue, rende noto il gruppo dopo una riunione. “Come parte della maggioranza quadripartita, ci siamo assicurati impegni sul Green Deal, rendendo l’Ue più socialmente equa e proteggendo la democrazia. Manteniamo l’estrema destra fuori dal potere”, ha annunciato il gruppo.
“Fdi voterà compatta. Non c’è libertà di voto nella delegazione, voteremo tutti uniti”, ha detto il capodelegazione di Fdi all’Eurocamera Carlo Fidanza al termine dell’ultima riunione dei meloniani prima del voto su Ursula von der Leyen. “Cosa voteremo? Ve lo diremo dopo”, ha aggiunto.
IL DISCORSO DI URSULA VON DER LEYEN
Gli eurodeputati hanno dedicato un lungo applauso all’ex presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, citato durante il discorso della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen in aula a Strasburgo.
“Le scelte definiscono il destino e in un mondo pieno di avversità il destino dipende da ciò che faremo ora. L’Europa è davanti ad una scelta decisiva che definirà la nostra posizione nel mondo nel prossimo quinquennio.
L’Europa non può controllare dittatori e demagoghi nel mondo ma può scegliere di tutelare la nostra democrazia”, ha detto Ursula von der Leyen nel suo discorso di candidatura alla presidenza della Commissione alla Plenaria dell’Eurocamera sottolineando la necessità di una scelta per una “Europa forte”.
Von der Leyen annuncia un “vicepresidente per l’implementazione, la semplificazione e le relazioni interistituzionali” tra le deleghe del prossimo esecutivo Ue. “Dobbiamo rendere le imprese più facili e veloci in Europa. Metterò velocità, coerenza e semplificazione tra le principali priorità politiche”, sottolinea von der Leyen nelle sue linee guida politiche, indicando che “ogni commissario avrà il compito di concentrarsi sulla riduzione degli oneri amministrativi e sulla semplificazione dell’attuazione: meno burocrazia e rendicontazione, più fiducia, migliore applicazione, autorizzazioni più rapide”.
“Sono convinta che la versione dell’Europa dopo la fine della seconda guerra mondiale sia comunque la migliore versione dell’Ue della storia.
Non lascerò che la polarizzazione estrema della nostra società venga accettata e non accetterò che gli estremismi o le demagogie distruggano il nostro stile di vita europeo”, ha detto ancora von der Leyen, pronunciando il discorso al Parlamento europeo di Strasburgo per la riconferma alla guida delle Commissione
“La nostra competitività ha bisogno di una forte spinta: i fondamenti dell’economia globale stanno cambiando: chi resta fermo resterà indietro, chi non sarà competitivo sarà dipendente. La corsa è aperta e voglio che l’Europa cambi marcia”. “Le nostre prime priorità” nel prossimo mandato “saranno la prosperità e la competitività”, ha sottolineato.
“Due settimane fa un premier europeo si è recato a Mosca – ha detto poi von der Leyen facendo riferimento a Viktor Orban -. Questa cosiddetta missione di pace è stata solo una missione dell’acquiescenza, dell’appeasement, una politica di eccessive concessioni”. “Solo due giorni dopo i jet di Putin hanno colpito un ospedale pediatrico. Era un messaggio del Cremlino per raggelare noi tutti. Nessuno vuole la pace più dell’Ucraina e l’Ue sosterrà l’Ucraina finché sarà necessario”, ha scandito.
Nei prossimi anni “il Next Generation Eu finirà, mentre le nostre esigenze di investimento no”, ha detto Ursula von der Leyen nel suo discorso di candidatura al bis davanti alla plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo. “Per sfruttare gli investimenti privati abbiamo bisogno anche di finanziamenti pubblici”, ha evidenziato.
“L’obiettivo di tagliare le emissioni di gas serra del 90% entro il 2040 sarà scritto nella nostra legge Ue sul clima”, ha confermato von der Leyen.
“Lo spargimento di sangue a Gaza deve fermarsi, qui e ora. L’umanità non può sopportare oltre. Stiamo lavorando per un maggior sostegno all’Autorità Nazionale Palestinese”, ha aggiunto poi nel suo discorso.
“La soluzione a due Stati è il modo migliore per garantire la sicurezza, per entrambi, israeliani e palestinesi. La gente della regione merita la pace e la prosperità, e l’Ue sarà con loro”, ha aggiunto.
“Nominerò un commissario per il Mediterraneo che si concentri su investimenti e partenariati, stabilità economica, creazione di posti di lavoro, energia, sicurezza, migrazione e altre aree di interesse reciproco, nel rispetto dei nostri valori e principi”, si legge nelle linee guida politiche della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per i prossimi cinque anni di mandato.
Il futuro commissario, precisa von der Leyen, lavorerà a stretto contatto con l’Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza.
“Dobbiamo impedire che attori esterni interferiscano con i nostri processi democratici, la Commissione europea proporrà uno scudo democratico europeo”.
“Oggi le nostre democrazie sono in pericolo, i nostri giornalisti, di cui plaudo il lavoro, stanno affrontando casi di spionaggio e campagne di disinformazione da parte di attori stranieri, soprattutto russi e cinesi. Mai gli attacchi ibridi sono stati a questo livello”, ha aggiunto.
“Affronteremo la piaga del cyberbullismo, agiremo contro la progettazione delle piattaforme che inducono dipendenza e convocheremo la prima inchiesta a livello Ue sull’impatto dei social media sulla salute dei giovani”, ha anche detto von der Leyen. “L’infanzia e l’adolescenza sono periodi di straordinario sviluppo ma anche di vulnerabilità, vediamo sempre più report sulla crisi della salute mentale. I social media, l’eccessivo tempo davanti allo schermo e le pratiche di dipendenza hanno fatto il loro tempo”.
“La nostra comunità non è solo il frutto della storia, ma della nostra volontà”. E’ la frase di Jacques Delors che Ursula von der Leyen ha citato concludendo il suo discorso di candidatura alla Plenaria dell’Eurocamera. “Gli ultimi cinque anni hanno mostrato di cosa siamo capaci se lavoriamo assieme, quindi continuiamo a lavorare assieme, facciamo una scelta di leadership, scegliamo l’Europa”, ha concluso.
“Vorrei concludere con le ultime parole pronunciate da David Sassoli prima della sua scomparsa: la speranza siamo noi. Noi, i cittadini europei, siamo la nostra migliore speranza in un mondo pericoloso. E oggi la speranza dell’Europa è nelle vostre mani” come “forze democratiche”, ha detto ancora la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento conclusivo alla plenaria di Strasburgo prima del voto per il suo bis, ricordando l’ex presidente del Parlamento europeo.
Patrioti urlano ‘Bravo Orban’ dopo la condanna di von der Leyen
Applausi e urla di “Bravo Orban” si sono sentiti in aula a Strasburgo dagli scranni dei Patrioti mentre la presidente condannava il viaggio a Mosca del premier ungherese. Le urla solo state sommersi da un lunghissimo applauso dell’Aula alle parole della presidente della Commissione che ha bocciato in maniera nettissima il viaggio di Viktor Orban a Mosca.
Applausi a von der Leyen, ma non da Lega e Patrioti
Dopo dieci minuti di discorso da parte della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in aula a Strasburgo gli eurodeputati hanno già dedicato 6 lunghi applausi alla presidente. Nessuno degli eurodeputati seduti negli scranni dei Patrioti, tra cui i leghisti , ha però applaudito.
Linee guida di von der Leyen in 30 pagine, ‘la scelta dell’Ue’
“L’Europa si trova ora di fronte a una scelta chiara. La scelta di affrontare da soli il mondo incerto che ci circonda. Oppure unire le nostre società e unirci intorno ai nostri valori.
Una scelta per far prevalere gli estremisti e gli acquiescenti. O di garantire che le nostre forze democratiche rimangano forti”.
E’ quanto si legge nelle linee guida politiche di Ursula von der Leyen, che sottolinea: “la scelta migliore è l’Europa”. “E’ essenziale che il centro democratico in Europa regga. Ma se questo centro deve reggere, deve essere all’altezza delle preoccupazioni e delle sfide che i cittadini devono affrontare”, si legge ancora.
La presidente della Commissione designata Ursula von der Leyen si impegna a mantenere la rotta sul Green Deal europeo e intende lanciare un piano per l’industria pulita nei primi 100 giorni del mandato.
E’ quanto si legge nelle linee guida sui prossimi cinque anni di mandato pubblicate prima del dibattito in Aula al Parlamento europeo.
“Questo preparerà la strada verso l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 90% per il 2040, che proporremo di inserire nella nostra legge europea sul clima”, si legge nel documento in cui von der Leyen annuncia che proporrà una legge per accelerare la decarbonizzazione industriale.
“Guardando al futuro – si legge ancora nelle linee guida politiche -, il Clean Industrial Deal deve consentirci di investire di più insieme nelle tecnologie pulite e strategiche e nelle industrie ad alta intensità energetica” e “per questo proporrò un nuovo Fondo europeo per la competitività nel quadro della nostra proposta per un bilancio nuovo e rafforzato”. “Per quanto riguarda i finanziamenti e gli investimenti pubblici, la prima priorità sarà garantire l’utilizzo delle risorse disponibili tramite NextGenerationEU e il bilancio attuale”, ha sottolineato.
Gli ultimi contatti di Ursula von der Leyen con i gruppi politici hanno avuto luogo fino a poco prima della pubblicazione delle linee guida politiche.
E tra questi contatti, spiegano fonti qualificate europee, c’è stato anche il colloquio tra la presidente della Commissione designata e la premier Giorgia Meloni. La telefonata, si spiega, avrebbe avuto luogo ieri in tarda serata. A Meloni, come a tutti gli interlocutori, von der Leyen ha spiegato che, nel suo discorso in Plenaria, non ci sarebbero stati cambi di linea rispetto a quanto illustrato nei giorni scorsi.
Il discorso sulle linee politiche di von der Leyen è stato, spiegano le stesse fonti, frutto di un lavoro durato giorni, calibrato in ogni punto per venire incontro alle richieste delle forze politiche con cui la presidente della Commissione ha intenzione di dialogare.
Tra queste forze c’è anche Fratelli d’Italia, e non è un caso – viene sottolineato – che nel testo si sia posto l’accento sul dossier migrazione ma anche su quello relativo all’area del Mediterraneo, al quale von der Leyen ha intenzione di dedicare un portafoglio ad hoc.
Ogni paragrafo ha tenuto conto delle istanze che von der Leyen ha recepito negli incontri con i gruppi: il commissario ad hoc agli Alloggi, ad esempio, è una richiesta che ha portato con forza la compagine socialista. Richiesta alla quale la presidente ha voluto andare incontro.
ANSA