CRONACA

Coldiretti incontra il Prefetto di Potenza per scongiurare l’emergenza siccità: serve acqua dai bacini pugliesi

L’agricoltura lucana non può attendere oltre: la siccità ha messo a dura prova le colture, in particolare quelle di pomodoro, e la raccolta è ormai alle porte. Serve una soluzione immediata e Coldiretti Basilicata la cerca con urgenza.

Questa mattina una delegazione dell’organizzazione, guidata dal presidente Antonio Pessolani, ha presidiato la sede della Prefettura di Potenza per sensibilizzare le istituzioni sulla gravità della situazione e per chiedere un intervento concreto.

L’incontro con il Prefetto Michele Campanaro è stato l’occasione per ribadire la necessità di un rilascio immediato di acqua dai bacini pugliesi. “L’acqua c’è – ha sottolineato Pessolani – basta un’autorizzazione per trasferirla in Basilicata e scongiurare il disastro per le nostre aziende agricole”.

Coldiretti denuncia l’inazione della politica e la lentezza burocratica che rischia di compromettere un intero raccolto. “Non possiamo permetterci di perdere questo importante segmento produttivo – ha affermato Pessolani – serve un’azione tempestiva e decisa da parte di tutte le istituzioni competenti”.

Il Prefetto Campanaro ha prestato attenzione alle preoccupazioni degli agricoltori e si è impegnato a sollecitare le autorità competenti per trovare una soluzione rapida ed efficace alla crisi idrica.

Un’altra delegazione provinciale di Matera, capeggiata dal presidente provinciale, Pietro Bitonti, ha incontrato, nella prefettura della città dei Sassi, il vicario Vincenzo Lubrano, al quale sono state illustrate “le difficoltà che il territorio del Metapontino sta incontrando a causa della crisi, aggravate da un inspiegabile ritardo nella convocazione da parte del governatore lucano Bardi del Comitato di coordinamento per la revisione dell’Accordo di Programma sulla gestione della risorsa idrica”.

L’appello di Coldiretti è un grido d’aiuto che non può rimanere inascoltato. L’agricoltura lucana è un settore strategico per l’economia regionale e la sua sopravvivenza è a rischio. Serve un’azione immediata e congiunta per scongiurare il peggio.

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