CULTURA E EVENTI

Le mostre del weekend, da Artemisia Gentileschi a Mario Cresci

A Napoli la grande installazione di Marinella Senatore

Si spazia lungo le epoche nelle mostre di questa settimana, dall’arte antica di Artemisia Gentileschi a quella contemporanea di Marinella Senatore.

E ancora gli scatti di Cresci e le tavolette disegnate con la penna Bic di Stampone.

NAPOLI – Al Complesso Monumentale di S. Chiara fino al 19 gennaio la mostra “Artemisia Gentileschi. Un grande ritorno a Napoli dopo 400 anni”.

Fulcro del percorso, a cura di Costantino d’Orazio, la “Maddalena”, capolavoro di Artemisia Gentileschi dipinto nella città partenopea nel 1630, che torna a essere visibile dopo 4 secoli.

L’opera, conservata negli ultimi 100 anni nella prestigiosa collezione Sursock, a Beirut, dove fu gravemente danneggiata nell’esplosione del 4 agosto 2020, è stata restaurata grazie all’intervento di Arthemisia.

Due sculture luminose unite da un dancefloor: uno spazio che invita alla partecipazione collettiva.

E’ l’intervento realizzato da Marinella Senatore alla Rotonda Diaz nell’ambito del primo appuntamento di Napoli contemporanea 2024, dove dal 25 luglio al 24 ottobre sarà esposta l’installazione intitolata “Io contengo moltitudini”. Si tratta di un dittico luminoso concepito in dialogo con la piazza, affacciata sul lungomare.

LECCE – Dal 26 luglio “Mario Cresci. Homo ludens”, allestita fino al 15 settembre nei bastioni del Castello Carlo V e a cura di Flavia Parisi e Alice Caracciolo. Nella personale, il fotografo si confronta con l’homo ludens in grado di creare una relazione possibile con il tutto attraverso il gioco e il mito.
Per farlo, esplora la produzione ceramica del territorio leccese, realizzando oltre 30 opere fotografiche destinate, in ultimo, al Museo della Ceramica di Cutrofiano.

VENEZIA – Un percorso di apprendimento innovativo e non convenzionale, finalizzato a conoscere la creazione dell’arte digitale e la sua relazione con la storia dell’arte: fino al 15 settembre alla Scoletta dell’Arte dei Tiraoro e Battioro la mostra “Digital Reform”, a cura di Antonio Geusa. Promossa da Taex.com, piattaforma di digital art creata da Inna Bazhenova, la collettiva riunisce opere di artisti di fama internazionale come la pioniera dell’arte digitale Shu Lea Cheang, vincitrice del Premio LG Guggenheim 2024, il filosofo artista Francesco D’Isa, Maotik, Funa Ye, Andrea Meregalli e il collettivo Accurat.

CASTELBASSO (Te) – Palazzo De Sanctis e Palazzo Clemente ospitano dal 27 luglio al 31 agosto “Game Over”, doppia mostra di Giuseppe Stampone concepita come un excursus sui trent’anni di attività dell’artista, dal 2004 al 2024. A cura di Ilaria Bernardi, la retrospettiva propone opere storiche, come le note tavolette disegnate dall’artista con penna Bic in formato A4, accanto a novità, come la grande sala al primo piano di Palazzo De Sanctis che è stata appositamente trasformata da Stampone in un’opera site-specific: il lavoro è composto da disegni, scritte, schemi a parete corredati da disegni incorniciati e da opere appese, che fanno riferimento ad artisti per lui importanti con l’intento di ricostruire il suo albero genealogico come artista.

PORTO ROTONDO – L’artista polacco Michał Jackowski protagonista dal 25 luglio con “Il Cuore del Mare”, l’installazione di arte urbana che fino al 20 settembre sarà alla Promenade del marina di Porto Rotondo. Nel percorso saranno esposte 5 sculture monumentali inedite, tutte opere ispirate al mar Mediterraneo, realizzate in bronzo e oro.

CHATILLON – Fino al 22 settembre il Castello Gamba, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea della Valle d’Aosta, ospiterà “Uomini”, mostra di Luciano Minguzzi, uno dei protagonisti della scultura italiana del Novecento, a 20 anni dalla sua scomparsa. La mostra, curata da Davide Dall’Ombra, è stata ideate per festeggiare l’imminente collocazione della grande opera “Uomini” – da qui appunto il titolo all’esposizione – nel giardino del Castello, legata alla storia della Regione.
di Marzia Apice ANSA

Pulsante per tornare all'inizio