Italia Nostra Senisese su lavori riparazione paramento diga Monte Cotugno
Ok si ripara finalmente il paramento di monte della diga, Dopo il calvario di 7 lunghi anni si vede il suo inizio e finalmente avremo più acqua disponibile.
Ciò non basta, questo dovrà essere solo il punto di partenza delle cose da fare se si vuole dare all’invaso quel ruolo importante e strategico da tutti acclarato.
Un piccolo pro memoria per chi deve decidere e trovare le risorse non guasta Andiamo dunque per sommi capi.
Il problema numero uno ed urgente è non più rimandabile ( più volte denunciato negli incontri e convegni ) e quello dell’interrimento e quindi della sottrazione del volume utile dell’invaso, già oggi a livelli molto alti; gli interventi sulla difesa delle sponde (vero è proprio sfasciume geologico); bisogna ripensare e intervenire con un diverso e più adatto sistema di riforestazione delle sponde con essenze più adatte a trattenere la CO2 e con maggiore rilascio di ossigeno; sono da prevedere altri interventi idraulici e forestali lungo le aste fluviali che confluiscono nel Sinni mirati alla protezione dell’intero bacino ; Va fatta la necessaria bonifica di discariche sparse lungo i margini del bacino.
A conforto di ciò basta fare un giro in zona “ex Pegno -Pantano “. E’ necessario inoltre realizzare , per facilitare sia ai visitatori dell’invaso che ai titolari delle aziende agricole in località Codicino, il percorso più breve , panoramico e meno rischioso, potenziando il collegamento delle due sponde dell’invaso riutilizzando il vecchio ponte di Sinni.
Altra questione da portare a compimento e ‘ il completamento della centrale idroelettrica a valle della diga , gia’ in parte costruita, della cui produzione energetica potrebbero goderne i comuni di Senise e Noepoli.
La complessità’ della gestione diga si deve affrontare con una visione chiara delle cose da fare per tenere l’invaso efficiente e sopratutto potenziare la sua forza attrattiva anche a fini turistici e sportivi.
A tal proposito . Infine, urge la legge ( cosa già prevista dalla stessa regione Basilicata dal 2008) che disciplini in modo puntuale e definitivo le attività ludico /sportive compatibili e sostenibili nell’invaso.
Dopo 40 anni di attività e’ giusto e normale che l’invaso in terra battuta più grande d’Europa abbia il suo restyling e che le regioni e la società di gestione dell’invaso “Acque del sud s.p.a “, titolari della risorsa , se ne facciano carico.
Ing.Domenico Totaro Presidente Italia Nostra sezione Senisese