CRONACA

Michele Plati: «la cooperazione sociale lucana è pronta: disegniamo insieme il nuovo piano del welfare»

Per evitare che nella distrazione di un assolato mese di agosto vadano perdute alcune delle urgenze dell’intera filiera della cura e prevenzione per il benessere delle persone, occorre rimarcare che vi sono iniziative interessanti messe in campo dall’assessorato alla Sanità sulle quali attendiamo azioni coerenti nel corso dei prossimi mesi.
Non possiamo non rilevare come si stia cercando di mettere mano ad una serie di problemi accumulati nel corso degli anni (valga per tutti il ritardo sul tema accreditamenti).
Se questo viene collocato nella logica di una visione di insieme che, nel rispetto delle prerogative della sanità lucana, tenga conto anche del fatto che le attività socio assistenziali e socio sanitarie costituiscono il necessario presidio capillare sul territorio per la prevenzione e la cura, possiamo affermare che ci sono le condizioni per avviare un confronto attivo per l’interesse generale della nostra comunità lucana.
Minori, anziani, prevenzione delle dipendenze, interventi in favore delle fasce deboli della popolazione richiedono un supplemento di impegno ed una decisiva fase di programmazione ed innovazione: siamo fermi da troppi anni e qualche volta siamo ostaggi di burocrazie in cui la politica e la programmazione sono del tutto ignorate.
La recente vicenda della salute mentale costituisce l’ennesima occasione perduta di una Regione che non è stata capace in sei anni di costruire un disegno coerente degli interventi di salute mentale sul territorio.
È infatti determinante porre attenzione ai nuovi bisogni, alle nuove povertà e rinnovare le norme sul welfare ferme a 25 anni fa. Occorre una visione appropriata e di medio lungo periodo che va sostenuta e elaborata attraverso un luogo di co-programmazione trasparente e con obiettivi chiari.
In diverse occasioni l’assessore Latronico ha fatto cenno all’avvio di una fase di co-programmazione del welfare lucano: riteniamo che queste sollecitazioni siano sfidanti, vanno raccolte e vanno attuate; “rilanciamo” dunque per una collaborazione attiva per definire un nuovo piano sociale del welfare lucano.
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