Vicoli Corti, ecco l’edizione numero 19. Dal 21 al 25 agosto tanto cinema e non solo a Massafra
Si riaccendono i riflettori sullo storico festival cinematografico organizzato da Il Serraglio. Quest’anno si torna in piazza Santi Medici. Sedici cortometraggi in concorso, oltre a lungometraggi, musica, libri e progetti speciali. Intanto è partito il crowdfunding
Dal 21 al 25 agosto Vicoli Corti. Cinema di Periferia, a Massafra, torna a interrogarsi sulla natura e le possibilità della periferia, di tutte le periferie.
È tutto pronto infatti per la diciannovesima edizione del festival cinematografico, organizzato dall’associazione
Il Serraglio e diretto da Vincenzo Madaro, che per l’occasione torna nel luogo dell’anima e delle origini: piazzetta Santi Medici, nel cuore del centro storico.
Dopo tre meravigliose edizioni al castello, a causa della ristrutturazione in corso, si è stati costretti a cambiare nuovamente location.
I riflettori, come sempre, saranno puntati sul cinema d’autore emergente con la proiezione di opere di alto valore cinematografico che hanno scarsa distribuzione nelle sale.
Tanto spazio ai cortometraggi, con il concorso internazionale che comprende 16 titoli, più quattro lavori fuori concorso.
Quest’anno la giuria è composta dai registi Maria Guidone, Mario Bucci e Francesco Dongiovanni. Preziosa sarà anche la sezione lungometraggi, con tre opere prime in rassegna: il documentario “Spazzi.
Una comunità in suborbita” di Giorgio di Palma, Dario Miale e Giuseppe Calamunci Manitta, il thriller francese “Sopravvissuti” di Guillaume Renusson e “Gli oceani sono i veri continenti” di Tommaso Santambrogio, che durante la serata conclusiva riceverà dall’organizzazione il Premio Sentinella dello sguardo.
Oltre al cinema, di grande interesse sono anche gli eventi collaterali, pensati in collaborazione con i partner, tra cui Amnesty International Italia, Volta la carta e Salotto Elettronico.
C’è attesa per la masterclass di Giacomo Abbruzzese, tra i cineasti più talentuosi della sua generazione e autore di “Disco Boy”, uno degli esordi più folgoranti del cinema italiano degli ultimi anni, che aprirà la giornata conclusiva del festival con un incontro gratuito ma a iscrizione obbligatoria.
Questo e gli altri appuntamenti preserali si svolgeranno su una terrazza di piazza Santi Medici, per l’occasione ribattezzata Casa Vicoli.
Tra gli altri, il 21 agosto vi sarà l’incontro con Piero Meli (a cura di Volta la carta), in cui verrà presentato il suo libro “In Puglia.
Da Alda Merini a Mario Desiati”, con cui l’autore ha percorso un viaggio nella nostra regione tra le suggestioni letterarie di chi ha scritto di essa. Il 23 agosto, invece, sarà presente il portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury che presenterà il Rapporto Amnesty 2023/24.
Il manifesto della diciannovesima edizione, realizzato come consuetudine da Annalisa Manfredi, omaggia una doppia ricorrenza attraversata da un fil rouge seducente e inafferrabile: sessant’anni dall’uscita in sala de “Il Deserto Rosso” di Michelangelo Antonioni e cento anni dalla pubblicazione del “Manifesto Surrealista” di André Breton.
Anniversari che troveranno il giusto spazio nel corso del festival, e anche in seguito per un’intrigante appendice autunnale dedicata a Monica Vitti.
Oltre a una selezione di corti del periodo 1924–1930, l’omaggio al surrealismo culminerà il 23 agosto con la sonorizzazione dal vivo, ad opera del dj e producer Alex Palmieri, di un cortometraggio di Fernand Léger.
Nel corso delle varie serate, presentate da Erika Grillo, verranno aperte delle finestre dedicate ai festival partner: Cinema del Reale, Be Green Film Festival, Monsters – Taranto Horror Film Festival.
I giorni festivalieri saranno anche l’occasione per presentare dei progetti, come la seconda edizione di Pricò _ Il cinema è giovane (vincitore del bando Cinema ed Immagini per la Scuola), Italea Puglia, il programma di promozione del turismo delle radici (lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) e l’Archivio RitrovaTa, la call per la raccolta di vecchie bobine Super 8 e 8mm che mira alla costruzione di un racconto collettivo di questo territorio.