CRONACA

Ciccio, il sindaco che Senise non dimentica

Il ricordo di Mimmo Totaro e dell'On Peppino Molinari

“Senise ricorda, con commozione, un sindaco che ha saputo coniugare la passione per la politica con l’amore per la propria terra. Ciccio, (Fracesco Bulfaro) un nome che evoca un’epoca di grandi trasformazioni e di sfide affrontate con coraggio e determinazione.”

E’scomparso all’età di 73 anni ,   già sindaco ed esponente di spicco della Dc di Senise negli anni 70-80.

“Sei stato il sindaco di “tutti”, soprattutto dei più bisognosi! Due stagioni politiche-amministrative, le tue, – agosto 85 -febbraio 88 e novembre 93-febbraio 95, dove ti sei distinto per la forza delle idee, la difesa del ruolo della centralità del comune di Senise e del Senisese nello scenario regionale.

Hai affrontato con forza e determinazioni situazioni difficili e duri confronti durante la sciagura della frana con coraggio e determinazione, senza sconti e atteggiamenti sub-alterni con i ” poteri forti”, ma rivendicando e ponendo al centro gli interessi del comune e dei tuoi concittadini.

Sei stato il sindaco “popolare” nel senso più nobile, molto amato e anche molto combattuto dagli avversari, il tuo tratto distintivo era comunque il dialogo, l’ascolto e la comprensione e, soprattutto sei stato il sindaco del “servizio”, amministratore di tutti senza guardare a colori e appartenenze politiche. Grazie Ciccio, Senise e i Senisesi non dimenticano”

Domenico Totaro

“Bulfaro per il ruolo che ha svolto nelle istituzioni e nel partito come dirigente locale, provinciale ha fatto parte di una stagione politica animata da idee, visioni contrapposte, da disegni alternativi ma caratterizzati da una grande partecipazione alle scelte politiche e programmatiche del territorio .

E’ stato uno dei protagonisti all’interno del partito e nella comunità di Senise che si è battuto per lo sviluppo del dopo-diga.

Sindaco durante la frana di Senise che provocò il 26 luglio 1986 otto morti gestì con efficienza l’emergenza e soprattutto si adoperò in tutte le sedi affinché si approvasse come avvenne il 27 marzo 1987 la legge 120 detta legge Senise .

Per lui doveva essere l’opportunità non solo per fronteggiare il dissesto idrogeologico ma per ripensare allo sviluppo di Senise e dell’intera area.

Con Ciccio se ne va una persona generosa, legato alla sua Senise che ha servito e soprattutto è stato un testimone ed un protagonista di una bella storia quando la politica non era appannata e la dc guidava i processi di sviluppo.

Buona strada Ciccio in queste ore ai tuoi amici stai proponendo con forza il tuo tempo carico di bei ricordi che poi è stato il tempo di tanti di noi”   –

-on. Peppino Molinari- 

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