POLITICA

Lavoratori SAAAP di Nemoli, Araneo replica a Cupparo

La consigliera M5S: "Non è di rassicurazioni personali che ho bisogno, ma di risposte precise per le lavoratrici e i lavoratori. Quel che traspare dalla cortese replica dell’assessore è invece una difesa del proprio operato"

“Ho letto con debita attenzione la risposta dell’assessore Cupparo relativamente alla questione delle lavoratrici e dei lavoratori SAAAP di Nemoli.

Una risposta paternalistica di spiegazione alla ‘consigliera Araneo’ che ‘essendo arrivata adesso in Consiglio non ha la perfetta conoscenza della problematica’ (poverina) e di rassicurazione.

Eppure, non è di rassicurazioni personali che ho bisogno, ma di risposte precise per le lavoratrici e i lavoratori. Risposte di cui non leggo traccia.

Quel che traspare dalla cortese replica dell’assessore è invece una difesa del proprio operato, che ben comprendo”.

Così la consigliera regionale Alessia Araneo (M5S) che aggiunge: “D’altronde, interpreta un ruolo assai complicato e, persino nella mia più volte richiamata inesperienza, riesco a immaginarlo. Non deve essere facile per un imprenditore, dunque assessore alle attività produttive, rappresentare parte datoriale e sindacale al contempo. Ma questi sono i rischi del mestiere, come si dice!”.

“Pare che solo la sottoscritta, malgrado i titoli di studio, debba sempre imparare: ma lo considero un privilegio. In questo ‘apprendistato’ – prosegue l’esponente M5S -, posso allora permettermi il lusso di porre domande.

E così farò: ho già chiesto, ma forse in modo poco chiaro, se l’assessore avesse avuto modo di constatare la improduttività delle lavoratrici che pare essere stata loro addebitata senza ulteriori spiegazioni.

E la risposta è stata che l’avv. Musacchio avrebbe constato che ‘la squadra non si è contraddistinta per la produttività’. Per quel poco che so, questa si chiama ‘tautologia’, ossia il tentativo di utilizzare quello che si dovrebbe dimostrare come dimostrazione.

Proverò a essere più cristallina, certa della pazienza dell’assessore: la Regione, nella persona del Presidente e dell’assessore, ha verificato che sussistessero compravate testimonianze della improduttività della squadra, malgrado il sindaco del paese interessato abbia raccontato il contrario?

Sono certa del fatto che l’assessore Cupparo approfondirà il caso e saprà rispondere non a me, ma alla squadra di lavoratrici e lavoratori che si è vista piovere addosso un provvedimento senza aver avuto modo di rappresentare le proprie ragioni.

Sul riferimento dell’assessore, invece, al ‘Progetto RMI di stampo puramente assistenzialistico’, attendo fiduciosa una risposta a una interrogazione già protocollata.

Pur non essendo ancora in Consiglio regionale, inoltre, ricordo che a istituire il progetto RMI fu l’allora Presidente Pittella. Se la vista non mi inganna, mi pare che il presidente Pittella e l’assessore Cupparo siedano, oggi, dalla stessa parte”.

“In definitiva, qualcuno, magari proprio l’assessore alle Attività produttive, mi spiegherà, prima o poi, perché, anziché contrastare e demonizzare l’assenza di lavoro sempre più dilagante in questa regione, si continui a demonizzare lo stato di bisogno delle persone e, dunque, la necessità di un sostegno al reddito. Non è mai stato un mondo eguale.

E la politica – conclude Araneo – dovrebbe servire a rendere questo mondo meno diseguale, a raddrizzare le storture, non a colpevolizzare chi le subisce. Postilla a margine: sempre stando al poco che so, pagare ad agosto per la prestazione di lavoro del mese di luglio è un dovere, non un favore”.

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